Sono già passati 25 anni, da quando il 15 settembre 1987, un primo nucleo di addetti iniziò ufficialmente ad occuparsi dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia. La prima sede venne inaugurata poche settimane dopo la vittoria di Solidarno?? alle elezioni del 1989. Si trattava di un momento di svolta che anche l’IIC di Cracovia si trovò a vivere in prima persona, crescendo insieme alle istituzioni della Polonia, e diventando davvero, nel corso del tempo, parte integrante del panorama culturale di Cracovia, come hanno indicato nel catalogo della mostra 25 anni – Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, la Console d’Italia a Cracovia, Anna Boczar Trzeciak, e la direttrice del Museo Manggha, Bogna Dziechciaruk-Maj.
Sono stati numerosi e importanti gli eventi dedicati alla cultura italiana, e anche a quella polacca, organizzati direttamente dall’Istituto o in collaborazione con altre istituzioni locali e internazionali nel corso di questi 25 anni di attività. Se è difficile tracciarne qui un elenco esaustivo, si possono indicarne alcuni estremi: dalla prima mostra dedicata al Premio Compasso d’oro nel 1987 alle grandi monografiche che hanno ospitato le opere di Palladio e Carlo Scarpa, dalle prime rappresentazioni di Doninzetti al teatro S?owacki al contributo dato alla crescita e all’affermazione di importanti festival musicali come Misteria Paschalia e Opera Rara, dagli spettacoli dedicati alla Commedia dell’arte sulla Piazza del Mercato fino alle rappresentazioni del Piccolo Teatro di Milano con la partecipazione di Giorgio Strehler, Milva o di Toni Servillo. Senza dimenticare le grandi mostre su Buzzati, Raffaello e Tiziano, Federico Fellini, o la presenza di importanti scrittori come Claudio Magris, Dacia Maraini e Roberto Calasso. Non sono mancate altre attività che hanno dato voce a settori meno spettacolari, ma altrettanto importanti per la cultura contemporanea: dalla storia alla religione, dall’economia al diritto, dalla scienza all’ecologia. Un’attività intensa e di qualità che ha contribuito a mantenere saldi i legami storici di Cracovia con l’Italia, contribuendo anche a momenti di incontro istituzionale, durante le visite in Polonia dei Presidenti della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro e Azeglio Ciampi. Sicuramente degna di nota è infine l’organizzazione della giornata inaugurale del ciclo di eventi che nel 2003 gli Istituti Italiani di Cultura dedicarono al 25simo del pontificato di Papa Giovanni Paolo II, a cui prese parte l’allora cardinale Jozeph Ratzinger.
La mostra, che rimarrà aperta presso la galleria dell’Istituto fino al prossimo 29 ottobre, ripropone attraverso manifesti, inviti, fotografie e ritagli stampa, alcuni di questi eventi, trovando poi un efficace compendio nel catalogo bilingue in grado di testimoniare efficacemente come anche nella vita delle istituzioni siano „riconoscibili una fase di stato nascente, a cui seguono una di consolidamento, una di assestamento e infine una di evoluzione”, come ricorda nelle pagine di apertura l’attuale direttrice, Clara Celati. In apertura, le lettere di molti direttori e autorità italiane e locali festeggiano questo anniversario, augurando ancora altri cento di questi giorni. E non possiamo che unirci a questo augurio con uno speciale Sto Lat per l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia.