Varsavia terza in Europa per numero di impiegati negli uffici

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Il tasso di presenza negli uffici di Varsavia è stato di circa il 45% a settembre di quest’anno, il che colloca la capitale al terzo posto tra le 10 città europee incluse nella classifica “Cushman & Wakefield Reasercher’s interpolation of Google Mobility Data”. Prima Praga, con un punteggio superiore all’80%, seguita da Amburgo, con un indice del 60%. La presenza di uffici più bassa è stata a Parigi, Londra e Dublino con circa il 30% dei dipendenti ciascuno. La media sulle 10 città europee era di circa il 40% a settembre 2021 rispetto a circa il 60% prima della pandemia. Tra i fattori che influenzano il risultato, gli esperti menzionano le restrizioni legate alla pandemia di coronavirus, il periodo di vacanza e il ritorno degli studenti a scuola. Nonostante il graduale rientro dei dipendenti negli uffici, il tasso è ancora basso. Era sbagliato presumere che gli uffici fossero completamente occupati prima della pandemia di COVID-19. I lavoratori nei paesi europei hanno utilizzato il modello di lavoro flessibile in varia misura anche prima e il tasso di occupazione è stato quindi stimato a circa il 60%. Gli esperti prevedono che la frequenza in ufficio continuerà ad aumentare a meno che non ci sia un’impennata delle infezioni. I dipendenti del settore dei servizi finanziari, bancari e legali torneranno negli uffici nei prossimi mesi del 2021, mentre le aziende tecnologiche ne posticiperanno il rientro a gennaio 2022.

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