Tadeusz Kościuszko, l’eroe dei due mondi polacco

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Negli Stati Uniti strade e istituzioni sono a lui intitolate e centinaia di monumenti sono stati eretti in suo onore in città americane e polacche. E’ stato un soldato valoroso, uno stratega formidabile e un patriota che ha rischiato la vita per la libertà.

I cadetti dell’Accademia militare di West Point sanno bene che la fortezza omonima è stata costruita da Tadeusz Kościuszko (1746-1817), che nel 1775 si era unito alle colonie americane nella loro lotta per l’indipendenza contro gli inglesi. In quanto studente del Corpo dei Cadetti di Varsavia, aveva ricevuto una formazione militare ed ingegneristica notevole e il Congresso americano fece ampio uso delle sue conoscenze e capacità. Nel 1777 il generale Horatio Gates ordinò a Kościuszko di stabilire un campo nei pressi di Saratoga e gli affidò il comando dell’artiglieria pesante. La battaglia che ne seguì nel settembre-ottobre 1777 fu uno degli scontri più significativi della guerra d’indipendenza americana.  Le truppe inglesi capitolarono e nel rapporto sull’evento che inviò al Congresso, Gates sottolineò il ruolo rilevante svolto da Kościuszko. Nel 1783 venne insignito del rango di generale di brigata e fu ammesso nell’esclusiva Società dei Cincinnati.

La sua esperienza americana si dimostrò inestimabile quando tornò in Polonia per partecipare alla lotta per l’indipendenza del paese natio, minacciato dagli artigli rapaci dei vicini russi, prussiani e austriaci. Il 2 marzo 1794 giurò come comandante in capo delle forze armate nella piazza del Mercato Vecchio di Cracovia e organizzò truppe di contadini volontari per combattere i russi. Una delle sue battaglie è commemorata nel monumentale dipinto del Panorama di Racławice, lungo 114 m e alto 15 m, esposto a Breslavia in un edificio appositamente costruito. Le forze polacche non furono in grado di respingere gli invasori e con il fallimento dell’insurrezione di Kościuszko la Polonia sparì dalle cartine politiche del continente europeo per i successivi 123 anni. Nonostante fosse stato ferito gravemente, Kościuszko comunque sopravvisse. Qualche anno più tardi Napoleone gli offrì di partecipare a un nuovo tentativo di restaurazione dell’indipendenza della Polonia sotto l’egida della Francia ma Kościuszko rifiutò, non fidandosi dell’imperatore. Morì in Svizzera e nel 1818 fu sepolto nella Cattedrale del Wawel a Cracovia, mentre il suo cuore fu collocato nel Castello Reale di Varsavia nel 1927.