La Polonia è, fra i Paesi Nato, uno di quelli che vanta la maggiore spesa in percentuale sul Pil “per il settore Difesa” ed è previsto “un massiccio programma di modernizzazione delle Forze armate”, in particolare per i sistemi d’arma, e “le nostre aziende sono interessate, con una forte concorrenza”. Lo ha riferito l’ambasciatore italiano a Varsavia, Alessandro De Pedys, durante un incontro con la stampa italiana.
La Polonia, ha aggiunto De Pedys, rimane in generale “un Paese interessante per l’Italia, sotto vari profili. Quello commerciale, con un Paese di quasi 40 milioni di abitanti, classe media in crescita e domanda di beni di consumo con esportazioni dall’Italia in aumento e interscambio a 17 miliardi. L’altro aspetto è quello dell’insediamento produttivo.
Tutte le aziende italiane più grandi sono qua”.
“Il terzo settore importante – ha sottolineato l’ambasciatore – è quello delle infrastrutture, dove le nostre aziende di costruzione sono presenti, in primis Astaldi e Salini-Impregilo. Ci sono enormi investimenti infrastrutturali, prevalentemente finanziati da fondi europei, procedure di gara trasparenti, pagamenti a 60 giorni”. Le imprese straniere che arrivano in Polonia, ha concluso De Pedys, trovano “disponibilità di manodopera eccellente a prezzi contenuti, stabilità politica che ha garantito crescita senza scossoni”, un panorama di “successo nella transizione all’economia di mercato perché hanno evitato la corruzione degli oligarchi” come in altri Paesi dell’ex blocco sovietico e anche “incentivi, soprattutto nelle Zes. Infine, i fondi europei, tantissimi, sono gestiti bene”. (ANSA)
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