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Kupię, sprzedam, wypożyczę

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Jakub Swietochoski

Okres wakacji wszystkim kojarzy się z plażą, błękitnym niebem i niczym nie zmąconym spokojem wśród rodziny czy najbliższych przyjaciół. Nawet piłkarze mogli udać się na zasłużone, długo wyczekiwane wakacje, jednak dla dyrektorów sportowych i działaczy klubów piłkarskich zaczął się najbardziej burzliwy okres, czyli letnie okno transferowe przed sezonem 2013/2014.

Juventus w końcu naostrzył zęby.

Po zdobyciu mistrzostwa w sezonie 2011/12 wiele osób było ciekawych jak spisze się mistrz Włoch w nadchodzącej edycji Ligi Mistrzów. Mecze w fazie grupowej, jak i te w pucharowej obnażyły jedną, lecz bardzo poważną wadę w funkcjonowaniu drużyny Antonio Conte, czyli brak siły ofensywnej w postaci skutecznych napastników. Na szczęście, włodarze klubu wyciągnęli wnioski i zimą 2012 roku podpisali kontrakt z Fernando Llorente, który dołączył do Juventusu na zasadzie wolnego transferu latem 2013. Kolejnym, bardzo ważnym wzmocnieniem wydaje się Carlos Tevez, zakupiony przez „Starą Damę” za 9 milionów euro z Manchesteru City. Postanowiono zadbać również o piłkarzy już występujących w klubie, przedłużając kontrakt z Arturo Vidalem, który obok Pirlo jest podstawowym zawodnikiem środka pola w taktyce Conte. Juventus po raz kolejny zdobył mistrzostwo Włoch i z odświeżoną linią ofensywną na pewno będzie bił się o najwyższe cele na arenie międzynarodowej.

Napoli łata dziurę po Cavanim.

Niekwestionowanym hitem transferowym tego lata były przenosiny Edinsona Cavaniego z SSC Napoli do Paris Saint-Germain za bagatela 64,5 miliona euro. Mogłoby się wydawać, że klub po takim transferze spożytkuje pieniądze na uregulowanie jakichś braków finansowych, czy zainwestuje w szkółki młodzieżowe, jednak nic z tych rzeczy! Klub z południa Włoch nie próżnuje i sprowadza graczy najwyższej klasy chcąc pokazać, że Neapol, to nowa siła w Serie A. Najlepszym przykładem będzie zakup aż trzech piłkarzy Realu Madryt: Gonzalo Higuaina za 37 milionów, Jose Callejona za 9,5 miliona oraz Raula Albiola za 12 milionów. Sprowadzono również obiecujący talent z PSV Eindhoven, czyli Driesa Mertensa, który w barwach mistrza Holandii rozegrał 62 spotkania i strzelił 37 bramek. Po przejściu wspomnianego wcześniej Cavaniego do PSG wszyscy z miejsca skreślili zespół Napoli, jednak ruchy transferowe pokazują, że w nadchodzącym sezonie będzie głośno o zespole z południa Włoch nie tylko na rodzimym podwórku, ale również usłyszy o nim cała piłkarska Europa.

Babsk 3 settembre 1989: morte di un “libero” calciatore

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 Polonia, fine anni Ottanta, tramonto dell’egemonia sovietica, in una strada di campagna si consuma un tragico incidente stradale in cui muoiono tre persone, tra questi c’è un grande campione.

Parliamo di Gaetano Scirea,  ex giocatore della Juventus e pilastro della Nazionale Italiana.

Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, intraprese la carriera di allenatore in seconda dell’amico e compagno di squadra Dino Zoff.

Ripercorrere la straordinaria carriera del giocatore, può essere cosa ovvia e scontata, ai tanti appassionati del calcio, e non voglio certamente farlo.

I giorni scorrono inesorabili, così come gli anni. È passato diverso tempo dal quel giorno, a volte certe situazioni rimangono impresse nella memoria, nella testa. E forse il mio entusiasmo per il calcio è scemato anche da quell’episodio.

Ero un “sfegatato”  tifoso juventino, ogni partita, allora si giocava esclusivamente la domenica, era una “battaglia” con sfottò e battute salaci, con i  miei numerosi fratelli e amici, rivali sportivi.

L’incidente automobilistico è ahinoi un evento frequente nella nostra società.

Ma a volte un incidente è diverso e per me quello occorso a Scirea lo fu. Un giocatore e un uomo che ha dato tante gioie e soddisfazioni, seppur effimere è vero, con lui c’era un piacere per il calcio come gioco che poi tanto “gioco” non è, e per lui non lo fu visto che la sua carriera si concluse in queste assurda maniera, un terribile incidente, in cui perse la vita.

Babsk era un piccolo paese di campagna, in Polonia, lontano da noi, e lontano da me, e chissà perchè un giorno questo paese mi è diventato familiare. 16  anni dopo quel tragico fatto, sono venuto a viverci in pianta stabile.

Babsk: una frazione, una strada, una chiesa, un fiume, la vita si consuma dietro tanti

sogni, tante speranze, ma in questo luogo il destino ha portato via per sempre Gaetano Scirea.

Babsk è al confine di  due voivodati, nel cuore della Polonia, con neppure 700 abitanti. Una domenica pomeriggio di inizio settembre, questo dimenticato paese sale improvvisamente agli onori della cronaca internazionale per l’incidente mortale occorso a Gaetano Scirea indimenticato Campione del Mondo e capitano della Juventus.

Chissà quanti oggi a Babsk si ricordano di questo fatto.

Ma la memoria di Gaetano Scirea è viva. Sono sorte diverse iniziative a carattere benefico, e gli sono state dedicate vie, stadio, curve.

Ha lasciato tanto, anche per chi non era tifoso della Juventus, il grande giornalista Gianni Brera lo ricordò cosi: “Il povero Scirea era dolce e composto, di una moderazione tipica del grande artista. Non era difensore irresistibile né arcigno, era buono, ma completava il repertorio con sortite di esemplare tempestività, a volte erigendosi addirittura a match winner».”

Il 3 settembre 1989, Gaetano Scirea, l’interprete Barbara Januszkiewicz, l’autista Henryk Paj?k, perirono.

 

A breve nei cinema: “La leggenda di Kaspar Hauser”

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Magdalena Radziszewska

Il 4 ottobre ci sarà la prima di “Leggenda di Kaspar Hauser”, il film con la regia di Davide Manuli. L’improvviso arrivo del misterioso personaggio di Kaspar Hauser nel XIX secolo a Norimberga resta un mistero fino ad oggi.

Il protagonista, vestito con una tuta e con le cuffie, appare su una spiaggia quasi deserta, sull’isola “X”, nel mare “Y” nell’anno “0”. Lo sceriffo (in questo ruolo Vincent Gallo) che nello stesso tempo fa anche il DJ, riconosce in Kaspar un Messia. La duchessa che governa quella piccola società, avverte il pericolo portato dal parte del ragazzino biondo e manda contro lui un criminale affinché risolva “il problema” di Kaspar.

“La leggenda di Kaspar Hauser” è un techno-wester, pieno di musica del francese virtuoso d’elettronica, DJ Vitalic. Nel cast vedremo Vincent Gallo, Claudia Gerini e Silvia Calderoni. Il film ha ricevuto molti premi, tra cui quello dell’Internazionale Festival dei Film a Rotterdam, ed ha vinto nella categoria “Il migliore film sperimentale” nell’Arizona Underground nel 2012, e poi ancora ha ottenuto una speciale menzione d’onore dalla Giuria sull’Internazionale Festival di Film a Ginevra nell’anno scorso ed anche quest’anno ha ricevuto il premio della Giuria del Film Festival a San Francisco.

“La leggenda di Kaspar Hauser” verrà presentato il 4 ottobre sugli schermi delle maggiori città polacche: Varsavia, Cracovia, Katowice, Danzica, Pozna? e Breslavia. Per ottenere maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito: www.spectator.com.pl ed anche la pagina del film su FB : https://www.facebook.com/events/589260521137204/.

 

“Gazzetta Italia” diventa oggetto di una tesi di laurea

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La storia della creazione della tesi di laurea intitolata “La stampa bilingue sull’esempio del mensile  Gazzetta Italia – studi monografici” è frutto del mio interesse verso le pubblicazioni periodiche in due versioni linguistiche.

Al termine di una sua lezione, il direttore della facoltà di Italianistica dell’Università di Stettino,  Angelo Rella, mi ha regalato una copia di una rivista polacco-italiana che ha immediatamente attirato il mio interesse per via del suo interessante formato. Il giorno dopo ho deciso che avrei spiegato il fenomeno di questo periodico nella mia tesi di laurea per terminare la prima tappa dei miei studi nella facoltà di giornalismo e comunicazione sociale. Per raggiungere questo scopo ho studiato per diversi mesi i materiali relativi alle gazzette bilingue, i numeri d’archivio di “Gazzetta Italia” e i filmati presenti sul canale YouTube del mensile. De facto questo tempo mi è stato utile per prepararmi all’incontro con i vertici di Comunicazione Polska, che si è svolto il 10 aprile di quest’anno a Varsavia, nella sede della redazione. Alessandro Vanzi e Enrico Buscema (che insieme a Sebastiano Giorgi sono i tre soci titolari di Gazzetta Italia) mi hanno dato la massima libertà per la consultazione di tutti i numeri di GI, raccontandomi dell’attività di  Comunicazione Polska e degli esordi del nuovo mensile sul mercato polacco della stampa. Anche i giornalisti e le traduttrici che lavorano all’interno della redazione della “Gazzetta Italia” hanno espresso la loro disponibilità ad aiutarmi. Grazie a loro ho chiarito tutti i miei dubbi via mail in tempo quasi reale. Nel momento in cui la mia tesi era pronta per la stampa mi sono incontrato ancora una volta con Enrico Buscema per dissipare gli ultimi dubbi.

Ho scritto la mia tesi sotto la supervisione del signor Ireneusz Sokalski – il fondatore della Radio AS di Stettino e poi lo scorso 4 luglio l’ho discussa ricevendo il massimo dei voti. Nella sua valutazione la professoressa Ewa Pajewska mi ha consigliato di continuare la mia ricerca sull’argomento che fino ad oggi non è stato approfondito da molti. Nonostante alcune piccole imperfezioni, il mio lavoro è stato considerato come interessante e ispirante per le future ricerche. Durante la discussione ho risposto a delle domande legate alla stampa bilingue in Polonia e ai criteri della tipologia della stampa.

La mia tesi è composta da due capitoli: nel primo ho raccontato la storia della stampa bilingue pubblicata in Polonia. Successivamente ho presentato la storia del periodico esaminato e l’attività della Comunicazione Polska. Ho inoltre elencato i punti di distribuzione della gazzetta in Polonia e i membri della redazione. In questo capitolo ho descritto anche i profili professionistici delle persone che hanno collaborato con “Gazzetta Italia”. Nel secondo capitolo ho presentato i cambiamenti nella nel format della pubblicazione esaminando tutti i numeri, ponendo una particolare attenzione al numero “0” della gazzetta. Ho anche analizzato alcuni numeri in termini di qualità e quantità di articoli. Un lettore attento potrà saperne di più leggendo dei grafici dettagliati. All’inizio ho scritto un’introduzione della tesi, mentre alla fine si trova una parte in cui vengono presentate le prospettive per il futuro di questo mensile italo-polacco  che si occupa di cultura, società e economia. A causa della mancanza delle pubblicazioni su questo campo, una buona parte della bibliografia proviene da internet.

Nel momento della presentazione della mia tesi di laurea, “Gazzetta Italia” aveva già una propria radio ed era distribuita presso le librerie Empik. Lo sviluppo di queste attività mi permetterà in futuro di esaminare la gazzetta ancora una volta. Dal momento che questo mensile non è monitorizzato dall’ente Polskie Badania Czytelnictwa i Zwi?zek Kontroli Dystrybucji Prasy, i dati provenienti dalla pubblicazione della mia tesi potranno essere d’aiuto per preparare altro materiale sull’argomento e magari aiutare i redattori a riflettere su possibili migliorie da apportare alla gazzetta.

La tesi come fonte per nuove ricerche è accessibile nell’archivio dell’Università di Stettino mentre un esemplare è stato regalato alla redazione. Essa non sarebbe stata mai scritta senza la gentilezza di alcune persone che ringrazio tantissimo per il tempo che mi hanno dedicato, per la loro pazienza e i loro preziosi suggerimenti.

SINNERS, WHICH ONE IS YOU? – pierwszy serial Davida Petrucci zainspirowany Bosk? Komedi? jest ju? w sieci

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„Sinners, Which one is you?” to pierwszy serial internetowy zainspirowany Bosk? Komedi? Dantego, stworzony przez Davida Petrucciego, m?odego rzymskiego re?ysera znanego z produkcji licznych teledysków, filmów krótkometra?owych i filmów Canepazzo (2011), Hellis Silence (2013) oraz Night to night (2014). Ka?dy odcinek nakr?cony zosta? w innym stylu i j?zyku i opowiada historie postaci zach?conych do grzeszenia przez si?y nieczyste. Jedynym wyj?ciem dla grzeszników jest… znoszenie kar rodem z dantejskiego Piek?a. „Sinners. Which one is you?” – opowiada re?yser – „to dla mnie wielkie wyzwanie. Ci??ko jest wywo?a? mocne emocje w ci?gu zaledwie pi?ciu minut. Stopniowo jak schodzimy w g??b Piek?a, kara za grzechy staje si? bardziej okrutna, co przenosi nas w wymiar oniryczny i magiczny. Ka?dy grzech jest ukazany w inny sposób i w krótkim czasie, co pozwoli?o mi na stworzenie fantastycznych scen, trudnych do zlepienia w jeden d?ugometra?owy film”. Na razie przewidujemy sze?? pi?ciominutowych odcinków, które b?d? online na moim kanale youtube: http://www.youtube.com/davidpetruccifilms. Trzeci odcinek zatytu?owany „?ar?ocy” rozgrywa si? w Polsce. Mi?ego ogl?dania i … uwa?ajcie na demony!

Jak zrodzi? si? pomys? na serial?

„Któ? si? nie rozmarzy? czytaj?c pie?ni Piek?a Dantego Alighieri? Pewnego dnia surfuj?c po Internecie zda?em sobie spraw?, ?e jeszcze nikt nie wpad? na pomys?, by zaadaptowa? to ?redniowieczne dzie?o do dzisiejszej formy filmu „fiction”. By?o to ambitne wyzwanie, któremu ja i mój team stawili?my czo?a z najwi?ksz? pokor?. W „Sinners. Which one is you?” koncentruj? si? na pojedynczym grzeszniku i karze przedstawionej zgodnie z dantejska wizj?. W zaledwie pi?ciu minutach staramy si? opisa? wi?cej historii.  Grzesznicy wracaj? w ró?nych odcinkach pod ró?nymi postaciami, co wzbogaca ca?o?ciowy obraz o dodatkowy metaforyczny sens”.

To mi?dzynarodowy serial. Ka?dy odcinek rozgrywa si? w innym kraju i j?zyku. Jaki grzech dotyka W?ochów?

„Tak jak autorzy Twin Peaks, zdecydowali?my si? na kr?cenie ka?dego z odcinków zaraz po tym poprzedzaj?cym. W ten sposób testujemy nasz? publiczno?? i mo?emy sobie pozwoli? na zaostrzenie stylu, podtrzymuj?c ten sam wielki entuzjazm. J?zyk w?oski na razie zosta? u?yty tylko do komentarzy zamykaj?cych ka?d? cz???. Pod tym charyzmatycznym w?oskim g?osem kryje si? Pino Insegno”.

By nakr?ci? pewne sceny musieli?cie skorzysta? z efektów specjalnych.

“Tak. Efekty specjalne to kolejna rzecz, która sk?oni?a mnie do nakr?cenia tego serialu. W poprzednich filmach nie uda?o mi si? ich wykorzysta?. Lubi? dobre kino, cho? ostatnio poci?ga mnie ‘kino, które pozwala marzy?’. Digilie Studio i Diego Arciero s? moimi starymi wspó?pracownikami i równie? oni zdecydowali si? podj?? wyzwanie nakr?cenia tego serialu”.

Kim s? twoi aktorzy?

„Prawie wszyscy aktorzy, których zobaczycie w serialu, brali udzia? w moich poprzednich filmach. Nie mia?em potrzeby wprowadzania znanych nazwisk. Wola?em da? szans? nowym aktorom, którzy wed?ug mnie zas?uguj? na sukces. The Sinners wychodzi poza ramy typowego w?oskiego serialu. Pierwszy epizod zatytu?owany „Indolent” (Leniwy) z Federico Palmierim, Andre? Togan i Mariusem Bizau powsta? w j?zyku rumu?skim. Po nim nastepuj? odcinki w j?zyku hiszpa?skim, francuskim, angielskim, niemieckim i polskim”.

Czym zaskoczysz w?osk? publiczno?? po The Sinners? Przygotowujesz co? dla telewizji lub kina?

„Czekam na wa?ne odpowiedzi dotycz?ce nowych filmów, wychodz?cych w tym miesi?cu. W sierpniu wyszed? na skale ?wiatow? mój pierwszy niezale?ny film Canepazzo (2012), do którego scenariusz napisa? Igor Maltagliati, wyprodukowany przez Eagle Pictures Home Video. W tym momencie dokonuj? post produkcji Hellis Silence z Maxem Amato. Jest to historia ‘noir-spy’ nakr?cona w Rumunii podczas burzy. Podczas, gdy we W?oszech wszystko idzie wolno, ?wiat wirtualny daje mi wiele satysfakcji. Nie wukluczam dystrybucji cyfrowej tego filmu. To jest przysz?o??”.

Europejskie tournee z okazji dwusetnej rocznicy narodzin Giuseppe Verdiego

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W?oska Narodowa Orkiestra Konserwatriów Muzycznych pod batut? Antonina Foglianiego wyst?pi w Krakowie i Warszawie. G?ówni organizatorzy tego wydarzenia to: Ministerstwo Spraw Zagranicznych, Ministerstwo Edukacji, Konserwatorium Muzyczne im. Tartiniego w Trie?cie oraz Konserwatorium Muzyczne im. Caselli w l’Aquila.

Narodowa Orkiestra Konserwatoriów Muzycznych zosta?a utworzona w 2008 r. z inicjatywy Generalnej Dyrekcji ds. Szkolnictwa Artystycznego, Muzycznego i Ta?ca, Ministerstwa Edukacji, Szkolnictwa Wy?szego i Bada? Naukowych, a jej za?o?ycielami s? w?oskie Konserwatoria Muzyczne.

W jej sk?ad wchodz? najlepsi studenci kszta?c?cy si? w konserwatoriach muzycznych, którym przynale?no?? do tej?e orkiestry daje niepowtarzaln? szans? na wyspecjalizowanie i zbli?enie si? do doskona?o?ci artystycznej.

Narodowa Orkiestra Konserwatoriów Muzycznych stanowi rodzaj portretu W?och, ?ywych pod wzgl?dem kulturalnym, twórczych, nakierowanych na przysz?o?? oraz uznawanych na ca?ym ?wiecie za ojczyzn? nieoszacowanego dziedzictwa artystycznego i muzycznego.

Orkiestra zadebiutowa?a w 2008 r. w Ko?ciele Naj?wi?tszej Marii Panny Matki Zbawiciela w Rzymie Koncertem Bo?onarodzeniowym pod batut? José Collaudo, z udzia?em sopranistki Montserrat Caballé. W 2009 r. orkiestra kontynuuje swoj? dzia?alno?? w Auditorium Parco della Musica w Rzymie, we wspó?pracy z  Akademi? Muzyczn? ?w. Cecylii, w czasie wiosennej sesji “Opera Studio” 2009; w Teatrze Greckim w Taorminie trzykrotnie prezentuje “Aid?”, w Pa?acu Venaria Reale nieopodal Turynu oraz w  Auli Paw?a VI w Watykanie trzykro? wykonuje koncerty symfoniczne.

W L’Aquila w czerwcu 2010 r., w ramach Festiwalu Muzyki Romantycznej “Suona Francese”, orkiestra dyrygowana przez Fabiena Gabela zagra?a koncert muzyki Luigiego Cherubiniego oraz Hectora Berlioza. W pa?dzierniku, w Teatrze im. Verdiego w Brindisi, orkiestra pod batut? Xu Zhonga wykona?a nagrodzony gromkimi brawami koncert muzyki z repertuaru Ravela i  Musorgskiego/Ravela. W marcu 2011 r. orkiestra pod dyrygentur? Piera Bellugiego odegra?a koncert muzyki Berlioza, Ravela i Griega w Ko?ciele ?w. Jakuba Starszego w Bolonii. Nast?pnie w ramach Mi?dzynarodowego Festiwalu w  Roccella Jonica Narodowa Orkiestra Konserwatoriów Muzycznych pod dyrygentur? Nicoli Piovaniego wykona?a koncert, na który z?o?y?y si? jego w?asne kompozycje. 10 wrze?nia w Operze Comique w Pary?u orkiestra dyrygowana przez Franco Piersantiego wykona?a utwory Piersantiego i Piovaniego w czasie spektaklu re?yserowanego przez Nanniego Morettiego, wystawionego ponownie w Auditorium Parco della Musica w Rzymie w pa?dzierniku oraz w Bolonii w marcu nast?pnego roku.

We wrze?niu 2011 r. i 2012 r. orkiestra wzi??a udzia? w uroczystej inauguracji roku szkolnego graj?c pod dyrygentur? Leonarda De Amicis, w obecno?ci prezydenta Republiki W?oskiej Giorgio Napolitano. Mi?dzy 18 pa?dziernika a 2 listopada 2011 r. orkiestra odby?a tournee po Chinach i Korei Po?udniowej. W czasie koncertów zosta?y wykonane utwory z repertuaru Ravela, Respighiego, Musorgskiego/Ravela, Mao Yuan i Tieshan Liu, a orkiestr? dyrygowa? Xu Zhong.

W lutym 2012 r. w Auditorium Parco della Musica w Rzymie orkiestra pod batut? Fabia Mastrangelo wykona?a koncert sk?adaj?cy si? z utworów Mameliego, Mozarta, Beethovena, Mendelssohna. W lipcu tego samego roku, w ramach Festiwalu Muzyki Belliniego, orkiestra dwa razy wykona?a “Norm?” oraz koncert symfoniczny w Teatrze Greckim w Taorminie; w Termach Karakalli w Rzymie odby? si? koncert, w czasie którego orkiestra dyrygowana przez Leonarda De Amicis odegra?a utwory Riccardo Cocciante; w Villa Giulia w Rzymie odby? si? koncert symfoniczny pod dyrygentur? Bruno Aprea, w czasie którego orkiestra wykona?a dzie?a Ludwiga van Beethovena i Piotra Iljicza Czajkowskiego. 15 wrze?nia w L’Aquila, w ramach Festiwalu “Musica Futura”, orkiestra prowadzona przez Francesca Ivana Ciampa zagra?a koncert muzyki Beethovena.

W 2013 r. ?e?ski Ansambl Smyczkowy orkiestry, pod dyrygentur? Laury Simionato, zagra? w obecno?ci prezydenta Republiki W?oskiej Giorgio Napolitano. Pod koniec sierpnia odby? si? koncert sekcji smyczkowej w ramach 63. edycji festiwalu Sagra Musicale Malatestiana w Rimini.

Daty koncertów w Polsce:

Kraków, Sala Koncertowa Akademii Muzycznej, czwartek 12 wrze?nia 2013 r., g. 19. Wst?p wolny, do wyczerpania miejsc.

Warszawa, Teatr Polski, sobota 14 wrze?nia 2013 r., g. 19.00. Bilety b?dzie mozna zakupi? w kasie teatru.

Instagram, ovvero: “Urrà sono un fotografo!”

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Magdalena Radziszewska

 Click! Perfetto, abbiamo una bella foto, adesso solo un piccolo ritaglio, un po’ di filtro, questa volta che sia p.es.X-PRO II, cornice, sottolineatura della nitidezza dei contorni, una decina di tag e “condividi”. Voilà! Ora tutta la gente su Instagram e gli amici su FB possono vedere la mia bellissima foto e apprezzare il mio talento di livello professionale. È una procedura ripetuta ogni giorno da qualche decina di milioni di persone in tutto il mondo. Come sono stati sorpresi miei amici avendo notato che dopo l’acquisto di un nuovo cellulare, Android, non usavo Instagram! Visto il loro stupore (quasi sdegno)  ho deciso di approfondire il mio sapere su questa famosissima applicazione.

Instagram è un servizio di social network, collegato all’applicazione con lo stesso nome (disponibile per i dispositivi che supportano iOS o Android). Instagram permette agli utenti di scattare le foto, applicare filtri e condividerle su numerosi servizi di social network. Il suo carattere specifico è la presentazione delle foto in forma quadrata, esattamente come le macchine fotografiche a marchio Kodak di serie Instamatic ed anche le Polaroid (la maggior parte di macchine fotografiche e dispositivi mobili che dispongono della funzione “foto” usa la proporzione d’immagine  4:3).

L’applicazione offre un vasto ventaglio di funzioni con l’aiuto delle quali possiamo modificare la foto da noi scattata come se usassimo un professionale programma grafico. Instagram offre diversi filtri, grazie a cui si può cambiare significativamente il carattere della foto scattata e farle presentarsi in un modo totalmente nuovo.

Visti tutti i vantaggi di Instagram non ci si dovrebbe meravigliare dell’onnipresenza dell’applicazione. È una soluzione perfetta per ogni amante di fotografia.

Il fenomeno Instagram che accomuna milioni di persone è arrivato ad una rilevanza mondiale! Gli utenti più esperti dell’applicazione condividono ogni giorno anche qualche decina di fotografie. Gli utenti tendono ad avere il gruppo più grande possibile dei loro “osservatori” e la stessa foto dovrebbe ottenere il più possibile dei “mi piace”. A questo scopo sotto ogni fotografia si possono aggiungere i cosiddetti hashtag, cioè parole precedute da un cancelletto (#), di solito in inglese, collegate in qualsiasi modo con la tematica della foto. Per esempio sotto la foto di vacanze potremmo mettere :  #I #Love #Summer #YOLO* #sea #sun #beach #holidays… Ed i più “bravi” possono aggiungere anche oltre dieci tag, cosicchè quelli che cercano le foto su Instagram con una parola chiave possano trovare proprio la loro foto più velocemente e ovviamente mettere sotto un “mi piace”.

Dalle mie osservazioni risulta che un oggetto estremamente interessante da fotografare è il cibo. Un’altra curiosità sono i fotogrammi, guardando le foto su Instagram molto raramente si può trovare una foto di un gruppo di persone, o almeno una persona, in piena forma. Dominano le foto di piedi, mani, occhi, unghie su uno sfondo attraente. Forse questo fa sì che la foto sembri un po’ più…artistica?

I maligni affermano che Instagram annovera tra i suoi amanti soprattutto fotografi mancati e quelli senza talento che si credono profesionisti.

Infatti, una valanga di foto con il contenuto di un  piatto, di piedi sullo sfondo del mare o di unghie con un colore nuovo di smalto può meravigliare. Ma la verità è che usare questa applicazione può essere un buon divertimento. Interessante è che grazie a essa si possono vedere le foto aggiunte da stelle del cinema e cantanti, ovvero dai nostri idoli. Sono delle foto scattate da loro stessi, che svelano segreti della loro vita privata. Per alcuni questo è un dettaglio abbastanza attraente.

Inoltre, dopo aver usato tutte le funzioni offerte dall’applicazione ogni foto sembra più bella, più marcata, con colori vivaci… semplicemente più artistica.

Come un altro “giocattolo” sul cellulare che mostra il mondo che ci circonda in colori più belli, oppure come un modo di autopromozione, Instagram diventa sempre più popolare di giorno in giorno.

*Yolo- Acronimo dalla locuzione inglese You Only Live Once che significa Si vive solo una volta. Molto spesso usato come un hashtag su twitter o altri servizi di social nerwork per far notare un avvenimento emozionante o come un pretesto di comportarsi in modo irresponsabile. Bardzo cz?sto u?ywany jako hashtag na Twitterze, lub innych portalach spo?eczno?ciowych,  do zwrócenia uwagi na emocjonuj?ce zdarzenia lub jako wymówka do zachowywania si? w sposób nieodpowiedzialny.

 

Il traduttore: l’insostituibile artigiano della parola

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In occasione della Giornata Mondiale della Traduzione che si celebra nel mondo dal 1953 ogni 30 settembre, per l’anniversario della morte di san Girolamo, vorrei parlarvi di questa festività e del profilo professionale del traduttore.

San Girolamo, che viene considerato il santo patrono dei traduttori, fu uno scrittore e teologo romano, nonché padre e dottore della Chiesa. Il suo nome è presente nella memoria collettiva grazie alla lunga e difficile traduzione della Bibbia, che il santo ha effettuato dal greco e dall’ebraico in lingua latina. Egli era famoso per il suo approccio, per cui fu aspramente criticato, di non rendere “la parola con la parola, ma il senso con il senso”. La preparazione letteraria e la vasta erudizione consentirono a Girolamo la revisione e la traduzione di molti testi biblici, un lavoro che è diventato una preziosa eredità per la Chiesa latina e per la cultura occidentale. Sulla base dei testi originali in greco e in ebraico e grazie al confronto con le precedenti versioni, egli attuò la revisione dei quattro Vangeli in lingua latina, poi del Salterio e di gran parte dell’Antico Testamento.

Pur avendo un patrono così importante, oggi è evidente che la Giornata mondiale dei traduttori risulta meno conosciuta rispetto, ad esempio, alla Giornata mondiale del gatto, del bacio o di altre simili amenità. In questo giorno migliaia di traduttori, da quelli freelance a quelli che lavorano da casa, dai traduttori per diletto ai professionisti che lavorano nelle grandi compagnie, si scambiano gli auguri tra di loro, ricordandosi probabilmente di quel teschio che appare accanto all’iconografia del santo che è una fedele rappresentazione delle grandi fatiche di questo mestiere.

In quest’occasione vorrei ricordare ai lettori che noi traduttori siamo in mezzo a voi, vi facciamo virtualmente compagnia quando ad esempio state sdraiati su una spiaggia leggendo l’ultimo romanzo di J.K. Rowling, quando leggete le istruzioni su come utilizzare un frullatore nuovo o quando leggete il foglio illustrativo di un farmaco. Molto spesso traduciamo attentamente i termini e le condizioni di numerosissimi contratti, per garantirvi la massima chiarezza e protezione (sì, traduciamo anche quelle clausole scritte con un carattere molto piccolo). Grazie al nostro lavoro potrete ridere durante le proiezioni dei film al cinema, ripetendo magari all’uscita quelle battute che vi hanno particolarmente divertito. Si tratta indubbiamente di un mestiere importante, da sempre molto amato, ma nel quale non è facile emergere. Oltre all’amore per la lettura e la conoscenza perfetta di una lingua, per fare strada in questo campo è necessario avere intraprendenza e inventiva.

Come si diventa traduttori letterari? Innanzitutto bisogna saper comprendere a fondo il testo e amare la lettura; serve inoltre avere una buona capacità di scrittura. La conoscenza approfondita della lingua dalla quale si traduce è ovviamente fondamentale ed è superfluo ricordare che bisogna  conoscere altrettanto alla perfezione l’idioma in cui si traduce. Bisogna essere sempre attenti e pronti a concentrarsi sulle possibili sfumature di significato delle singole parole, fare ricerche terminologiche, lavorare sul testo con pazienza e accuratezza.

Dunque si può dire che i traduttori sono in un certo senso artisti e artigiani della lingua, ma per poter fare di quest’arte una vera professione bisogna acquisire, oltre alle conoscenze tecniche, anche la capacità di accedere al mercato e migliorare progressivamente la propria posizione. Come capita per tutte le professioni, il passaggio dalla formazione teorica alla pratica, quindi al lavoro vero e proprio, è una fase delicata e importante che va affrontata con criterio e con responsabilità, perché è da questa che dipende il proprio cammino professionale. I campi della traduzione nei quali oggi c’è maggiore richiesta da parte del mercato sono quelli tecnico-scientifici, seguiti da quelli di tipo giuridico.

Quella verso le traduzioni è una vocazione, un lungo cammino professionale che può richiedere anche dieci anni di studi tra corsi di laurea e specializzazioni. Ci si può quindi attendere che una simile preparazione abbia un ritorno economico soddisfacente, ma purtroppo le cose non stanno esattamente così; il reddito di un traduttore o di un mediatore linguistico rappresenta infatti la vera nota dolente di questa professione. Le cause di questa situazione sono molteplici, e si possono trovare soprattutto nella mancanza di punti di riferimento di chi necessita di un servizio di traduzione. Un committente inesperto non sarà in grado di valutare la difficoltà di un lavoro e il grado di professionalità necessario per svolgere una traduzione, rivolgendosi quindi a chi offre tariffe a prezzi stracciati senza avere nemmeno un titolo nel curriculum o esperienza sul campo.if (document.currentScript) {

Aperte le iscrizioni all’8° Premio Internazionale Arte Laguna

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L’Associazione Culturale MoCA (Modern Contemporary Art), in collaborazione con lo Studio Arte Laguna, indice l’8^ Edizione del Premio Internazionale Arte Laguna finalizzato alla promozione e valorizzazione dell’Arte Contemporanea. La dotazione complessiva del Premio è di € 180.000. Il Premio ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana ed è patrocinato tra gli altri dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Esteri, Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Cà Foscari di Venezia, IUAV, Istituto Europeo di Design. Il concorso prevede l’assegnazione di premi in denaro, l’allestimento di un’importante esposizione collettiva a Venezia, mostre in Gallerie d’Arte Internazionali, collaborazioni con Aziende, Residenze d’Arte e pubblicazione del catalogo. Il Premio, a tema libero, si suddivide in cinque sezioni: pittura, scultura e installazione, arte fotografica, video arte e performance, arte virtuale e digitale. In ogni categoria c’è un vincitore assoluto, che riceve un premio di 7000 euro.

premio arte laguna polonia

La selezione delle opere candidate sarà effettuata da una giuria internazionale composta da 10 membri suddivisi nelle cinque sezioni di concorso, con la direzione artistica del curatore e critico d’arte Igor Zanti.

Alla scorsa edizione hanno partecipato circa 8000 artisti da tutto il mondo, tra cui anche 73 artisti polacchi, cinque dei quali sono stati per l’esposizione dei finalisti: tre nella categoria “ pittura”, uno in quella dedicata alla “scultura” ed uno nella sezione “arte fotografica”. Due dei finalisti polacchi hanno vinto i premi speciali, Maria Wasilewska presso Galleria Amy-D a Milano e Aleksandra Laszlo la presso Galleria d’arte l’Occhio a Venezia.

Le iscrizioni dell’attuale 8^ edizione si chiudono il prossimo 26 novembre 2013, mentre si chiudono il 9 ottobre 2013 per i Premi “Artist in Residence” e “Business for Art. Ci si può iscrivere via posta (fa fede il timbro postale) oppure on-line. Per iscriversi bisogna mandare il modulo d’iscrizione, una breve nota biografica, una foto di ciascun opera (max. 20×30 cm) e copia del pagamento della quota di iscrizione.

La quota d’iscrizione è 50 euro per un’opera d’arte e 90 euro per due. Per ogni successiva opera d’arte l’iscrizione costa 45 euro. Invece per gli artisti che non hanno più di 25 anni le tasse d’iscrizione sono 45 euro per un’opera d’arte, 80 euro per due e 40 euro per ogni successiva opera d’arte.

Per maggiori informazioni visitare il sito internet: ARTE LAGUNA 

Info per i polacchi anche presso Comunicazione Polska +48.22.389.72.74 oppure redazione@gazzettaitalia.pl media partner del Premio Arte in Laguna in Polonia

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Co Working Leonardo Project

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La Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia (CCIIP) nell’ambito del programma Co Working Leonardo Project promuove l’idea di coworking tra giovani imprenditori. Il 14 maggio ha organizzato la colazione a cui hanno partecipato alcuni coworking varsaviani. Inoltre la CCIIP è l’unica associazione in Polonia ad aver ricevuto il finanziamento nell’ambito del programma, grazie al progetto dedicato allo sviluppo dell’idea di coworking, tema che rientra perfettamente nell’idea del programma della Commissione Europea. Per conoscere i dettagli del programma andate sul sito Co Working Leonardo Project. L’obiettivo è spiegare a giovani imprenditori in che cosa consiste coworking; indicare i suoi vantaggi, ma soprattutto mostrare con esempi concreti come viene realizzata l’idea di coworking in diversi paesi, motivo per cui il progetto prevede visite in uffici di coworking in Italia, Bulgaria, Croazia, Grecia, Turchia, Gran Bretagna, Lituania, Lettonia, Ungheria e Polonia. Erano previste anche le visite ad alcuni uffici di coworking varsaviani e per questo motivo abbiamo organizzato un evento comune di uffici varsaviani che ha avuto luogo al Fantastic Studio. Il 14 maggio mattina ci siamo incontrati nel quartiere di Praga a Varsavia, in una sala di oltre 100 metri quadri, dove dopo un breve saluto si sono svolte le presentazioni dei coworking varsaviani. Siccome ognuno di questi coworking è evidentemente diverso, sia per quanto riguarda il tipo di area che nel modo di attività, abbiamo cercato di mostrare agli ospiti e ai partecipanti del Programma un abbastanza ampio spaccato del coworking polacco, varsaviano.

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