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Home Blog Page 19

Pubblicata la guida in italiano del “Palazzo sull’isola”

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“Il Palazzo sull’Isola”, gioiello del Parco Reale Lazienki di Varsavia, è ora finalmente raccontato in italiano grazie ad una guida curata dal giornalista Sebastiano Giorgi. Una pubblicazione resa possibile dal lavoro di traduzione e revisione testi di Mariano Caldarella e Francesca Ceci, e dalla collaborazione del Museo Lazienki Krolewski ed in particolare di Tamara Kabat. La guida è stata presentata (20 giugno 2023) al Palazzo sull’isola, sulle note dei brani d’epoca di Vivaldi, Bach e Mozart suonate col flauto recorder, alla presenza della direttrice del Museo Lazienki Marianna Otmianowska e dell’ambasciatore italiano in Polonia Luca Franchetti Pardo. “È per noi molto importante avere una guida del Palazzo in italiano, questo Parco è una delle principali attrazioni per chi visita Varsavia ed è giusto che possa essere conosciuto in maniera approfondita, mi auguro che questa sia solo la prima di una lunga serie di collaborazioni con la comunità italiana”, ha dichiarato la direttrice Marianna Otmianowska. L’Ambasciatore Franchetti Pardo nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della guida non solo per i turisti italiani ma anche per far conoscere agli italiani che vivono in Polonia quali antichi rapporti culturali e artistici leghino il Parco Lazienki all’Italia. “Il Palazzo sull’Isola è stato progettato dall’architetto Domenico Merlini uno dei tanti artisti italiani che lavorarono alla corte dell’illuminato Re Stanislao Poniatowski, una influenza artistica italiana che è forte oggi come allora come conferma l’opera di Arnaldo Pomodoro recentemente posizionata nel Parco”, ha aggiunto l’Ambasciatore ricordando anche la visita di Laura Mattarella al Palazzo sull’Isola in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Palazzo sull’Isola, residenza estiva dell’ultimo Re di Polonia Stanislao Augusto, è uno degli esempi più straordinari dello stile neoclassico in Polonia. Qui il Re collocò la sua preziosa raccolta d’arte nonché una ricca collezione di libri e manoscritti, e qui si tenevano anche i famosi “Pranzi del giovedì” in cui il Re accoglieva e discuteva con gli artisti in italiano. La guida in italiano del Palazzo sull’Isola è stata supportata dalla mecenate Tessa Capponi Borawska, attraverso il Centro Studi della Famiglia Capponi, dal COMITES Polonia e dalle aziende CORE, Don Caruso, Artsana-Chicco, Wloski Maz, il lavoro redazionale e grafico è opera di Urszula Sobol della redazione di Gazzetta Italia, la rivista bilingue italiano-polacco edita a Varsavia.


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Fondazione Warsaw Enterprise Institute | Pizza e Pierogi

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A nome della Fondazione Warsaw Enterprise Institute, abbiamo il piacere di invitarvi a un pomeriggio “Pizza e Pierogi”, un incontro d’affari italo-polacco che si terrà il 30 giugno dalle 15.00 alle 19.00 presso Świetlica Wolności (ul. Nowy Świat 6/12 a Varsavia).

La Fondazione Warsaw Enterprise Institute (WEI) è stata istituita nel 2014 ed è rapidamente diventata uno dei principali think tank polacchi su temi economici e politici. Il WEI si concentra su quattro aree fondamentali per l’ambiente imprenditoriale e il miglioramento della prosperità della Polonia: Stato e diritto, sicurezza, economia e demografia.

Durante l’incontro, verranno discusse delle questioni relative alla cooperazione economica tra Polonia e Italia. I principali ospiti saranno i rappresentanti dell’imprenditoria italiana in Polonia e di quella polacca in Italia, nonché gli esperti governativi in materia economica.

Chiunque fosse interessato a partecipare è pregato di inviare comunicazione alla Dott.ssa Marta Roels all’indirizzo e-mail: m.roels@wei.org.pl

Italian Ambassador Awards (IAW)

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Si è svolta con grande successo la prima edizione della competizione riservata ai blogger-influencer polacchi che raccontano l’Italia. 

All’evento – organizzato da IAW POLAND in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e con media partner Gazzetta Italia – hanno partecipato 16 blogger. La vittoria è andata ad Ania&Marcin Nowak @wedrownemotyle che ora parteciperanno alla finale a Firenze il prossimo novembre; menzione speciale di Gazzetta Italia per Bartek Kiezun @krakowski.makaroniarz e a Karol Weber @inspektor_hotelowy. 

 

Polonia Oggi 

Fot. Dariusz Dudzik

Il Tribunale Amministrativo di Varsavia dà ragione al ricorso che chiede il blocco della miniera di Turow

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl.

Il Tribunale amministrativo provinciale di Varsavia, su richiesta di Die Große Kreisstadt Zittau, delle sedi ceche e tedesche di Greenpeace e della Fondazione Frank Bold, ha emesso un’ordinanza per fermare l’attività estrattiva nella miniera di Turów. Anna Zalewska ha commentato la sentenza definendola ridicola, affermando che il tribunale ha utilizzato argomentazioni, tra cui la minaccia permanente delle emissioni di anidride carbonica, che secondo lei non sono vere. Nel febbraio di quest’anno, il Ministero del Clima e dell’Ambiente ha deciso di concedere la concessione per la miniera di Turów fino al 27 aprile 2044. Secondo i residenti della città tedesca di Zittau, il livello delle acque sotterranee si è abbassato di 100 metri. I tedeschi sostengono inoltre che il rapporto di valutazione dell’impatto ambientale preparato dalla Polonia è incompleto e non tiene conto dei danni causati dalla miniera al di fuori del Paese. A loro avviso, la procedura di concessione mineraria non aveva diritto di concludersi. Alla fine di febbraio 2021, la Repubblica Ceca ha presentato una denuncia alla CGUE contro la Polonia per l’espansione della miniera di Turów. Allo stesso tempo, ha chiesto l’applicazione di una cosiddetta misura provvisoria, ovvero un’ingiunzione per fermare l’attività estrattiva. La parte ceca ritiene che l’espansione della miniera minacci l’accesso all’acqua dei residenti di Liberec, che lamentano anche il rumore e la polvere associati all’estrazione della lignite. Il governo polacco non ha ottemperato all’ordine di fermare l’attività estrattiva. Nel settembre 2021. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha deciso che la Polonia deve pagare 500.000 euro al giorno alla Commissione europea per non aver attuato le misure provvisorie e aver interrotto l’estrazione di lignite nella miniera di Turów. All’inizio di febbraio 2022, il caso della miniera di lignite di Turów è stato cancellato dal registro della CGUE a seguito di un accordo tra la Repubblica Ceca e la Polonia che prevede il pagamento di 35 milioni di euro di danni alla Repubblica Ceca e il trasferimento di 10 milioni di euro al Fondo per i piccoli progetti ambientali.

https://polskieradio24.pl/130/5925/artykul/3184032,wsa-uderza-w-turow-kopalnia-zostanie-zamknieta-zalewska-to-niebywale-ze-takie-rzeczy-dzieja-sie-w-polskim-sadzie

Orlen vuole rilevare il Gruppo Azoty Puławy

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Il Gruppo Azoty, un ente chimico polacco con sede a Puławy, si trova da tempo in una situazione di grande difficoltà. I dipendenti sono minacciati di licenziamento, la produzione è in stallo e la situazione non migliora da tempo. Ieri (6 giugno), Daniel Obajtek, l’amministratore delegato di PKN Orlen, si è presentato a Puławy in occasione di una conferenza speciale per annunciare il suo piano di rilevare il Gruppo Azoty. Secondo quanto dichiarato da Obajtek, Orlen sta attualmente affrontando un processo di negoziazione. Tale processo inizia con un’analisi due diligence che comporta un’attenta valutazione della società. Solo dopo potrà iniziare il processo di fusione. E questo, secondo i piani di Orlen, dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. “L’idea di consolidare gli impianti di fertilizzazione polacchi è stata proposta già negli anni ’90”, ha detto Obajtek. Ma ha sottolineato che tali idee “non sempre trovano realizzazione”. “Abbiamo firmato una lettera di intenti che dà inizio alla fase di ricerca riguardante il rilevamento di Azoty Puławy”, ha dichiarato l’amministratore delegato del gruppo.

https://www.money.pl/gospodarka/daniel-obajtek-w-pulawskich-azotach-czempion-ma-sie-rozrosnac-jeszcze-bardziej-6906027755731904a.html

Ministro della Giustizia polacco all’attacco della Corte Europea

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La Corte di Giustizia Europea ha sentenziato che la Polonia non ha adempiuto ai propri obblighi. Zbigniew Ziobro commentando la sentenza ha detto che la Corte di Giustizia Europea è “corrotta”. Il ministro della Giustizia, nonchè procuratore generale polacco, ha aggiunto che le sentenze del Tribunale europeo non possono essere considerate credibili. Ha anche affermato che le valutazioni dovrebbero essere sospese fino a quando la Commissione europea non indagherà sulla questione. A suo avviso, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea non ha la competenza per decidere sul sistema giudiziario negli Stati Membri. Ritiene inoltre che la Corte cerchi di minare l’opinione dei giudici da parte di altri giudici, il che non può essere consentito. Vale la pena ricordare che la Corte Europea ha ritenuto che Polonia abbia violato i suoi doveri ai sensi del trattato in diversi punti. Secondo la CGUE la riforma giudiziaria polacca del 2019 non rispetta gli standard dell’Unione Europea relativamente all’indipendenza e imparzialità dei tribunali impedendo il controllo giurisdizionale della legittimità della nomina dei giudici, e i giudici che non rispettano tale divieto sono soggetti a provvedimenti disciplinari procedimenti. È emerso che la sezione disciplinare della Corte Suprema non è un organo indipendente o imparziale e che la riforma del 2019 della magistratura polacca viola il diritto dell’Unione Europea.

6905761342409664a.html?fbclid=IwAR0IGgSkpNJOvuR-2-jl8aS7ZvETYr9cSrpff79IcAEKlcqQ9x0iqk01Mns

APPENA SFORNATI

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Giorgia “BLU”
Questo è un periodo in cui la musica in Italia sta particolarmente bene e tutto grazie al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, che si è svolto a febbraio. Il Festival è un buon momento per gli esordienti, ma anche per i grandi ritorni, come quello di Giorgia. La star italiana del pop e R&B che ha debuttato nel 1994! È in ottima forma e ha molto da dire. Il suo nuovo album, uscito dopo sette anni del silenzio, si chiama “BLU” ed è una raccolta di ciò che apprezziamo di più nella cantante. Il nuovo album di Giorgia non segue le mode, non imita i generi musicali che possiamo sentire in radio o trovare nelle classifiche. Giorgia non deve più dimostrare niente, segue la sua strada, cercando di mantenere il suo stile classico e contemporaneo allo stesso tempo. Forse non ci sorprende, ma la musica che offre è ad un ottimo livello, il livello degno di una diva musicale degli anni ’90 che afferra i cuori degli ascoltatori, e questo è abbastanza.

Coma Cose “Un meraviglioso modo di salvarsi”
Tra le proposte più interessanti del concorso di Sanremo di quest’anno c’è sicuramente il duo Coma Cose, ovvero Francesca e Fausto. La loro musica è una combinazione originale di generi: dal pop al rock con aggiunta degli elementi di musica urbana o elettronica. Il loro album è un gioco divertente di musica e di gioventù che gli permette di sperimentare e oltrepassare i confini. “In questo disco, viene fuori la nostra più giocosa natura. Il piacere di suonare è al centro di tutto. Abbiamo sperimentato molti generi e ci è venuta in mente l’idea di fare i pezzi insieme”. “Un meraviglioso modo di salvarsi” è un album credibile, oltre che ambizioso e originale, anche se non era affatto nelle loro intenzioni.

Gianni Morandi “Evviva”
Mi intimidisce la gran forma di Gianni Morandi. Quest’anno a Sanremo ha dimostrato che è bravo anche come co-conduttore. Grazie alla partecipazione al Festival Morandi ha avuto modo di promuovere l’ultimo album “Evviva”, che a mio avviso, è la proposta musicale più interessante dell’artista da anni. Il nuovo album del 78enne Gianni Morandi è composto da otto brani, che sono un viaggio nostalgico immerso negli anni Sessanta, il miglior biglietto da visita del disco è il singolo “FATTI riMANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE” registrato con il giovane artista Sangiovanni. È un album che ci farà sorridere. Sono canzoni leggere e facili, ma non stupide, per tempi non necessariamente piacevoli. E Morandi sta meglio che mai!

Tłumaczenie it: Agata Pachucy

Il Consiglio della Politica Monetaria lascia invariati i tassi d’interesse

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Il Consiglio della Politica Monetaria, ovvero l’organo decisionale della Banca Nazionale di Polonia, ha deciso di mantenere i tassi d’interesse allo stesso livello. Attualmente, il tasso di riferimento è pari al 6,75% su base annua. Il tasso lombard ammonta al 7,25% su base annua, il tasso sui depositi è del 6,25%, il tasso di risconto del 6,8% e il tasso di sconto del 6,85%. Tali tassi sono in vigore dalla fine del settembre 2022. La decisione del Consiglio della Politica Monetaria di mantenerli allo stesso livello è causata dalle proiezioni di calo dell’inflazione mondiale. In Polonia, come in molti altri paesi, è stato osservato un rallentamento economico. Come sostiene l’Ufficio Statistico della Polonia (GUS), in maggio in Polonia si è registrato un calo dell’inflazione di fondo, escludendo però i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia. Il consiglio della Politica Monetaria sostiene che l’attività economica in calo e il minore impatto della crisi delle forniture aiuterà la Polonia e raggiungere l’obiettivo di inflazione, che è pari al 2,5%. La Banca Nazionale di Polonia prevede che questo obiettivo sarà raggiunto nel 2025, però solo con una probabilità del 50%. Alcuni esperti credono che dopo le vacanze i tassi d’interesse saranno ridotti. Pensano però che questa sarebbe una decisione dettata dalle prossime elezioni, non dalla politica monetaria.

https://www.money.pl/gospodarka/stopy-procentowe-nbp-czerwiec-2023-r-rpp-podjela-decyzje-6906002838932416a.html?fbclid=IwAR0Sp8i62Lj5GX_yR-dEdNBSroUeCpeYTkEB2SqJQP2eUC9qQcqwVmoYDxY

Addio a Wojciech Narębski

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Era un uomo minuto, di poche parole, negli ultimi anni piegato dal peso dell’età e delle vicissitudini, con quello sguardo profondo tipico di chi aveva un vissuto da raccontare, talvolta difficile ma affascinante. E poi quel sorriso, così ampio e caldo, che si apriva ogni qual volta sentiva parlare italiano a sottolineare un legame che veniva da lontano, nato nelle difficoltà e quindi vero, concreto ed indissolubile.

Il 27 gennaio, nelle stesse ore in cui si celebrava il 78° anniversario dell’apertura definitiva dei cancelli di Auschwitz-Birkenau, ci ha lasciato Wojciech Narębski, un protagonista di quegli eventi che sconvolsero l’Europa, un grande amico dell’Italia.

Il percorso che lo ha portato in Italia iniziò in quella Vilnius, allora polacca, ma sotto occupazione sovietica. Aveva da poco iniziato la quarta ginnasio e da poco era entrato a far parte di un movimento di resistenza (ZWP) quando venne arrestato con tutto il gruppo di cui faceva parte. Rimase in prigione a Vilnius per circa tre mesi, sino al giugno del 1941 quando, come conseguenza dell’operazione Barbarossa, venne trasferito prima a Gorkij (oggi Nižnij Novgorod) e poi a Kirov, in Siberia. Ma il caos in cui versava l’Unione Sovietica nei mesi successivi all’invasione tedesca portò all’accordo Sikorski- Majski e alla graduale apertura delle porte dei gulag per i polacchi dando così inizio una storia incredibile fatta di 120.000 protagonisti, 1334 giorni e 12.500 chilometri. Uno di quei 120.000 era Wojciech Narębski. Unendosi infatti ad un gruppo di soldati fuoriusciti dai gulag, Wojciech riuscì a raggiungere la città di Buzuluk, non lontana dal confine con il Kazakistan a quasi 900 km dal Gulag dove si trovava. Qui, mentendo sulla sua età, entrò a far parte della celebre armata del Generale Anders.

La strada per l’Italia fu lunga: prima l’Uzbekistan, poi l’attraversamento del Mar Caspio, l’Iran, la Siria, l’Iraq e la Palestina, dove Wojciech fece conoscenza del suo omonimo orso Wojtek che lo accompagnò nel resto delle sue peripezie.

Giunse finalmente il momento di attraversare il Mediterraneo. Quando ebbi modo di parlare con lui, nel marzo del 2020, ricordava così quel momento: “Da settimane si parlava nel campo che fosse arrivato il momento di muoverci ed entrare in guerra. […] Per un paio di giorni si era vociferato di un nostro spostamento in India. Poi finalmente la scelta cadde sull’Italia. Tutti facemmo un respiro di sollievo. L’Italia era il paese da cui erano partiti i reggimenti che nel Risorgimento avevano lottato per l’indipendenza della Polonia. Forse era un segnale? Che saremmo tornati in Patria passando dall’Italia? Da vincitori e liberatori? Questo era il nostro sogno”.

Wojciech venne sbarcato a Taranto e portato immediatamente a Venafro, non lontano da Cassino, dove da settimane gli alleati cercavano di scacciare i tedeschi dall’abbazia ed aprirsi la strada verso Roma. Wojciech si occupava del rifornimento e per ben due volte si recò in prima linea con i carichi di munizioni. Come la storia ricorda furono appunto i polacchi ad innalzare la bandiera biancorossa sulle rovine dell’abbazia di Montecassino. L’armata polacca, sempre sotto gli ordini di Anders, venne poi spostata sulla dorsale adriatica con il compito di presidiare l’area e preparare l’attacco ad Ancona, conquistata la quale Wojciech venne mandato prima a Matera per studiare e poi a Casamassima in Puglia per essere operato d’ernia. Tornato a Matera venne informato della fine della Seconda Guerra Mondiale.

Ma se le armi avevano smesso finalmente di sparare la politica continuava il suo tremendo gioco. La lunga mano di Stalin si estendeva ora fino alla Vistola e per il II Corpo d’Armata del Generale Anders, fedele al governo polacco a Londra, risultava impossibile tornare. Molti seguirono Anders in Inghilterra (come Wojciech), altri rimasero come apolidi in Italia, altri tornarono nonostante tutto a casa passando anni terribili tra interrogatori, ripercussioni sul lavoro e, talvolta, prigione. Wojciech era ancora un ragazzino e grazie all’interessamento del padre riuscì a fare ritorno a casa, ricongiungersi con la sua famiglia dopo sei lunghi anni, studiare e diventare un famoso geologo.

Per ricordare questo grande uomo basta lasciare la parola ad un suo caro amico, Ugo Rufino, per anni direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia: “Ho conosciuto Wojciech al mio arrivo a Cracovia e mi ha colpito subito la sua spiccata personalità, la sua vivace intelligenza e la peculiare umanità […]. Tutti noi siamo grati a Wojciech dell’esempio dato, insieme a tanti altri suoi compagni d’armi, per la disciplina, l’orgoglio, il coraggio ed il sacrificio. […]”.

Da parte mia un grande ringraziamento va a tutti quei ragazzi, provenienti da ogni angolo del globo, che hanno rischiato, talvolta perdendola, la cosa più preziosa, la vita, per la libertà del mio Paese. Se sono cresciuto in un paese libero lo devo anche al loro sacrificio.

Lascio l’ultima parola al suo amico Ugo: “Per il tuo inconfondibile sorriso, grazie per sempre caro Wojtek”.

Gli USA criticano la legge sulle presunte influenze russe nella politica e Duda diserta l’incontro con gli investitori statunitensi

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl.

“Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha rinunciato lunedì a un incontro con gli investitori americani. Questo è avvenuto pochi giorni dopo che Washington lo ha criticato per una nuova legge che potrebbe compromettere la credibilità democratica delle imminenti elezioni nel paese”, scrive Bloomberg. Secondo gli organizzatori, il presidente ha cancellato il suo intervento presso la Camera di Commercio Americana in Polonia poche ore prima dell’incontro ed ha inviato il suo capo di gabinetto, Paweł Szrot, per leggere il discorso del capo di stato in lingua polacca. Come sottolinea Bloomberg, questi eventi sono avvenuti dopo una turbolenta settimana di diplomazia tra gli Stati Uniti e la Polonia. Andrzej Duda ha prima firmato una legge che, secondo Washington e l’Unione Europea, potrebbe portare ad abusi di potere prima delle elezioni di quest’anno. Successivamente, in seguito all’indignazione internazionale, ha chiesto al parlamento di mitigare le disposizioni. Si tratta della cosiddetta “Lex Tusk”, che riguarda la creazione di una commissione per indagare sulle influenze russe sulla sicurezza della Polonia. La legge è stata ampiamente criticata sia in Polonia che all’estero. La “Lex Tusk”, come viene comunemente chiamata la legge, è stata duramente commentata, tra gli altri, dagli Stati Uniti. Mark Brzezinski, l’ambasciatore degli Stati Uniti a Varsavia, ha detto agli investitori che gli Stati Uniti e la Polonia stanno “lavorando insieme per costruire un futuro migliore”, ma ha avvertito che ciò deve includere valori comuni. L’agenzia sottolinea che l’emendamento alla legge proposto da Duda aveva lo scopo di allentare il conflitto della Polonia con i suoi principali alleati. Szrot ha detto che il presidente non ha potuto partecipare all’evento a causa di “consultazioni urgenti sulla difesa” in preparazione dell’incontro della Nove di Bucarest, un gruppo di paesi NATO nell’Europa orientale. “I critici sostengono che la nuova legge polacca, che rimane in vigore, potrebbe consentire al partito al potere di mettere efficacemente il leader dell’opposizione Donald Tusk sotto processo poco prima delle elezioni fortemente contestate previste per ottobre. Le azioni del presidente hanno alimentato la partecipazione alla marcia anti-governativa di domenica, una delle più grandi proteste di strada dal rovesciamento del comunismo in Polonia nel 1989”, riassume Bloomberg.

https://www.money.pl/gospodarka/bloomberg-andrzej-duda-lekcewazy-inwestorow-z-usa-zrezygnowal-ze-spotkania-6905816011209600a.html?fbclid=IwAR1gGPqiuCzzTdnI3MPWSbs0mZ8Sx2A-oFwQ-OuhQCcRMY0H0JK7WwVetCs