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A partire dall’anno scolastico 2020/2021 dalla lista delle materie a scelta durante il primo anno dei licei e degli istituti tecnici sarà possibile scegliere di studiare il latino e la cultura antica. L’emendamento della legge, che riguarda la programmazione didattica, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale; in esso viene descritto ciò che gli studenti dovrebbero sapere dopo ogni ciclo degli studi. Gli insegnanti devono realizzare tutta la programmazione, in accordo con i libri prescelti. Il nuovo emendamento è la conseguenza diretta del cambio della legge dell’anno scorso, che prevede per i direttori delle scuole la possibilità di decidere quale materia a scelta (tra le quali vi sono la filosofia, l’arte, la musica e il latino e la cultura antica) sarà realizzata. Come le altre materie della lista, anche il latino e la cultura antica sarà insegnato un’ora alla settimana. L’obiettivo dei cambi nella programmazione è l’insegnamento della lettura dei semplici testi in latino e la dimostrazione degli influssi della cultura greco-romana sulle lingue e sulla cultura europea moderna. La programmazione di questa materia dovrebbe dare agli studenti il senso dello spirito elitario, e nello stesso tempo, del fascino delle discipline umanistiche. Il latino viene illustrato come la lingua che per secoli è stata usata dalle élite europee e la cui decodificazione richiede il possesso delle competenze specifiche. La proposta educativa per il latino raccomanda la formazione che darebbe agli studenti le competenze di base e non la conoscenza avanzata della grammatica. Finora nelle scuole medie superiori il latino poteva essere insegnato solo a livello avanzato.