Przemyslaw Kruk è un fotografo amatoriale che da circa una ventina d’anni ha unito la sua passione per la fotografia tradizionale e quella per la fotografia a infrarossi, un settore ancora di nicchia seppur in grande sviluppo.
L’occhio umano riesce a vedere la luce dalla lunghezza d’onda compresa più o meno tra 400 e 750 nanometri (nm). Tutto ciò che è oltre i 750 nanometri, cioè a infrarossi, non viene percepito. Grazie a particolari filtri inseriti nella macchina fotografica è possibile immortalare anche quello specifico spettro di luce. La caratteristica principale del filtro, però, fa sì che le foto assumano dei colori surreali, falsati rispetto alla realtà. Inoltre, poichè lo spettro di luce immortalato non viene colto dall’occhio umano, quando si scatta non si sa effettivamente quale sarà il risultato finale. Un piacevole “effetto sorpresa”, dunque, che rende ancora più unico e speciale questo modo di immortalare la realtà.
A proposito del suo lavoro, Przemyslaw Kruk ha dichiarato al Corriere.it: “Preferisco la fotografia tradizionale. Le foto scattate in infrarossi sono fantastiche e mozzafiato ma sono solo un’aggiunta alla mia passione, che ti dà tante possibilità di mostrare la bellezza del mondo nel modo in cui voglio. La fotografia a infrarossi è un meraviglioso supplemento ma è molto bella anche la fotografia in bianco e nero”.
“Io uso, come macchina fotografica per le foto a infrarossi, la mia Canon 350D”, ha aggiunto. “L’ho modificata un pochino. Ho tolto il filtro originale sulla matrice e ho messo un filtro specifico per gli infrarossi. Questa cosa è molto utile perché così posso vedere in quel preciso istante quale sarà l’effetto raggiunto, proprio come nella fotografia tradizionale. L’effetto definitivo, però, posso solo ottenerlo lavorando con Photoshop.”
Nella gallery di seguito gli splendidi scatti di Kruk che ci mostrano una Polonia (la sua terra) come non l’abbiamo mai vista.
di Stefano Terracina – LIFESTAR