Non ci sono prove che sia stato ritrovato in Polonia il treno che i nazisti tedeschi caricarono di oro e oggetti preziosi nel 1945 e che poi scomparve nel nulla. Lo hanno annunciato esperti polacchi, secondo cui potrebbe essere stato trovato un tunnel ma non il treno.
La scorsa estate – ricorda la BBC – le autorità polacche avevano dichiarato di aver visionato delle fotografie geo-radar del leggendario “treno d’oro” in una galleria sotterranea nella zona di Walbrzych, nel sudovest della Polonia. In quella regione Hitler aveva fatto costruire segretamente una gigantesca città sotterranea, con bunker e stazioni ferroviarie, dove lui e il suo stato maggiore con le famiglie avrebbero potuto sopravvivere per mesi anche ad un attacco nucleare contro il Terzo Reich.
La città-bunker, conosciuta come sistema “Riese” (Gigante), iniziò ad essere costruita verso la fine della Seconda guerra utilizzando la manodopera dei prigionieri. Si tratta di un colossale dedalo di strutture sotterranee che si estende per circa 200 chilometri, in una ragnatela di tunnel scavata sotto il sistema montuoso Gory Sowie (i Monti del gufo) fra Walim e Gluszyce, località al confine fra Polonia e Repubblica ceca, nella catena dei Sudeti. I lavori sono stati interrotti nel 1945 poco prima dell’arrivo dell’Armata Rossa.
Gli esperti dell’università di Cracovia hanno esaminato il luogo dove si riteneva potesse trovarsi il “treno d’oro” dei nazisti con rilevatori magnetici e hanno concluso che non vi sono tracce del convoglio. “I risultati delle nostre analisi ci dicono che potrebbe esserci un tunnel segreto, ma nessun treno”, ha chiarito il capo del team Janusz Madej durante una conferenza stampa a Walbrzych.
Uno degli esperti tuttavia, Piotr Koper, continua a sostenere che all’interno del tunnel c’è il treno misterioso. Fu lui, insieme con il collega tedesco Andreas Richter, ad annunciare lo scorso agosto alle autorità polacche il ritrovamento dei vagoni carichi di oro e oggetti preziosi. Attraverso un notaio hanno inoltre avanzato la richiesta alle autorità locali di Walbrzych di un compenso pari al 10% del valore della loro scoperta, in cambio delle informazioni sul posto luogo in cui si trovava il convoglio.
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