Re dell’estate e più in generale della cucina mediterranea, il pomodoro può essere acquistato tutto l’anno, ma è proprio nei mesi più caldi che i suoi frutti giungono a maturazione, e quindi esprimono al meglio le loro caratteristiche organolettiche, da apprezzare in mille varianti cotte e crude.
Ho scritto frutti, ma allora perché il pomodoro è considerato una verdura? Da molti anni è aperto il dibattito che vede il pomodoro esattamente sulla linea di confine fra le due categorie. Esattamente dal 1893, anno in cui gli Stati Uniti imposero un dazio doganale su tutte le verdure importate. La legge fu molto contestata, e il pomodoro finì al centro delle dispute a causa della sua ambiguità sulla tavola, poiché la frutta, al contrario della verdura, non era soggetta a tassazione. Dal punto di vista botanico, infatti, i pomodori sono considerati dei frutti, ma per il loro gusto si prestano a essere consumati nelle pietanze salate, come fossero verdure.
La risposta al dilemma si può trovare in una citazione attribuita al giornalista Miles Kington (1941 – 2008), che potrebbe aver risolto il dibattito una volta per tutte: «La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto, la saggezza sta nel non metterlo in una macedonia!».
Quello che è certo, è che la bontà e la versatilità del pomodoro sono grandi come lo sono i benefici che il suo consumo apporta alla salute del nostro organismo. Con le dovute eccezioni: rientrando nella categoria degli alimenti acidi, è controindicato in caso di irritazione gastrica e reflusso gastroesofageo, così come in caso di allergia al nichel.
Innanzitutto, i pomodori sono amici della linea: 100 grammi di alimento fresco apportano soltanto 18 calorie e grazie all’abbondanza di acqua e di potassio, il consumo di pomodori freschi e crudi ha un effetto diuretico, riducendo di conseguenza la ritenzione di liquidi e la formazione della cellulite.
Sono un’ottima fonte di licopene, potente antiossidante responsabile del colore rosso, presente anche in altri vegetali come l’anguria, i peperoni e i frutti rossi. Il licopene svolge un’azione antinfiammatoria, è considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative, ed è prezioso in particolare per contrastare l’invecchiamento cellulare e la formazione di tumori.
La carenza di licopene nel periodo della menopausa sarebbe in grado di favorire la comparsa dell’osteoporosi. È bene quindi consumare alimenti che ne siano ricchi, a scopo preventivo, ad ogni età. Il contenuto di licopene nei pomodori e pari a 11 mg/100 gr nella polpa e a 54 mg/100 gr nella buccia.
Il consumo di pomodori è correlato ad una diminuzione del rischio di incorrere in patologie cardiache pari al 29%. Il pomodoro, a patto che sia di provenienza biologica, è considerato come un vero e proprio farmaco naturale per la prevenzione delle malattie che interessano il cuore. Il potassio contenuto nel frutto agisce da vasodilatatore, favorisce la riduzione della pressione arteriosa e previene la comparsa di crampi muscolari.
Per finire, luteina e beta-carotene proteggono gli occhi dalle radiazioni solari e favoriscono la salute della vista in generale.
I pomodori si prestano a essere consumati in mille modi: crudi o cotti, fermentati, essiccati e conservati sott’olio, frullati, farciti, marinati, accompagnati da cereali, verdure, oppure serviti solo con basilico e un filo d’olio, purché extravergine!
Le mie ricette preferite sono quelle semplici: pomodori frullati con un po’ di cipolla, uno spicchio d’aglio, cetriolo e peperone, e conditi a piacere con sale, pepe, olio d’oliva, per un dissetante gazpacho tipico della tradizione andalusa, che può essere servito con crostini di pane e qualche fogliolina di menta.
La panzanella toscana vince su tutto: per prepararla servono pomodori maturi, cipolla rossa, basilico fresco, e pane raffermo, bagnato e strizzato. Il tutto tagliato a pezzetti, condito con olio, sale e aceto, e lasciato a marinare per almeno un’ora. Semplice, veloce, incredibilmente buona!