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Protesta nazionale dei media non pubblici contro la volontà del governo di imporre una nuova tassa sulle entrate pubblicitarie. Siti web, radio, tv oggi hanno le pagine oscurate con un messaggio in cui denunciamo la volontà del governo di indebolire la libertà del giornalismo indipendente. “L’imposta sugli annunci è un duro colpo per i media liberi. La maggior parte di loro basa la propria esistenza sugli introiti pubblicitari. In questo modo, le autorità toglieranno forza alle inchieste giornalistiche, elimineranno il controllo dei fatti e soffocheranno le critiche. È così che Orbán si è sbarazzato dei media liberi in Ungheria. Oggi, i media liberi in Polonia protestano contro il governo PiS che vuole imporgli una tassa di solidarietà. Molti siti web, compreso Wyborcza.pl, non pubblicano alcun testo oggi, a parte la dichiarazione editoriale e un elenco congiunto di editori e emittenti che denunciano questa azione del governo. In questo modo, vogliamo mostrare insieme quanto siano importanti la libertà di parola e l’indipendenza dei media in un paese democratico. Ci scusiamo con i nostri iscritti e lettori, nonché con i nostri partner commerciali. Apprezziamo la loro comprensione e supporto”, scrive Gazeta Wyborcza sulla propria pagina online così come stanno facendo tutti i media non pubblici.
Polonia Oggi