Studenti del Politecnico di Cracovia si laureano con tesi futuristiche su Venezia

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Venezia

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Il tema Venezia, con i vari problemi legati al turismo di massa e alla perdita di residenti, è da tempo al centro delle attenzioni del Politecnico di Cracovia. Grazie all’impegno dei docenti Magda Jagiello, Beata Malinowska Petelenz, Mariusz Twardowski, Maciej Skaza, Przemyslaw Markiewicz, Bogdan Siedlecki la facoltà – che ha siglato sul tema una collaborazione con Sebastiano Giorgi, caporedattore di Gazzetta Italia – ha pubblicato due anni fa due volumi dedicati a Venezia che sono stati premiati dall’Università Jagellonica. Un’attenzione verso la Serenissima che ora è sfociata in quattro interessanti tesi di laurea magistrale. Il problema della difficile convivenza tra turismo e residenza, nell’era pre-Covid-19, è stato affrontato sotto diversi punti di vista. Iwona Wszolek ha puntato sulla necessità di eliminare il passaggio delle grandi navi dal Bacino di San Marco spostando il porto crocieristico a Marghera. Wojciech Zakrzewski invece ha pensato a separare il flusso turistico di chi vuole solo ammirare la città da quello di chi invece a Venezia ci vive e lavora, l’idea è una futuristica seggiovia con gondole volanti che consentono di apprezzare la bellezza della città senza intasarne le calli. Straordinaria, intelligente e di grande valore sostenibile l’idea di Kinga Zeglen che, per combattere l’esodo dei residenti verso la terraferma, ovvero verso Mestre e la provincia, ha pensato a delle isole residenziali galleggianti (ancorate al fondo della laguna) con abitazioni dotate di giardino e posto barca naturalmente riservate ai veneziani. Isole in grado di sostenersi energeticamente attraverso pannelli solari ed eliche sommerse che mosse dalla marea producono energia. Sylwia Wzorek ha invece puntato l’attenzione sui più giovani, creando attraverso delle stazioni di gioco, un curioso percorso ludico-didattico in cui giocando virtualmente con la storia di Venezia si rende la visita in città interattiva, contemporanea e allo stesso tempo istruttiva, invitando parallelamente i giovani a fermarsi più a lungo in città.