Star polacche alla Mostra del Cinema di Venezia (III)

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Festival di Venezia 1961, Alina Janowska, Serge Merlin, foto: Gianfranco Tagliapietra

Dopo una pausa riprendiamo a raccontare le presenze polacche alla Mostra del Cinema di Venezia. Entriamo in un periodo importante segnato da un lato dalle tensioni e critiche verso i dirigenti del festival, dall’altro dal periodo d’oro del cinema italiano che negli anni Sessanta vince ben cinque Leoni d’oro con: “Cronaca familiare” di Valerio Zurlini (1962), “Le mani sulla città” di Francesco Rosi (1963), “Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni (1964), “Vaghe stelle dell’Orsa” di Luchino Visconti (1965) e “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo (1966).

La fine degli anni Sessanta si caratterizza soprattutto per il movimento di contestazione scoppiato in tutta Europa. Dopo la sospensione del Festival di Cannes nel maggio del 1968 e le tensioni alla Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro, la crisi dei festival arriva anche a Venezia. Il mese prima dell’inizio della Mostra l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici (ANAC) ha annunciato aperta ostilità alla storica rassegna cinematografica accusandola di portarsi ancora dietro il vecchio statuto dell’epoca fascista. Un ulteriore accusa era rivolta al fatto che la manifestazione non riusciva a decidersi se dovesse avere un carattere culturale e intellettuale o dovesse essere più attenta alla mondanità. I contestatori chiedevano l’autogestione del festival, la sospensione dei premi e l’accesso libero alle sale. Gli autori, tra cui Pier Paolo Pasolini, Liliana Cavani e Bernardo Bertolucci, decidono di agire in modo sensato e si presentano dal Direttore della Mostra Luigi Chiarini chiedendo di abolire, per l’edizione del 1968, la cerimonia di premiazione in attesa di un nuovo statuto. I tentativi non portano però nessun risultato. Pasolini pur condividendo la necessità di una trasformazione della Mostra critica l’incapacità di cogliere l’occasione delle proiezioni per creare un “fronte unico non violento”. Bertolucci invece si dissocia apertamente dalla protesta dichiarando: “Impedire le proiezioni a Venezia mi è sembrato un gesto grave quanto bruciare libri nelle piazze (Lidhollywood 2005, p. 119). Dopo il ’68 inizia la marcia verso il cambiamento nella struttura del festival a cominciare dall’abolizione dei premi fino al 1979.

Firma di Kazimierz Karabasz a Bydgoszcz

Per la Polonia era un periodo di importanti partecipazioni alla Mostra che vede nella giuria del concorso principale della 21^ e 25^ edizione Jerzy Toeplitz, grande storico di film, critico cinematografico, fondatore, e per un periodo anche rettore, della Scuola Nazionale di Cinema, televisione e teatro Leon Schiller di Łódź. Si tratta di un periodo importante anche per le numerose presenze e i premi vinti in quel periodo dai polacchi.

Tra i premi del 1960 c’è quello di Kazimierz Karabasz (i cui film quasi ogni anno partecipano tra le sezioni documentario della Mostra), che è uno dei più importanti registi di documentari del dopoguerra, cui film “I musicisti” vince la sezione collaterale ovvero l’11^ Mostra Internazionale del Film Documentario, Scientifico, Culturale e Ricreativo – Film di documentazione sociale. Il fi lm, che racconta le prove di una banda musicale di tranvieri, è uno dei più famosi del regista, inserito perfi no da Krzysztof Kieślowski tra i dieci documentari più importanti del Novecento. Karabasz con il suo cinema cerca sempre di superare gli stereotipi dal punto di vista tematico e di introdurre delle innovazioni tecnologiche (ad esempio luci o la posizione della cinepresa) che presentano l’uomo da un’altra prospettiva. Era un seguace fedele dei neorealisti italiani, e ripeteva spesso che il lavoro del documentarista consiste nella “ricerca di piccoli elementi che compongono, immodestamente parlando, la verità sull’uomo. (…) Un’attenta osservazione e un accumulo dei dettagli che compongono la vita è in grado di cogliere tale verità” (M. Sadowska, Chełmska 21. 70 lat WFDiF).

Un anno dopo in concorso principale si trova “Samson” di Andrzej Wajda, il film sull’Olocausto che però non entusiasma la critica di Venezia e passa senza nessun premio.

L’edizione del 1962 è una delle cinque in cui il Leone d’oro venne consegnato ex aequo al fi lm italiano “Cronaca familiare” di Valerio Zurlini e a quello sovietico “L’infanzia di Ivan” di Andrej Tarkovskij. La 23^ Mostra si distingue per i famosi film in competizione: “Lolita” di Stanley Kubrick, “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini e il primo lungometraggio di Roman Polański “Il coltello nell’acqua”, che vince il premio FIPRESCI. La sceneggiatura di questo film, scritta dal regista insieme a Jerzy Skolimowski e Jakub Goldberg, nel 2009 è stata premiata al festival “Lato filmów” come miglior sceneggiatura nella storia del cinema polacco. Polański sfrutta nel film una struttura narrativa chiusa, e i protagonisti isolati dal mondo diventano rappresentanti di valori sociali e culturali. Inoltre, basando il fi lm sui dialoghi, il regista non solo ha disegnato perfetti ritratti psicologici dei personaggi, ma ha anche esaminato attentamente i meccanismi del potere e della lotta per conquistarlo.

La Mostra del 1963 vede in concorso un’altra pellicola polacca: “Il silenzio” di Kazimierz Kutz basato, sull’omonimo romanzo di Jerzy Szczygieł. Il film e il libro sono stati creati nel clima tipico del tardo periodo nei tempi di Gomułka, ovvero una lotta mascherata con la Chiesa, volta a suscitare in modo implicito risentimento nei confronti del clero cattolico. Tuttavia, l’artista ha anche affrontato i temi della solitudine umana, dell’intolleranza e dell’indifferenza in un ambiente provinciale chiuso.

Presenze polacche alla Mostra del Cinem di Venezia 1960-1969

  • 21^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, 1960
    KRZYŻACY / I CAVALIERI TEUTONICI di Aleksander Ford (in concorso principale)
    MUZYKANCI / I MUSICISTI di Kazimierz Karabasz (11. Mostra Internazionale del film documentario, scientifico, culturale e ricreativo; Leone di San
    Marco per il miglior film a soggetto)
    OTWARCIE I ZAMKNIĘCIE OCZU / GLI OCCHI SI APRONO E SI CHIUDONO di Konrad Nałecki
    AWANTURA O BASIĘ / BARBARA, BAMBINA DISPUTATA di Maria Kaniewska (12^ Mostra Internazionale del film per ragazzi; Leone di San Marco per il miglior film a soggetto adatto ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni)
    MON PETIT NOIR / IL MIO PICCOLO NERO di Jadwiga Kędzierzawska, Jan Laskowski (12^ Mostra Internazionale del film per ragazzi)
    PIRACKI SKARB / IL TESORO DEI PIRATI di Lechosław Marszałek (12^ Mostra Internazionale del film per ragazzi; Osella di bronzo per i film a soggetto adatti ai
    bambini fino a 7 anni)
    SPRING ADVENTURES OF GNOME / LE AVVENTURE PRIMAVERILI DI UNO GNOMO di Witold Giersz (12^ Mostra Internazionale del film per ragazzi)
  • 22^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, 1961
    SAMSON di Andrzej Wajda (in concorso principale)
    DZIŚ W NOCY UMRZE MIASTO / LA CITTÀ MORIRÀ QUESTA NOTTE di Jan Rybkowski (sezione Informativa)
    ŚWIADECTWO URODZENIA di Stanisław Różewicz (Gran premio della 13^ Mostra del filmper ragazzi)
    JADŹKA di Janusz Nasfeter (13^ Mostra del film per ragazzi)
    SZATAN Z SIODMEJ KLASY / IL DIAVOLETTO di Maria Kaniewska (13^ Mostra del film per ragazzi)
    AWANTURA / UN TERZETTO D’AMICI di Lechosław Marszałek (13^ Mostra del film per ragazzi)
    PSOTNY KOTEK / IL GATTO BIRICHINO di Jadwiga Kędzierzawska (13^ Mostra del film per ragazzi)
    PRZYGODA W PASKI / UNA AVVENTURA A RIGHE di Derent, Ryszard Słapczyński, Hursztyn, Karolina Lutczyn, Reginald Lisowski (13^ Mostra del film per ragazzi; Secondo premio per i film a soggetto per ragazzi)
    LUDZIE W DRODZE / LA GENTE DELLA STRADA di Kazimierz Karabasz (Osella di bronzo per i film educativi e di documentazione sociale)
    NIE DRAŻNIĆ LWA / NON STUZZICARE IL LEONE di Tadeusz Wilkosz (12^ Mostra del film documentario)
    PREJAŻDŻKA / LA PASSEGGIATA IN CANOA di Janusz Nasfeter (12^ Mostra del film documentario)
    RÓŻNE BARWY TORUNIA / LE IMMAGINI DI TORUŃ di Maria Kwiatkowska (12^ Mostra del film documentario)
    OKO USTOKROTNIONE / L’OCCHIO CENTUPLICATO di Bohdan Mościcki (12^ Mostra del film documentario)
    OPOWIEŚĆ O ZAMKU WAWELSKIM / LA STORIA DEL CASTELLO DI WAWEL di Zbigniew Bochenek (12^ Mostra del film documentario)
  • 22^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, 1962
    NÓŻ W WODZIE / IL COLTELLO NELL’ACQUA di Roman Polański (sezione Informativa; premio)
    FIPRESCI
    KWIECIEŃ /APRILE di Witold Lesiewicz (sezione informativa) Retrospettiva dedicata alla memoria di Andrzej Munk
    NIEDZIELNY PORANEK / UNA DOMENICA MATTINA (1955)
    SPACEREK STAROMIEJSKI / UNA PASSEGGIATA PER LA
    VECCHIA CITTÀ DI VARSAVIA (1958)
    ZEZOWATE SZCZĘŚCIE / LA FORTUNA STRABICA (1959)
    KOLOROWY ŚWIAT / IL MONDO A COLORI di Jan Łomnicki (5^ Mostra del film sull’arte)
    LEGENDY MÓWIĄ PRAWDĘ / SAPETE CHE… di Lucyna Gulska (5^ Mostra del film sull’arte)
    PŁYNĄ TRATWY / IL BOSCO NAVIGANTE di Władysław Ślesicki [13^ Mostra del film documentario; Gran premio Leone di San Marco per il miglior cortometraggio
    a soggetto (ex aequo)]
    CHOPIN W KRAJU / CHOPIN NEL SUO PAESE di Jarosław Brzozowski, Wanda Rollny (13^ Mostra del film documentario)
    LES NOEUDS / LA STAZIONE DI SMISTAMENTO di Kazimierz Karabasz (13^ Mostra del film documentario)
    KOLOROWE POŃCZOCHY di Janusz Nasfeter (14^ Mostra del film per ragazzi; Leone di San Marco per il miglior film ricreativo per l’adolescenza)
    HISTORIA ŻÓŁTEJ CIŻEMKI / LA STORIA DEI PICCOLI SANDALI GIALLI di Sylwester Chęciński (14^ Mostra del film per ragazzi;Osella d’argento per i film ricreativi per l’infanzia)
  • 24^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, 1963
    MILCZENIE di Kazimierz Kutz (in concorso principale)
    GODZINA PĄSOWEJ RÓŻY / RITORNO ROMANTICO di Halina Bielińska (Gran premio della 15^ Mostra del film per ragazzi)
    O DWÓCH TAKICH CO UKRADLI KSIĘŻYC / I DUE LADRI DELLA LUNA di Jan Batory (15^ Mostra del film per ragazzi)
    DWAJ RYWALE / I DUE RIVALI di Zbigniew Czernelecki (15^ Mostra del film per ragazzi)
    PIERWSZY KROK / PRIMI PASSI di Kazimierz Karabasz (14^Mostra del film documentario)
    HAŁDY / HALDY di Janusz Kidawa (14^ Mostra del film documentario)