Vertice turistico tra San Marino e la Polonia

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di Sebastiano Giorgi

San Marino è uno scrigno di tesori da scoprire. Uno stato di 60 km quadrati con una storia antichissima guidato dal gennaio 2020 da un nuovo giovane governo, il cui ministro del turismo Federico Pedini Amati è giunto a Varsavia per una due giorni di incontri diplomatici, tra cui anche una visita all’ambasciatore d’Italia a Varsavia Aldo Amati, oltre che con il ministro del turismo polacco e con i vertici della Camera di Commercio Italiana in Polonia. “Appena iniziato il nostro mandato è arrivato il Covid”, racconta il ministro Pedini Amati. “È stato un battesimo di fuoco per politici quarantenni alcuni alla loro prima esperienza politica, abbiamo dovuto far fronte non solo all’emergenza economica ma soprattutto all’organizzazione sanitaria. Ma ce l’abbiamo fatta, con un solo ospedale abbiamo retto l’urto della pandemia e poi quest’anno in attesa dei vaccini europei che tardavano abbiamo scelto di andare per conto nostro e vaccinare con lo Sputnik grazie ad un accordo con la Federazione Russa. Posso affermare con orgoglio che oggi il 70% dei sanmarinesi è vaccinato e siamo anche molto avanti nella capacità di organizzare di nuovo grandi eventi in presenza come dimostra il concerto dello scorso 19 giugno davanti a 2700 persone, il tutto in piena sicurezza”.

La prima economia della Repubblica del Titano è quella manifatturiera ma il turismo vale comunque il 20% del Pil ed è su questo settore che si sta puntando con una speciale progettualità.

“Abbiamo lanciato il tavolo territoriale del turismo per creare sinergia con i territori di Emilia Romagna e Marche, un sistema che discende dall’accordo di cooperazione firmato col ministro italiano Franceschini e che ora prosegue col nuovo ministro Garavaglia. Crediamo importante inserire San Marino in alcuni circuiti turistici italiani, in particolare quello religioso, quello naturalistico e quello enogastronomico. Ad esempio il famoso cammino di San Francesco si incrocia con il cammino del nostro santo patrono, San Marino, e poi siamo al confine tra due regioni italiane che sono eccellenza nel settore enogastronomico”.

Per i polacchi la visita a San Marino è un’esperienza che attrae?

“Per noi la Polonia è un paese importante perchè è il quarto paese europeo per numero di visitatori a San Marino. Credo che l’offerta sanmarinese incroci bene i desiderata polacchi perché da noi trovano storia, legami religiosi, varie attività all’aria aperta, buon cibo e sicurezza, intesa sia come totale assenza di criminalità sia dal punto di vista sanitario. Inoltre stiamo sviluppando dei nuovi comparti come il turismo matrimoniale, con una agenzia dedicata che supporta nella scelta delle location e dei servizi, e lo sviluppo dell’Università che noi vogliamo diventi un motore importante del nostro Stato, già oggi abbiamo mille studenti e grazie alla collaborazione con vicini atenei italiani siamo in grado di offrire corsi di alta qualità come quello in Design o in Criminologia, e poi si potrà anche scegliere di fare l’Erasmus a San Marino. Ed è per annunciare questi progetti e approfondire il rapporto con la Polonia che sono venuto a Varsavia per incontrare il mio omologo Andrzej Gut-Mostowy”.

Andrzej Gut Mostowy ha così commentato al termine dell’incontro con Pedini Amati: “Siamo quanto più possibile aperti a questo tipo di iniziative e di accordi, fondamentali per il rilancio del turismo post Covid19. Per noi l’Italia, e di conseguenza anche la Repubblica di San Marino, rappresentano partner strategici. Speriamo che questo incontro sia solo l’inizio di un lungo rapporto di collaborazione comune”.

San Marino è visto anche come luogo per acquisti convenienti?

Pedini Amati: “Diciamo che grazie alla nostra bassa tassazione è possibile acquistare tanti prodotti a prezzi più convenienti, tra questi profumi e alcolici che hanno una bassa accisa, mentre proprio in questi giorni stiamo aprendo un grande polo d’acquisti nella moda. Ma sia chiaro non siamo un paradiso fiscale, da noi il commercio è sotto controllo, ed anche chi sceglie di risedere a San Marino deve rispettare un certo regime di tassazione anche se non si può negare la convenienza dato che la tassazione è al 17% e per i pensionati al 6%. Inoltre abbiamo normative che incentivano la residenza per chi apre qui una attività o compra casa. Il mercato immobiliare ad esempio è interessante (con prezzi che variano dai 3 mila eu al metro quadro, ai 10 mila nel centro storico) ma particolare dato che solo chi risiede può acquistare un immobile”.

Qual è il rapporto con l’Europa?

“Da tempo i cosiddetti piccoli stati, ovvero San Marino, Andorra, Liechtenstein, Monaco hanno avviato un percorso comune per un accordo di associazione con l’Europa, alcuni però stanno rallentando mentre noi vogliamo accelerare e quindi è possibile che San Marino abbia un percorso diverso, ma attenzione che stiamo parlando di associazione e non di entrata in Europa cosa per noi impossibile dato che uno dei parametri sarebbe la libera circolazione delle persone. San Marino per ovvie ragioni deve invece mantenere un controllo su chi entra nel territorio”.