Tre anni fa è arrivato in Polonia da Roma grazie a un’avventura culinaria. Matteo Brunetti, italiano di origini polacche, finalista della sesta edizione di MasterChef, ci racconta della sua vita in Polonia e del percorso che lo ha portato al successo grazie alla passione culinaria.
Ti sei trasferito in Polonia tre anni fa, è stata una decisione pianificata o spontanea?
Decisamente un caso. Mi sono trasferito in Polonia per il programma MasterChef. Ho sempre voluto far partecipare al programma mia mamma che è una cuoca talentuosa, però non era molto convinta dall’idea perché pensava che le avrebbe portato troppo stress. Allora ho provato a convincere mio fratello, sei anni più grande di me, che è molto portato per la cucina, ma anche lui non era entusiasta dell’idea. Così alla fine ho deciso di partecipare io. Mi sono impegnato a cercare provini di MasterChef Italia in rete non sapendo ancora che ci fosse la versione polacca del programma. Giusto per curiosità ho cercato su internet ‘MasterChef Polska’ e ho scoperto che sono già state realizzate cinque serie del programma. I provini erano appena iniziati e, dato che allora non sapevo scrivere bene in polacco, ho chiesto aiuto a mia madre, che è polacca, per compilare il questionario di partecipazione. Dopo due settimane ho ricevuto l’invito per il casting in Polonia ed è così che è iniziata la mia avventura.
La cucina è una passione di famiglia?
Sì, ci piace cucinare e non solo! Anche se non tutti se la cavano bene in cucina, a tutti noi piace mangiare bene. Ricordo un periodo in cui, ogni settimana, ci ritrovavamo tutti a tavola per mangiare in famiglia. Ho spesso cucinato per queste occasioni. Tuttavia non ho mai pensato di avere una conoscenza culinaria così ampio. Solo dopo aver partecipato al programma di MasterChef ho riscoperto il mio vero talento.
Ti ricordi la tua prima sfida culinaria?
Già da ragazzino preparavo i pancake e da adolescente avevo il mio ‘piatto forte’, il semifreddo, un dessert con il cioccolato bianco. Lo preparavo ogni settimana per i nostri pranzi di famiglia.
Dalla tua partecipazione al programma MasterChef sono passati già tre anni. Come è cambiata la tua vita dopo il programma?
È cambiata molto. Con il tempo ho capito che è stata una delle migliori decisioni della mia vita e se avessi la possibilità di rifarlo, lo rifarei senza pensarci due volte. Molte persone che vincono il programma poi lasciano perdere il settore. Io invece ho deciso di approfittare dell’occasione per costruire la mia immagine. Questo richiedeva molto lavoro da parte mia perché non avevo nessuno che mi desse supporto o anche semplicemente mi consigliasse sul da farsi. Nella mia famiglia sono l’unico ad occuparmi dei social media e a Varsavia all’inizio non avevo molti contatti.
Dici spesso che il caso non esiste e che siamo noi artefici del nostro destino. Il tuo successo è l’esito di un lavoro duro?
È proprio così, anche se dall’esterno può sembrare diverso. La gente vede solo la riuscita di un lavoro, ma il risultato è figlio di un processo complesso. Mi sono preparato un business plan e ho speso molte energie e tempo per realizzarlo. Per gestire il proprio business c’è bisogno di tanta autodisciplina. È un lavoro a tempo pieno senza tregua. Nel mio caso la laurea in economia è stata di grandissimo aiuto. Ho potuto utilizzare quanto studiato per stendere un solido business plan evitando di commettere semplici errori fin dall’inizio.
Ricordando i tempi di MasterChef spesso dici che ora preferiresti prende il posto della giuria piuttosto che del concorrente?
Ora ho una grande esperienza nell’attività culinaria e nei social media, per cui potrei tranquillamente fare da giuria, sarebbe sicuramente un’avventura molto interessante, soprattutto in compagnia di Magda Gessler, Anna Starmach, Michele Moran e Mateusz Gessler.
Facebook, Instagram, Tik Tok, YouTube, sono questi i social media che usi per comunicare con il tuo pubblico?
Sì, sono sempre molto attivo nei social media. Già all’inizio del programma ho capito che mi sarebbero stati molto d’aiuto per costruire la mia immagine. Oggi in certi ambiti di lavoro i social media sono un mezzo indispensabile.
Nei social media unisci la vita privata con quella professionale. Pensi che sia questa la formula segreta?
Ognuno ha la sua formula segreta. Ci sono sfere della mia vita che non rivelo nei social media per mantenere il mio equilibrio e lo spazio privato il che mi permette di sentirmi sereno.
I materiali che pubblichi sono ricchi di creatività, da dove trai ispirazione ogni giorno?
Sono una persona a cui piace ridere, scherzare e trovare curiosità da condividere. Nella vita bisogna saper prendere distanza da se stessi e avere una buona dose di umorismo, non si può essere sempre seri, perché poi la vita diventa troppo pesante. La creatività e le idee le trovo nella vita di tutti i giorni, mi ispirano anche le persone attive nella rete e nei social media.
Hai delle persone cui ti ispiri?
Adoro Paolo Bonolis, il conduttore televisivo italiano con cui penso di aver più in comune ed è per me allo stesso tempo di grandissima ispirazione. Per quanto riguarda le ispirazioni culinarie, ho molti libri di cucina, ciononostante le ricette sono solo la base d’ispirazione per un piatto del tutto originale, posso contare sulle dita d’una mano le volte in cui ho veramente seguito una ricetta dalla A alla Z senza cambiare niente.
Qual è il tuo piatto preferito della cucina polacca?
Ne ho diversi, ma quello preferito è sicuramente la cotoletta. Quando ho fame e non so cosa mangiare cerco un ristorante polacco e ordino la cotoletta. Adoro anche i piatti natalizi come i pierogi con crauti e funghi e la zuppa di funghi. Col tempo ho iniziato a conoscere anche i gusti regionali polacchi come oscypek (formaggio affumicato a base di latte di pecora) oppure metka (una preparazione di carne di maiale cruda tritata e aromatizzata). Sono delle scoperte molto piacevoli in quanto mi permettono di modificare e arricchire la mia cucina con gli elementi della cucina polacca.
A casa tua dominano i gusti italiani?
Da vero italiano preparo la pasta tutti i giorni in tutte le varietà possibili. Mentre la pizza è riservata per il fine settimana e quando vado a cena fuori con gli amici.
Passi molto tempo in cucina?
Decisamente sì. Di solito cucino da solo, soprattutto i piatti italiani. Esco a mangiare fuori solo se nel posto dove mi trovo preparano un piatto che non so cucinare. La pizza la so preparare, ma visto che porta via molto tempo, preferisco mangiarla fuori.
Come valuti l’offerta di cucina italiana in Polonia?
Credo che in Polonia sia sempre più facile trovare dei buoni ristoranti italiani in tutte le città. Io vado spesso a Trójmiasto o Varsavia, a volte anche a Cracovia, Poznań o Wrocław, in tutte queste città ho sempre trovato qualche buon ristorante italiano.
La vita in Polonia è molto diversa da quella in Italia?
In Polonia mi sento al sicuro, tuttavia questa opinione spesso non combacia con quella dei polacchi. Se facciamo un comparazione con l’Italia c’è una differenza ben visibile nelle infrastrutture, non ci sono buche nelle strade e il trasporto pubblico funziona alla grande. Penso anche che la burocrazia in Polonia sia migliore.
E i polacchi come ti hanno accolto?
Appena arrivato ho pensato che fosse difficile integrarsi. Ma poi ho capito che i polacchi sono molto più aperti nella dimensione privata. Accorcio le distanze parlando prima di me stesso e poi facendo domande, quando vedono che la persona che hanno davanti è onesta sono più socievoli. Dopo la partecipazione al programma MasterChef mi capita di essere riconosciuto per strada, a volte mi chiedono l’autografo, e spesso ricevo messaggi sui social media.
Pensi mai di tornare a vivere nella tua casa di famiglia a Roma?
Attualmente lavoro e vita si stanno sviluppando bene in Polonia e non me la sento di rinunciare a queste possibilità. Dell’Italia mi manca il clima, gli amici e, in cucina, certi ingredienti freschi difficili da trovare in Polonia.
Ci puoi rivelare qualcosa sui tuoi piani per i prossimi mesi?
Penso che i prossimi mesi saranno caotici perché ogni settimana arrivano nuovi progetti. Difficile dire cosa succederà in futuro. Sicuramente sarò molto presente nei social media. Davanti a me ho molti progetti interessanti che al momento preferisco non svelare.
traduzione it: Natalia Kogut