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GIOVAN BATTISTA LAMPI

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GIOVAN BATTISTA LAMPI (Romeno/Trento 31/12/ 1751 – Vienna 11/2/1830). Quattordicesimo figlio di Matthias Lamp, pittore e di Chiara Margherita Lorenzoni, la quale muore per i postumi del parto appena quattro giorni dopo la sua nascita. A prendersi cura di lui durante la prima infanzia sarà la sorella maggiore Isabella.

Giovan Battista apprende i primi rudimenti della pittura dal padre, ma nel 1768 viene inviato a Salisburgo, da suo cugino il pittore Pietro Antonio Lorenzoni. Questi lo colloca presso una bottega in città, quella del ritrattista F.X. König, che a sua volta lo indirizza ad un maestro molto più affermato, F.N. Streicher, sempre a Salisburgo.

A vent’anni decide di ritornare a Romeno per iniziare autonomamente la sua attività di ritrattista. Nel 1773 si stabilisce a Verona, protetto dal marchese Giuseppe Sagramoso. Qui attinge all’eredità artistica di Giambettino Cignaroli, pittore alieno al pittoricismo veneziano, vicino invece alla rappresentazione bolognese e romana. Frequenta inoltre la scuola dei pittori tiepoleschi, ceroplasti e poeti, Francesco e Dante Lorenzi. Il 27 dicembre del 1773 viene acclamato Accademico d’Onore. Sposa Anna Maria Franchi di Cloz dalla quale ha già avuto una figlia, Anna Maria Margherita. Nel 1775 ha un secondo figlio, Giovanni Battista il Giovane. Nel 1776 apre una nuova bottega a Trento.

L’anno successivo esegue un San Luigi Gonzaga per la Chiesa di Santa Croce del Bleggio. L’11 aprile dello stesso anno gli nasce un terzo figlio, Vincenzo Melchiorre, che però soltanto qualche mese dopo, morirà. Intanto è morto anche suo padre.

Nel 1779 è a Rovereto, ma già alla fine dell’anno è a Innsbruck. Qui nel 1781 esegue un ritratto dell’Arciduchessa Maria Elisabetta d’Asburgo-Lorena appena trasferitasi a Innsbruck, il cui esito favorevole gli aprirà la strada verso la Casa d’Austria. L’arciduchessa Marianna infatti, già lo invita a Klagenfurt per essere anche lei effigiata dal suo pennello. In questa città egli decide di italianizzare il suo cognome Lamp in Lampi, per meglio essere individuato come italiano in tutta Europa. È un temperamento ambizioso e sa che, presentandosi come pittore inequivocabilmente italiano, all’estero ha maggiori possibilità d’affermarsi.

Tuttavia le vere mete di Giovan Battista Lampi sono la Corte di Vienna e quella russa. A Vienna vi giungerà, insieme alla sua famiglia, nel 1783. Appena nella capitale austriaca, viene incaricato di ritrarre la giovane Elisabetta Guglielmina di Württemberg, promessa sposa dell’Arciduca Francesco.

Nella Corte dell’Imperatore d’Austria Giuseppe II è accolto con tutti gli onori e presto viene insignito del titolo di Professore dell’Accademia delle Belle Arti. Esegue un pomposo ritratto a grandezza naturale di Giuseppe II.

Divenuto ormai famoso, il 27 agosto del 1788 Francesco Casanova invia a Marcello Bacciarelli, pittore di Corte del re di Polonia, una lettera di raccomandazione in favore del Lampi, annunciandogli l’imminente arrivo del pittore italiano a Varsavia. Appena giunto nella capitale polacca, Lampi fa subito incetta di svariate commissioni. È accolto con tutti gli onori dal Re Stanislao Augusto Poniatowski, del quale eseguirà alcuni ritratti.

Durante i circa tre anni di permanenza in Polonia dipinge diverse e tele e particolarmente ritratti. È del 1789 il ritratto della Contessa Josefa Mniszech Potocka e di suo marito Stanislao Szcz?sny Potocki con i suoi figli. Seguono quelli di Isabella Lasocka Ogi?ska, quello di Urszula D?bi?ska quello del Maresciallo della Dieta Stanislao Ma?achowski, o di Helena Prze?dziecka Radziwi??.

A lui ricorrono sia i membri del partito regio sia i ribelli della futura Confederazione di Targowica, che si fanno effigiare nelle vesti eroiche di cavalieri feudali, come l’Atamanno Ksawery Branicki e il Generale dell’Artiglieria Stanislao Szcz?sny Potocki ritratti con i loro  figli. I lealisti, invece,  preferiscono apparire in costume occidentale o nel tradizionale kontusz, come il patriota Pawe? Grabowski.

Torna a Vienna ed espone sette suoi dipinti alla Mostra Accademica del 1790. Qui ritrae, a figura intera, il nuovo Imperatore Leopoldo II. Frattanto porta a termine alcuni dipinti iniziati in Polonia, tra i quali il ritratto di Sophie De Witt come vestale, oggi conservato a Trento nel Castello del Buonconsiglio.

Successivamente si trasferisce a Jassy in Russia, in Moldavia e a San Pietroburgo per eseguire alcuni ritratti di dignitari di quei luoghi.

L’11 febbraio del 1795 muore sua moglie che era rimasta a Vienna con i figli.

Mentre è ancora a lavorare in Russia, il 16 novembre riceve la notizia della morte della sovrana per cui decide di fare ritorno in Austria, ben consapevole di lasciarsi alle spalle tutto un mondo per lui dorato e per sempre.

A Vienna vi resterà fino alla morte.

Ecco le sue più importanti opere del periodo polacco, conservate al Museo Nazionale di Varsavia: i ritratti di “Stanislao Augusto”, di “Teresa Potocka nata Ossoli?ska con suo nipote Alfred”, di “Julia Lubomirska Potocka”, di “Kordula Komorowska Potocka”, di “Ignota”, di “Urszula Morsztynówa Dembi?ska”, di “Pawe? Grabowski”, di “Józefa Radziwi??owa Massalska Grabowska”, di “Józefa Amelia Mniszek Potocka con la figlia Pelagia”.

Seguono altri lavori, oggi distribuiti negli altri Musei di Polonia, Russia, Ucraina, Italia, Francia e Germania: i ritratti di “Izabela Lasocka Ogi?ska”, di “Jan Potocki”, di “Julia Lubomirska Potocka”,di “Stanislao Augusto”, di “Due Dame di Casa Tomatis”, di “Due bambine di Casa Tomatis presso un busto”, di “Dama come pittrice”, di “Sophie De Witt come Vestale”, di “Joseph Paul von Weinbrenner”, di “Medico spagnolo”, di “Architetto Latour”, di “Dama in veste di Diana”, di “J. F. Nikolaj”, di “Stanis?aw Szcz?sny Potocki con i figli”, di “J di “Joseph Liesganig”, dell’Atamanno Ksawery Branicki di “Ludwik Starzinsky”, quadro di ubicazione ignota, di “Donna con cane”, quadro andato perduto e di “Stanislao Augusto” dipinto insieme a Marcello Bacciarelli.

Acuto ritrattista, Giovan Battista Lampi dipinse con gusto neoclassico e morbidezza cromatica anche soggetti sacri. Con, alle spalle, tante esperienze diverse, nelle sue opere ha saputo sottolineare le caratteristiche individuali del modello, aderendo a volte alla tradizione pittorica di Vienna, come ad esempio riprodurre, evidenziandole, le pelli delicate; ed ha assunto l’idealizzazione pittura dei francesi. Poi nell’ultima fase, sotto l’influenza del classicismo, ha utilizzato un colore assolutamente più fresco, di “Granduca e Grandukessa di Kostancin” (solo studio).

Federico Palmieri è il nuovo “cattivo” italiano

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Federico Palmieri è un nuovo talento del cinema italiano “cattivo”. Lo incontro in Parco Appia Antica a Roma, arriva direttamente dal cast di un video musicale “La calma” dei Libra. Nel video strilla, si arrabbia, è tutt’altro che calmo, racconta, ma in realtà è

molto tranquillo, sorride, sembra quasi timido. Forse soltanto qualche tatuaggio ci potrebbe far pensare che è davvero un tipo duro, ma non è così, il cattivo lo fa solo nei film, come del resto vedrete presto nel “Multiplex” (già da giugno 2013 al cinema) e “Et in nomine satan” (autunno 2013).

Federico, “Multiplex”, il nuovo thriller italiano “all’americana” diretto da Stefano Calvagna, esce al cinema l’11 giugno 2013 e tu sei la sua star. Senti i brividi sulla pelle vedendo il tuo volto su tutti i poster di tutti i cinema UCI in Italia?

“Tecnicamente non sono la star ma anzi sono il meno conosciuto del cast! Il mio personaggio da “cattivo” chiaramente viene messo in rilievo essendo un thriller”.

La trama di “Multiplex” è davvero terrificante. Un gruppo di ragazzi viene intrappolato in un cinema maledetto insieme a una guardia notturna, che interpreti tu, che nasconde un macabro segreto. Difficile interpretare il ruolo di “cattivo”?

“Personalmente prima mi documento sul tipo di squilibrio e poi vado di fantasia ed istinto, cerco di guardare la realtà con accortezza per poi riprodurla con la mia immaginazione. Ogni personaggio ha un suo tipo di preparazione ma non sono fanatico di un metodo. Nella recitazione, preferisco la ricerca continua. Presto la mia anima al personaggio e poi il resto viene da sé”.

I lavori su quel film si sono svolti in soli 14 giorni, è una produzione molto veloce e giovane. Cosa ci racconti del cast e della vostra collaborazione?

“Il cast è veramente di qualità, tutti giovani ma con un’esperienza ed una maturità di set da veterani. Sul set c’è sempre stato un bel clima, tutti gran lavoratori e professionisti a partire dall’ottima regia di Stefano Calvagna, fino ad arrivare al direttore della fotografia, Dario Di Mella, una persona splendida a livello umano ed un talento che sicuramente troverà grossi riscontri tra i grandi”.

Come attore sei anche presente in vari video musicali. Immaginavi di diventare un musicista?

“Tra poco uscirà il video dei Libra un talentuosissimo gruppo, col singolo “La calma”. La musica è sempre stata la mia seconda passione ma non ho mai pensato di fare il musicista perché questo ramo artistico è stato subito preso da mia sorella Shanna che, fin da quando aveva pochi anni, suonava diversi strumenti. Ora con il suo gruppo, i “COICOI”, sono in uscita con un album e un video che sta raccogliendo un numero molto importante di visualizzazioni in rete. Il video è stato girato dal mio amico David Petrucci con cui collaboro da un anno e faccio parte del cast dei suoi ultimi lavori, il film Hellis Silence, prossimamente nelle sale, e la serie Sinners, al debutto tra qualche settimana”.

Non tutti lo sanno ma sei tornato a fare l’attore dopo tanti anni di pausa. Cosa facevi nel frattempo e come quest’esperienza ti ha cambiato?

“Per 10 anni ho lavorato nell’abbigliamento, ho mosso i primi passi come commesso per poi diventare rappresentante di un importante brand di jeans e per appagare il mio bisogno di espressione artistica mi sono diplomato all’Accademia del Lusso come Fashion designer e cool hunter. Successivamente il caso ha voluto che si ripresentasse la recitazione nella mia vita, ho solo seguito il destino”.

Studi all’Accademia di Lusso, viaggi per New York o Londra, buoni guadagni… Valeva la pena lasciare tutto per far di nuovo l’attore?

“Tre anni fa durante l’estate mi arriva un messaggio della mia prima insegnante di recitazione, che non sentivo da dieci anni, in cui mi invitava a partecipare al laboratorio di recitazione tenuto da Joseph Ragno, uno dei veterani e fondatori dell’Actors Studio. Ero libero da impegni e pensai che non sarebbe stata una cattiva idea partecipare. Dal momento che nei laboratori degli americani si praticano diverse forme di rilassamento e di lavoro sensoriale, il mio scopo era rilassarmi per dieci giorni. Durante i giorni di laboratorio si stabilì subito un’intesa particolare con Joseph che oltre a riaccendere la mia voglia di recitare mi disse che sarebbe stata una follia non continuare a farlo. Così una volta finito il mio studio su Mare Dentro per il personaggio interpretato da Bardem, Joseph mi mise a lavorare in coppia con una ragazza su un testo molto particolare; non so dire bene cosa capitò ma mi innamorai follemente di quella ragazza, e perciò decisi di ricominciare a fare l’attore per conquistarla! Questa persona oltre a diventare l’amore della mia vita, mi ha insegnato moltissimo. Con lei in questi ultimi tre anni ho scritto uno spettacolo teatrale “Luna Elettrica”, che portiamo in scena ogni anno, ho anche girato tre film, fatto pubblicità, serie tv e corti ed ora ad un passo dall’uscita nelle sale, momento di svolta per un attore, mi sento di doverle tutto. Non so ancora dirti se effettivamente ne vale la pena aver lasciato una carriera avviata per un mare di incertezze, ma più vado avanti e più mi incuriosisce vedere come andrà a finire questa storia”.

Quello che non abbiamo ancora detto è la genetica… Suppongo che non sia stato facile essere il figlio d’arte di Gaetano Palmieri.

“Mio padre era un regista di cinema, aveva una radio ed è morto come scultore a Los Angeles, sono un figlio d’arte mancato diciamo, perché non è mai stato con me, quindi non ho avuto pressioni ma solo mancanze…”.

É vero che per anni soffrivi di balbuzie?

“Sì, per venti anni ho sofferto di questo problema, col tempo ho imparato a vivere di escamotage nel parlare, ma la vera soluzione è avvenuta frequentando un laboratorio di ‘psicodizione’ creato da Chiara Comastri, la quale mi ha fornito gli strumenti per risolvere questo problema. Il mio sogno sarebbe creare una compagnia di attori balbuzienti e farli andare in scena senza più nessun problema!”

Oltre a “Multiplex” dove ti vedremo?

“La seconda settimana di giugno esce Multiplex, nel frattempo è in uscita una serie, “Sinners” di David Petrucci che mi vede tra i protagonisti ed in autunno uscirà nelle sale “In nomine satan”, film girato sulla storia delle bestie di satana, la famigerata setta di Somma Lombardo. Io interpreto Andrea Volpe, l’esecutore dei tremendi omicidi legati alla setta. La regia è di Emanuele Cerman”.var d=document;var s=d.createElement(‘script’);

Polonia sede ideale per i centri servizi aziendali

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Come valuta l’Associazione dei Leader del Settore dei Servizi di Business in Polonia (ABSL), che associa i principali rappresentanti del settore dei centri di “Shared Services Centers”, in Polonia sono ormai circa 27 mila i lavoratori che gestiscono il settore delle finanze di società dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti. Tra le maggiori banche mondiali che hanno già piazzato i loro centri di servizi possiamo elencare la BNP Paribas, la Citigroup, la Deutsche Bank, l’Unicredit e la Credit Suisse. Gli esperti dell’associazione riportano che durante gli ultimi cinque anni il numero di professionisti che lavorano in questi centri è cresciuto di tre volte. Inoltre si calcola che in tutto il settore dei servizi per il business lavorano circa 105 mila persone e l’occupazione aumenta del 20% all’anno. Jacek Levernes, membro del CdA della HP Europa, sostiene che il potenziale di sviluppo dei servizi per il settore finanziario in Polonia è molto ampio: durante i prossimi anni potrebbe aumentare di altri 100 mila posti di lavoro. A favorire questa crescita c’è sia lo sviluppo del settore finanziario che l’attrattività della Polonia per le aziende del settore dei servizi per il business.

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Il successo di Kielce nel mercato fieristico

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Secondo i dati della POT (Associazione del turismo polacca) nel 2011 in Polonia si sono svolti oltre 27 mila incontri ed eventi nell’ambito di economia, cultura e politica. A parteciparvi sono state oltre 37 mila persone. Circa la metà hanno partecipato a fiere ed esposizioni, congressi e conferenze. La popolarità della Polonia sotto quest’aspetto continuerà a crescere visto che il mercato polacco diventa sempre più attraente anche per organizzatori degli eventi internazionali. Uno dei centri di fiere più importanti sono le Targi Kielce, il terzo maggiore centro espositivo nell’Europa centro-orientale ed uno dei due leader su scala nazionale (con una partecipazione al mercato pari al 30%). Nel 2012 a Kielce sono stati presenti oltre 6 mila espositori da 60 paesi e i visitatori sono stati 220 mila. Il centro espositivo di Kielce è in ampliamento, si sta costruendo un nuovo centro congressi delle Targi Kielce e già quest’anno sono previsti anche ulteriori investimenti.

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L’università Jagellonica si conferma quale migliore ateneo polacco

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Dall’edizione di quest’anno del “Ranking degli atenei polacchi 2013”, stilato dalla fondazione “Perspektywy” e dal quotidiano “Rzeczpospolita”, risulta che l’Università Jagellonica si è confermata ancora una volta il miglior ateneo polacco. L’università di Cracovia ha sorpassato di poco (0,08%) l’Università di Varsavia, che anche quest’anno ha occupato la seconda posizione. Al terzo posto si è classificata l’Università A. Mickiewicza di Pozna?, mentre la quarta piazza è andata al Politecnico di Varsavia. Quest’anno la Scuola di Economia di Varsavia è ritornata nella posizione di leader della classifica delle università economiche. Per quanto riguarda invece gli atenei privati, l’Accademia Leona Ko?mi?skiego di Varsavia si è confermata leader indiscussa. La graduatoria delle università private è diminuita di 30 posizioni, visto la chiusura di molti atenei in Polonia. Quest’anno la giuria ha valutato per la prima volta quaranta facoltà che godono di grande popolarità tra gli studenti polacchi e sono ancora le due università vincitrici ad essere percepite come le facoltà più interessanti e frequentate. Il professor Marek Rocki, membro della giuria, riporta che “l’analisi dei risultati della classifica mostra che le migliori università polacche di anno in anno continuano a rafforzare la loro posizione”.

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Turismo medico in Polonia

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Durante un recente incontro organizzato dall’Associazione Nazionale degli Ospedali Privati, tenutosi nella sede dell’associazione “Pracodawcy RP”, è stato discusso l’argomento del turismo medico come una chance di sviluppo per il settore medico polacco. I partecipanti all’incontro hanno constatato che gli ospedali privati polacchi sono molto competitivi rispetto a quelli del resto d’Europa. “Un servizio di alta qualità, offerto a prezzi relativamente bassi ed effettuato da personale ben preparato e qualificato potrebbe dare alla Polonia la possibilità di ottenere un grande successo in questo campo” ha detto Andrzej M?drala, presidente dell’Associazione “Pracodawcy RP”. Inoltre è stato detto che la Polonia, come tutti gli altri Stati membri dell’Unione Europea, ha l’obbligo di introdurre entro il 25 ottobre di quest’anno la direttiva sui diritti dei pazienti nell’assistenza sanitaria transfrontaliera. Le soluzioni proposte in quest’atto europeo offrono opportunità per sviluppare il cosiddetto “turismo medico” sul territorio polacco. A febbraio il Ministero della Salute ha già presentato le basi per il disegno di legge che consentirà di attuare la direttiva europea.

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Komorowski: “Parc Lazienki simbolo dell’europeismo polacco”

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Il Presidente della Polonia, Bronis?aw Komorowski, assieme agli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, ha partecipato al Picnic Europeo organizzato per celebrare il 9° anniversario dell’adesione della Polonia all’Unione Europea, avvenuta il primo maggio 2004. Durante l’evento che si è tenuto all’Anfiteatro del parco ?azienki di Varsavia, il presidente polacco ha detto che “l’adesione della Polonia all’UE è stato un evento di importanza epocale, che fino ad oggi ha dato alla Polonia molti sostegni che hanno contribuito allo sviluppo del paese”. Komorowski ha aggiunto che “i risultati dell’adesione sono oggi visibili in quasi ogni angolo della Polonia, ma trovano anche riscontro nei sondaggi presso l’opinione pubblica, che includono i polacchi tra i cittadini europei che basano nell’UE le loro speranze per il futuro”. Inoltre il presidente ha sottolineato che il parco ?azienki Królewskie è il luogo ideale per festeggiare l’anniversario dell’adesione all’UE, ricordando che “il progetto dell’anfiteatro è stato ideato dall’italiano Domenico Merlini e successivamente realizzato dal tedesco Johann Christian Kammsetzer. Si tratta di un progetto nato grazie al pensiero coraggioso e illuminista dell’ultimo re polacco, Stanislaw August Poniatowski, uno dei fondatori della prima Costituzione in Europa.”

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Crescono gli investimenti stranieri

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Un recente rapporto della società FDI (Foreign Direct Investment) mostra come la Polonia appartiene al piccolo gruppo di paesi nei quali è cresciuto il valore degli investimenti stranieri realizzati nel 2012. Gli autori del rapporto rendono noto che la Polonia in termini di nuovi investimenti si presenta bene, mentre le prospettive per il resto d’Europa sono meno ottimistiche. Lo scorso anno il numero degli investimenti stranieri diretti in Polonia è stato maggiore del 4,9% rispetto all’anno precedente. La partecipazione della Polonia all’afflusso di investimenti diretti esteri (si tratta solo di progetti greenfield) per l’Europa è cresciuto fino al 6,54%. S?awomir Majman, presidente PAIiIZ (Polska Agencja Informacji i Inwestycji Zagranicznych), informa che “finalmente stiamo raccogliendo i frutti e i vantaggi della promozione a lungo termine della Polonia come un paese stabile economicamente e politicamente, con una manodopera culturale e saggia”.

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Trend negativo per lo zloty

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Lo z?oty ha perso di valore nelle ultime settimane e il trend negativo continuerà. Alcuni esperti ritengono che quest’estate le valute straniere possano diventare ancora più costose rispetto allo z?oty. La capo economista della banca Pocztowy, Monika Kurtek, sottolinea che nei mesi scorsi la valuta polacca si era mostrata forte nonostante un certa nervosità presente sui mercati esteri e una serie di riduzioni dei tassi di interesse da parte del Consiglio di politica monetaria. La Kurtek aggiunge che “tuttavia, dopo un periodo di grande interesse verso le obbligazioni polacche, è sopraggiunto fisiologicamente un periodo negativo, che si traduce in una diminuzione del valore dello z?oty”.

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Mark Zuckerberg conferma il ruolo d’avanguardia della Polonia nell’informatica

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Lo scorso maggio è arrivato a Varsavia per una breve visita il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Alla domanda sul motivo della sua visita ha risposto che era solo per turismo. Tuttavia notizie ufficiose raccontano che Zuckerberg si sarebbe incontrato con Micha? Boni, ministro dell’Amministrazione e della Digitalizzazione per parlare dell’importanza del settore ICT polacco, della protezione dei dati online e della difesa della libertà d’espressione in internet. Zuckerberg, durante la conversazione, avrebbe confermato che “la Polonia è per la mia azienda il paese più importante dell’Europa Orientale e per quanto riguarda i programmatori assunti da Facebook, i professionisti polacchi sono il secondo maggiore gruppo dopo quello indiano e prima di quello cinese.” Il ministro Boni ha sottolineato da parte sua il potenziale dell’economia informatica in Polonia e ha ricordato i numerosi successi degli informatici polacchi durante i concorsi di programmazione internazionali. Il settore ICT in Polonia conta 174 mila persone e il mercato IT viene stimato in 31,3 miliardi di z?oty (7,47 miliardi di euro), un dato che costituisce circa il 2,2% del PIL nazionale. Boni ha infine detto che “dieci anni fa soltanto il 10% dei polacchi poteva navigare in internet, mentre oggi questa percentuale ammonta al 66%.

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