Quando Konrad di Masovia nel 1229 chiese aiuto all’ordine monastico-militare dei Cavalieri Teutonici per placare le turbolente popolazioni baltiche al confine nord orientale del Regno di Polonia non si immaginava certo che quella decisione avrebbe aperto all’Ordine la possibilità di creare uno stato autonomo che, 200 anni dopo nella sua massima espansione, andava da Danzica all’attuale Estonia.
Una storia affascinante quella dei cavalieri teutonici che nasce come Ordine a protezione e supporto medico dei pellegrini a Gerusalemme e si sviluppa fino al punto di diventare un vero e proprio stato cattolico che riconosceva solo l’autorità del Papa. Una storia affascinante quella delle terre baltiche che videro un susseguirsi di scontri, dominazioni, tra mutevoli alleanze e mitiche battaglie, come la celeberrima di Grunwald. Tra Danzica e l’Oblast di Kaliningrad, tra Mar Baltico, laguna della Vistola, fiumi e migliaia di laghi, si trova questo straordinario territorio contrassegnato da natura selvaggia, castelli medioevali, nidi di cicogne, bunker della Seconda Guerra Mondiale e l’antica via dell’ambra. Un viaggio in queste terre è altamente consigliato perché può soddisfare le più diverse aspettative, ad esempio si può veleggiare sui laghi o scendere corsi d’acqua in kayak, ed in particolare il turista italiano può scoprire paesaggi inconsueti. Per il mio tour ho scelto di far base a Elblag, città nota per l’omonimo canale che in un punto non lontano dalla città fa passare le imbarcazioni da una parte all’altra del canale attraverso un incredibile sistema di binari sull’erba! Una delle meraviglie della Polonia! Nel centro storico affacciato sul canale si trova l’ottimo Hotel Elblag, dotato di piscina, area spa e squisito ristorante, albergo ideale dove ritemprarsi la sera dopo le peregrinazioni automobilistiche. Tra le mete consigliate in quest’area ci sono le città che si affacciano sulla laguna della Vistola. Io ho scelto di fermarmi nella piccola e graziosa Kadyny, incastonata tra un fitto bosco e una sconfinata spiaggia, e a Frombork, Fraeunburg fino al 1945, la città dove passò gli ultimi anni Copernico. In questo paesino, oltre ad una passeggiata fino al molo del porticciolo, merita una visita il castello dalle cui torri si può godere una spettacolare vista sulla laguna della Vistola. All’interno c’è anche un museo dedicato a Copernico.
Da Frombork consigliamo di puntare su Kętrzyn per visitare la Tana del Lupo. Immerso nella vegetazione buia e umida di una foresta di conifere si trova il famoso quartiere generale, un agglomerato di spartani bunker, in cui Hitler visse dal 24 giugno del 1941, subito dopo l’inizio dell’operazione Barbarossa, ovvero l’attacco all’allora Unione Sovietica, fino al 20 novembre 1944 quando essendo l’Armata Rossa arrivata a 15 km da Ketrzyn, Hitler dovette ritirarsi a Berlino non prima d’aver dato l’ordine di far saltare in aria la gran parte della Tana del Lupo. Di quel quartiere generale, capace di ospitare migliaia di soldati, collegato alla linea ferroviaria e dotato di due aeroporti, restano i bunker in gran parte sventrati dalle mine. Una visione evocativa quanto inquietante che ci paracaduta nel delirio bellico. Lo stato dei luoghi, unito alla descrizione di come si svolgeva l’austera vita in quel campo militare, non rende difficile l’immaginare la tetra atmosfera di una quotidianità racchiusa nel muoversi tra un bunker e l’altro, edifici con mura spesse 6 metri e coperti di vegetazione. Gierlioz, la frazione di Ketrzyn che ospita la Tana del Lupo, fu scelta perché al confine tra l’allora Prussia orientale e la Russia e per la sua inaccessibilità essendo immersa nel bosco e circondata da laghi e paludi. Qui, il 20 luglio 1944, alle 12.42, si svolse il fallito attentato a Hitler, proprio nel giorno della visita di Benito Mussolini. Sulla strada tra Frombork e Ketrzyn si trova la città di Braniewo il cui cimitero ospita oltre 20 mila soldati dell’Armata Rossa suddivisi in 750 tombe comuni. Guidare lungo strade secondarie che attraversano paesaggi ondulati in cui di tanto in tanto fanno capolino fattorie con cavalli, mucche e tori al pascolo, è il miglior modo per allontanarsi da Gierlioz e risintonizzarsi sull’anima più autentica della Warmia-Masuria, regione i cui confini si fermano a pochi chilometri dalla splendida fortezza di Malbork, l’antica Marienburg, che fa invece parte della Pomerania. Si tratta del più grande castello gotico d’Europa, la cui costruzione iniziò nel 1270, che per secoli rappresentò il cuore del potere dei cavalieri teutonici fino al passaggio nel 1466 sotto il Re di Polonia. Il castello e il museo meritano una visita accurata, calcolate almeno tre ore. Se da Malbork decidete di muovervi verso la bellissima Danzica, strada facendo non mancate di fermarvi in qualche città affacciata sul Mar Baltico. Io quasi per caso sono finito a Jantar, località balneare, la cui spiaggia, quel giorno sferzata da un vento gelido e contrappuntata dalle variopinte barche dei pescatori, si è rivelata un perfetto set fotografico.
foto: Sebastiano Giorgi, Agata Pachucy