Spettacolo e non solo… teatro, cinema, televisione, ma anche storia, poesia, arte e… fantasia “PIETRO ANGELERIO – PAPA CELESTINO V”

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“PIETRO ANGELERIO – PAPA CELESTINO V”, Atto Unico Teatrale, Roma 2000.

Scena Settima: Anno 1293. Pietro, accompagnato dalla Colomba Bianca dello Spirito Santo, mentre cammina lungo un sentiero sui Monti della Maiella, si imbatte con una giovane donna.

PIETRO: (Procede a capo chino mentre la Colomba Bianca gli vola intorno)

DONNA: (Rivolta a Pietro) Buonuomo!

PIETRO: (Non risponde e continua a camminare)

DONNA: Eih, dico a voi!

PIETRO: (Ignora la voce della donna continua a camminare)

DONNA: Cos’è quella Colomba Bianca che vi segue dappertutto?

PIETRO: (Non risponde e procede a passo più spedito. La Colomba Bianca s’allontana d’improvviso e scompare all’orizzonte)

DONNA: (Ridendo lo insegue) Siete stato amico di Francesco d’Assisi? Lui era sempre contornato dagli uccelli. Questa colomba che vi ronza attorno era per caso una delle sue creature?

PIETRO: (Non risponde)

DONNA: Francesco, sapete, a Bevagna, predicò agli uccelli. Anche alle colombe! (Si guarda attorno e non v’è più traccia della Colomba Bianca) La Colomba è scomparsa. Le ho forse fatto paura?

PIETRO: (Rallentando il passo) Che voi abbiate potuto vederla, la Colomba Bianca, vuol dire che in fondo avete l’animo puro, anche se all’apparenza …, direi …. (Considera tra sé e sé) Non è un caso infatti che sia fuggita via. Quella Colomba Bianca, che voi, donna, per grazia avete potuto vedere, è la terza entità della Santissima Trinità. Laggiù, (Indica in basso verso la valle) dove da sempre è solita posarsi a mangiare, alcuni anni fa venne eretto un altare. Ed oggi, se andate a visitarlo, c’è un Oratorio, il Monastero di Santo Spirito.

DONNA: Io, veramente, è voi che volevo vedere. M’hanno detto che siete un tipo strano, uno che non tratta con le donne.

PIETRO: Mio Dio, ma perché non ve ne andate?

DONNA: Come? Non sono abbastanza piacevole per voi? Guardate! (Si alza l’abito e gli mostra le gambe appena fino al ginocchio)

PIETRO: (Urlando) Andatevene, Demonio!

DONNA: (Ride divertita) Siete diventato troppo vecchio, incapace di apprezzare ancora una femmina?

PIETRO: (Voltando le spalle alla donna) Conosco bene i tuoi trucchi, Satana! Sono anni che ormai mi perseguiti in tutti i modi! (Disperato, quasi piangendo) Non ce la faccio più! (Guarda di nuovo la donna e ha la sensazione che questa stia assumendo lentamente le sembianze del Demonio)

DEMONIO: (All’apparenza sconvolto, invece soddisfatto dentro di sé) Che vi prende! Non volevo …

PIETRO: (Sente che la voce della donna è diventata sgradevole, rauca, quasi maschile)

DEMONIO: Non disperarti! Se vuoi vincere le tentazioni che ti sto procurando, accoppiati serenamente con me, folle e illuso vagabondo! Non lo diremo a nessuno. Sarà un segreto tra te e me. (Ride sguaiato)

PIETRO: Maledetto! Io non t’ho invocato! Perché sei qui? (Fugge, correndo, terrorizzato)

DEMONIO: (Rincorrendo Pietro) Non stare a sciupare tante energie! Tu ormai sei in agonia! Sai quanti uomini come te ho già convinto, su questi monti della Maiella! Io non predico religioni come il tuo Cristo o filosofie come voi uomini; io indico comportamenti!

PIETRO: (S’arresta e vomita)

DEMONIO: Tu sei vecchio; vedi, sei malato! Sei come un ramo spezzato, che germoglia i suoi ultimi fiori soltanto per il suo funerale.

PIETRO: Non è vero!

DEMONIO: Hai ancora le polluzioni notturne, vero? Il desiderio per l’orgasmo c’è sempre! Ma malgrado quest’orgasmo tu l’abbia bramato per tutta la vita, non ti sei mai accoppiato. Adesso però, lo sento, lo desideri con tutta l’anima. Vuoi amare un corpo, godere, amare una donna finalmente. (Ride)

PIETRO: (Invoca, rivolto verso il cielo) Vergine Santa, tu che sei l’unica donna che ho amato e che amerò per sempre, aiutami!

DEMONIO: L’amore è estasi. Non si può misurare con la dimensione del tempo. E poi non è per sempre. L’amore è un inconveniente di breve durata!

PIETRO: (Aggressivo) Zitto! Cosa ne sai tu dell’Amore, dell’amore per la Madonna poi! (S’allontana e si dirige sull’orlo d’un precipizio) Voglio affacciarmi alla fine del mondo per osservare l’infinito. Ho bisogno di spazio e non mi interessano le tue opinioni. Io sono e resto molto orgoglioso della mia dignità e della mia purezza.

DEMONIO: E’ stata concessa all’uomo la parola per nascondere il pensiero. Tu sei un bugiardo! So che saresti disposto ad accoppiarti anche con un uomo. Tu sai bene quanta parte di donna c’è in te. Quanto desiderio di dare e di ricevere piacere c’è in te. Ti offro il mio corpo, il mio amore, amico caro, lo vuoi?

PIETRO: T’ho già detto che tu non puoi parlare d’Amore. Per cui ti prego non sentenziare e non usare a sproposito questa parola.

DEMONIO: Vedi? Adesso è la tua parte femminile che parla! Ma stai spingendo all’estremo la tua intuizione. (Aggressivo) Basta con queste divagazioni! Io sono qui perché ho bisogno di te. Desidero il tuo corpo. E tu non sei un sogno, ma il sogno della mia esistenza che sta per realizzarsi.

PIETRO: (Invoca) Sante e Martiri del presente e del passato! Voi che siete state e vi siete conservate pure e innocenti …

DEMONIO: Lo so bene, non c’è niente che sia più afrodisiaco dell’innocenza! Continua …, sei sulla strada giusta per cominciare.

PIETRO: (Scandalizzato) Che vorresti dire, malefico!

DEMONIO: Ti stai eccitando, vero? Perché hai capito finalmente che ti voglio. E subito. Sono stufo di spassarmela con donnicciole come alcuni dei tuoi fratelli eremiti senza un benché minimo connotato maschile. Ora voglio uno come te, maschio, alto, robusto, un uomo pettoruto, di campagna come te, con un temperamento forte e nello stesso tempo con un pizzico di sensibilità femminile che non guasta. (S’avvicina)

PIETRO: (Minaccioso) Non avvicinarti! Che vuoi capire tu di donne!

DEMONIO: Come me, sono le donne. Noi vogliamo l’anima degli uomini, perché noi non possediamo un’anima. Quindi vi seduciamo per strapparvi quanto meno un pezzo d’anima. Cominci a capire?

PIETRO: (Recuperando coraggio) Ma quelli come te non potranno mai sedurmi!

DEMONIO: Non credere, è soltanto questione di tempo!

PIETRO: Ti sbagli! Io sono diverso. Io, come vedi, vivo qui solo su questi monti in Grazia di Dio, vicino al Cielo. Non sono come gli altri, io, l’hai detto poc’anzi anche tu.

DEMONIO: (Fa un ghigno) Presuntuoso e illuso! Tu hai vissuto come gli altri, ma hai voluto apparire diverso, per poi fuggire dagli altri. Invece ti sarebbe bastato semplicemente “essere”, con la tua insufficienza, con la tua fragilità. E non “apparire”. Vedi, io, spesso, per non “essere”, ho finito con l’ammalarmi. Pensa, morirò! Si, io immortale, sento che anch’io un giorno morirò. La malattia prima o poi uccide. È il precipitato dello spirito nel corpo. E a volte, sotto le vesti della vecchiaia, come nel caso tuo, la malattia è un desiderio inconscio di morte.

Il seguito alla prossima puntata…