Di Sebastiano Giorgi
Nel dramma umanitario conseguente all’invasione russa dell’Ucraina la reazione dei paesi europei a supporto dei rifugiati è compatta e anche la comunità italiana in Polonia sta facendo la sua parte coordinata dall’Ambasciata Italiana. In prima fila ci sono gli imprenditori italiani Umberto Magrini e Riccardo Caruso, che hanno messo a disposizione un albergo per accogliere i rifugiati, e poi ancora c’è il supporto del Comites, di tanti privati cittadini e aziende italiane tra cui le Generali, IC&Partners e la Chicco, il cui manager Gianluca Migliorisi è arrivato stamattina a Przemyśl, che è la città simbolo dell’accoglienza polacca ed europea. Due sono i grandi centri d’accoglienza creati nei pressi di quest’area di confine, uno alle porte di Przemyśl in un ex Tesco riconvertito e l’altro a pochi chilometri di distanza a Korczowa. In entrambi i centri d’accoglienza sono state allestite brandine (circa 3 mila per ciascuna struttura), cucine da campo e punto medico, mentre i flussi di aiuti umanitari continuano ad arrivare senza sosta, compreso cibo per gatti e cani, perché gli animali domestici portati dai rifugiati sono migliaia. Anche girando tra i centri di accoglienza si incontra una forte presenza italiana con una missione INSFO ROE, interamente finanziata da privati, il cui responsabile ci ha comunicato che c’è urgenza di portare alcuni rifugiati con problemi di salute in Italia. Una missione che da quando è arrivata, domenica scorsa, si è presa carico di 300 persone di cui 54 già mandate in Italia. E poi ci sono tanti cittadini italiani che hanno riempito la macchina di prodotti alimentari e medicine e sono arrivati fin qui per portare il loro aiuto per poi rifare il percorso inverso riportando in Italia degli ucraini. A Korczowa sono arrivati anche due pullman dalla Sardegna per accogliere e portare in Italia 60 bambini di un orfanatrofio del Donbass. Una missione complicata che al valico di Hrebenne ha avuto non pochi problemi nel riuscire a far passare i bambini, ma alla fine è andato tutto bene. I due pullman sono ripartiti nella notte per Cracovia, dove grazie alla collaborazione del consolato italiano, hanno trovato da dormire e da mangiare prima di riprende il viaggio verso la Sardegna. E che oggi questa dimenticata area d’Europa sia tornata clamorosamente, suo malgrado, alla ribalta lo dimostra la visita all’ex centro Tesco della vicepremier belga Sophie Wilmes, accompagnata dal sindaco di Przemyśl, Wojciech Bakun, mentre pochi giorni fa da Przemyśl è passato il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken. Alla stazione di Przemyśl stamattina il sindaco Bakun, che ha ampiamente ringraziato il supporto continuo ricevuto da aziende italiane, ha incontrato anche il leader della Lega Matteo Salvini.