Tra i lemmi da cui derivano i vocaboli che usiamo oggi, si può dire che alcuni sono più popolari di altri. Ci sono parole che sono giunte nelle nostre lingue nella forma quasi immutata, preservando il loro significato autentico, e ce ne sono altre che hanno generato tantissimi nuovi termini. La parola “ψυχή” (psyché) è un antenato diretto di numerose parole che oggi usiamo quotidianamente ed è anche un termine base da cui sono stati creati molti neologismi.
Psiche
Prima di tutto si deve parlare di questa parola base, cioè “ψυχή” che nel greco antico significa “psiche”, “mente” o “anima”. La parola stessa proviene dal verbo “ψύχω” (psico) che significa “soffiare”. È un fenomeno ben noto nelle lingue indoeuropee il fatto che spesso il nome dell’anima deriva dal verbo che significa respirare. Nel greco antico c’è anche “πνεῦμα” (pneûma) che significa soprattutto aria ma anche lo spirito e che deriva da “πνέω” (pnéo), cioè respirare. Gli altri esempi sono il polacco “duch” e “oddychać”, il latino “spiritus” e “spiro” e anche il latino “animus” che è correlato con “aniti” (“respirare” nel sanscrito). Comunque, in italiano la parola “psiche” funziona come sinonimo della mente, descrive il nostro stato spirituale. Anche in polacco c’è questa parola (“psyche”), ma è usata abbastanza raramente e di solito in contesto accademico (una parola di nobile etimologia che magari sarebbe bello introdurre nel nostro parlare quotidiano). Parlando di mente in polacco si usa generalmente una parola derivata da psiche ovvero “psychika”. Esiste anche un variante di questa parola, cioè “psycha”, che invece è una forma molto colloquiale.
Psicologia, psichiatria
Con la parola “psiche” spesso ci vengono in mente due discipline scientifiche i cui nomi sono basati su questa parola. Queste sono: “psicologia” e “psichiatria”. A volte capita di dimenticare qual è la differenza tra queste due discipline, ma per capire la differenza ci viene in aiuto l’etimologia. La differenza principale è il fatto che lo psicologo non è un medico, mentre lo è lo psichiatra. Questo è infatti sottolineato dall’etimologia di queste parole: entrambe sono costruite da “psiche”, che è già stata spiegata, e quello che le diversifica è la seconda parte delle parole. Nel caso di psicologia abbiamo un suffisso ben conosciuto, cioè “-logia” che proviene dal greco antico “λόγος” (lógos) che ha tanti significati tra cui possiamo indicare ad esempio “parola”, “ragionamento” o “spiegazione”. Il suffisso “-logia” è usato poi in tutti i termini che riguardano le scienze come “archeologia” (studio sulle cose antiche), “zoologia” (studio su animali), ecc. La psicologia è quindi lo studio della mente umana. La psichiatria invece si occupa di curare tutti i disturbi della mente umana. Il suffisso “-iatria” viene dal greco antico “ἰατρεία” (iatreía) cioè “il trattamento” o “la cura medica” (“ἰατρός” (iatrós), significa “medico”). Lo psichiatra quindi è un medico che si occupa di trattare le persone che soffrono di disturbi mentali.
Terapia, psicoterapia
Sia lo psicologo che lo psichiatra possono essere anche psicoterapeuti, quindi degli specialisti che, attraverso la psicoterapia, curano le persone che soffrono di disturbi mentali o hanno subito dei traumi. Ma cos’è la terapia? Il nome “terapia” proviene dal greco antico “θεραπεία” (therapeía), che viene dal verbo “θεραπεύω” (therapeúo). Questo verbo significava soprattutto “servire” anche nel senso religioso. Gli altri significati erano “prendere cura di qualcosa”, “coltivare”, ma anche “trattare qualcuno”. In questo ultimo significato, la parola “θεραπεία”, quindi “il trattamento” viene usato per comporre la parola psicoterapia, quindi il trattamento della mente. Ma per cogliere la differenza tra psicoterapia e psichiatria ci serve conoscere gli altri significati di “θεραπεία”. In tale contesto la terapia non è un trattamento veloce, che potrebbe dare effetti dopo poco tempo, ma invece è un processo che ci mette del tempo.