Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl
Domani alle ore 18, presso il National Museum di Danzica, dipartimento di Arte Antica, Polonia, verrà presentato in anteprima internazionale, il Giudizio Universale dell’artista derutese Nicola Boccini, un’opera d’arte in ceramica contemporanea multimediale. L’opera, che resterà esposta fino a marzo del 2018, formata da pannelli di porcellana è ispirata al celebre dipinto di Hans Memling del 1467 e conservato proprio al Museo. L’artista ha costruito una versione contemporanea del Giudizio Universale, mantenendo nel contempo il contenuto della pittura, l’iconografia e il simbolismo. I pannelli di forma esagonale sono realizzati in Bone China (un tipo particolare di porcellana) con la tecnica del colaggio su stampi in gesso. La tecnica usata è “Porcelain Veins” ovvero filo di rame inserito nei 3 mm di spessore del Bone China quando l’argilla è ancora umida. Il filo di rame all’interno del Bone China si fonde durante la cottura e i suoi vapori lasciano righe verdi. Tutti e 22 pannelli sono stati creati a mano ed hanno avuto 3 cotture per completare il ciclo, solo una cottura è stata fatta 1320°C. Con questa procedura, Boccini ha anche dimostrato una sua teoria, quando il Bone China viene cotto ad altissima temperatura, prima si contrae (restringe) e poi si espande (aumenta). Questa procedura ha creato pannelli di spessore di circa 2 mm e perfettamente traslucidi. I pannelli compongono un quadro con frammenti e simboli del dipinto di Memling, elementi visivi sono proiettati in diverse sequenze di immagini. Usando tecnologie, materiali contemporanei e interattivi, i visitatori, con i loro gesti e immagini, diventeranno in tempo reale, parte del Giudizio Universale. L’artista reinterpreta l’opera del XV secolo, calandola nel contesto e nei problemi sociali attuali, come razzismo, terrorismo, xenofobia o conflitti di immigrazione.