Fabiana Tuccillo
Itinerari di un giurista europeo. Dall’Università di Varsavia alla Federico II, è il libro di Witold Wo?odkiewicz, a cura di Cosimo Cascione, pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Jovene di Napoli nella collana «Diáphora» diretta da Luigi Labruna. In una versione ampliata e aggiornata rispetto al testo Moje peregrynacje naukowe 1958-2003 (I miei pellegrinaggi scientifici 1958-2003) apparso nel volume Zagraniczne peregrynacje i przyja?nie naukowe polskich uczonych, racconta, in una sorta di autobiografia, ricordi, viaggi di studio, incontri, convegni a cui Witold Wo?odkiewicz, oggi emerito di Diritto Romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Varsavia, infaticabile animatore di saperi, ha preso parte in un cinquantennio di storia romanistica europea. Non è casuale la traduzione in lingua italiana, a cura di Leszek Kazana. Molte sono infatti le occasioni, gli eventi scientifici ed umani che dal 1958 ? prima volta in cui lo studioso polacco venne in Italia per motivi di studio ? hanno portato Witold Wo?odkiewicz nel nostro Paese. Torino, Roma, Camerino, Napoli e Catania sono le sedi più frequentate dallo studioso polacco, quelle in cui non solo ha condotto le sue ricerche giovandosi del continuo sapiente confronto con maestri e colleghi italiani, ma ha anche coltivato importanti e durature amicizie, prima fra tutte quella con Luigi Labruna. Dopo una breve introduzione, seguono tredici saggi: il racconto si snoda dall’inizio della carriera accademica di Witold Wo?odkiewicz, con la scelta del tema di ricerca per il dottorato sulla posizione giuridica della materfamilias nel diritto romano (Gli esordi), al primo viaggio in Italia a Torino nel 1958 dove, grazie ad una borsa di studio, di cinque mesi, dell’Istituto Universitario di Studi Europei, diretto dal professor Silvio Romano, cominciò «ad avvicinarsi all’idea dell’unificazione dell’Europa» (p. 6); all’Intermezzo sardo, per due settimane di svago e di avventure, presso l’amico Maurizio Alciator; al ritorno a Varsavia, con la discussione della tesi di dottorato nel maggio 1961, e la nomina a professore incaricato sulla cattedra di Diritto romano e dei diritti antichi presso l’Istituto di Storia del diritto dell’Università di Varsavia (Varsavia dal 1958 al 1966); al secondo viaggio di studio in Italia a Roma presso l’Istituto di Diritto romano e diritti dell’oriente mediterraneo della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma, allora diretto da Edoardo Volterra (Roma 1966), vero maestro italiano del nostro; alla pubblicazione del libro Obligationes ex variis causarum figuris. Ricerche sulla classificazione delle fonti nel diritto romano classico per la venia legendi con la nomina a docente nel 1968 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Varsavia, poi l’incarico di professore straordinario nel 1978, e di professore ordinario nel 1988 (A Varsavia e da Varsavia, dopo il 1966).
Segue una vasta sezione (Laicissimus clericus vagans: la partecipazione a incontri di studio internazionali) dedicata agli incontri promossi su iniziativa o con la partecipazione di enti scientifici italiani e gruppi di ricerca sul diritto romano, e a quelli organizzati dal Centro Romanistico Internazionale “Copanello”. Infine il racconto delle diverse esperienze di insegnamento in Italia: a Camerino, Napoli presso il Dipartimento di Diritto romano e Storia della Scienza romanistica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, fondato da Luigi Labruna (ora Dipartimento di Diritto Romano Storia e Teoria del diritto F. De Martino, diretto da Carla Masi Doria), Bari su invito di Francesco Grelle, Roma dall’amico e collega Luigi Capogrossi Colognesi presso l’Istituto di Diritto romano dell’Università La Sapienza, Sassari, e Catania nell’ambito del corso di Laurea specialistica internazionale Ius civile dell’Europa comune. Numerosi i soggiorni anche in Francia, specie a Parigi, per lezioni, colloqui, congressi, e come professore a contratto o borsista e in Germania. Infine un saggio dedicato alla Scuola internazionale di Diritto romano, diretta da Jerzy Axer, che dal 2001 è sede di continui scambi sull’asse Italia-Polonia, facendo di Varsavia il luogo di irradiazione verso est (soprattutto nei Paesi dell’ex Unione sovietica) della scienza romanistica occidentale.
Fabiana Tuccillo