Michał Borecki ha solo 18 anni e già può vantarsi di aver raggiunto un grande successo internazionale. Da un anno e mezzo il giovane polacco vive in Italia, dove gioca da centrocampista nella Lazio Primavera, squadra allenata da Simone Inzaghi, fratello del famoso Filippo. Durante gli allenamenti Borecki è a contatto con le star della Lazio e del calcio mondiale, come Miroslav Klose, ma confessa di sognare una carriera come quella del suo idolo: Cristiano Ronaldo. L’ho incontrato nel centro della città eterna, in Piazza del Popolo, dove in modo simpatico e pieno del fascino giovanile (accompagnato dal cameraman e l’autore del nostro servizio fotografico, ?ukasz Siedlecki) ha raccontanto a Gazzetta Italia le sue peripezie calcistiche.
Hai appena compiuto 18 anni. Come l’hai festeggiato? Non ti mancavano il tuo paese e gli amici polacchi?
Si, ho festeggiato il mio compleanno in Italia. Sono stato a cena con gli amici. Mi è mancata però la mia famiglia, mi dispiace che non sia potuta essere con me.
Sei un grande talento della Lazio Primavera. Come sei entrato a far parte della squadra?
Tutto è cominciato durante un torneo in Ucraina, dove sono andato con la squadra polacca
e dove mi ha notato lo scout della Roma. Poi sono andato a Roma per fare un provino, ho trascorso una settimana a Trigoria, ma non volevo andare a far parte di questa squadra. Alla fine ho preferito la Lazio Primavera, poiché mi ero allenato spesso con loro e ci piaceva giocare insieme.
Questa è la tua prima esperienza all’estero. La squadra è fatta da calciatori di varie nazioni, vi trovate bene insieme?
Andiamo d’accordo nel club, nessuno viene preso in giro. Visto che tutti parliamo italiano, neanche la comunicazione è un problema.
Come va con l’italiano?
Sono qui già da un anno e mezzo e con la lingua devo cavarmela in qualche modo. Era molto difficile all’inizio, non parlavo con nessuno e proprio questa era la cosa peggiore. Solo dopo sei mesi sono riuscito a parlare e capire e finalmente ho iniziato di sentirmi a mio agio.
Nella squadra ricopri il ruolo di centrocampista. Qual è la partita di cui sei più orgoglioso finora?
Finora sono contento della mia prestazione nella Super Coppa a Verona nell’ottobre 2014, dove abbiamo vinto 1-0.
La Lazio questa stagione è tra le migliori squadre italiane. Tra i giocatori simbolo c’è Miroslav Klose. Lo conosci bene?
Si, ci conosciamo, tra noi parliamo polacco. Ci siamo allenati insieme. Mi ha dato molti consigli. Klose aiuta me e tutta la squadra. Nel campo parla moltissimo e ci incoraggia. Secondo me lui è leader. Che la Lazio sia diventata una grande famiglia, in parte èl merito suo. Anche i nuovi allenatori hanno contribuito moltissimo.
Quali sono i tuoi rapporti con gli altri calciatori polacchi che giocano nelle squadre italiane? Per esempio Skorupski della Roma e Glik da Torino?
Non ho mai avuto l’occasione di incontrarli. Conosco però gli altri polacchi dalla Primavera tra cui Damian Rasek (Cebaria) e Bartek Wolski. Con quest’ultimo ho frequentato le medie in Polonia, adesso lui gioca nel Latina.
La tua carriera sembra promettente. Quali consigli ti dà l’allenatore e quali progetti hai per il futuro?
Come tutti i calciatori vorrei giocare sempre meglio. L’allenatore mi dà motli consigli su dove dovrei mettermi in campo oppure sulle strategie di gioco. Il mio contratto scade nel giugno 2016, e poi cosa succederà? Non lo so.
E tu per quale squadra tifi?
Da anni, secondo una tradizione di famiglia, faccio il tifo per Real Madrid. I miei calciatori preferiti sono i centrocampisti, i playmaker come Modri?. Il mio idolo è però Cristiano Ronaldo.
Secondo te chi vincerà i prossimi Campionati Europei?
Sempre forti restano i tedeschi. Hanno i giocatori più forti. Poi punto sull’Olanda, sulla Spagna e sulla Francia.