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Il quotidiano britannico Telegraph ha descritto domenica in un articolo come funziona l’esportazione di rifiuti dal Regno Unito alla Polonia, dove vengono bruciati in circostanze poco chiare. La “mafia dell’immondizia” guadagna così milioni di złoty. Il giornale ha spiegato che, dopo che a gennaio la Cina ha vietato l’importazione di plastica da riciclare, la Polonia è diventata il sesto maggior importatore di rifiuti britannici al mondo e il secondo in UE, subito dopo l’Olanda. Dall’inizio di quest’anno sono avvenuti più di 60 incendi illegali di rifiuti che sono prevalentemente, se non esclusivamente, dolosi. Chi importa rifiuti sfrutta un escamotage consentito dalla legge polacca, che prevede che la spazzatura possa essere conservata per 3 anni prima di essere incenerita o riciclata. Invece di spedirla a un inceneritore o comprare la tecnologia per farlo autonomamente, alcuni preferiscono dare fuoco all’immondizia in modo illegale per risparmiare denaro. Il Ministero dell’Ambiente britannico ha sottolineato che sta lavorando per ridurre la quantità di rifiuti esportati all’estero, mentre il Premier polacco Mateusz Morawiecki ha minacciato di vietare completamente l’importazione di rifiuti fino a quando la normativa non sarà corretta.