traduzione it: Agata Pachucy
Nell’ottobre del 2023 l’opinione pubblica italiana ha trattenuto il fiato. Il simbolo della città, la torre Garisenda nel centro di Bologna, rischiava di crollare. I media hanno ricordato la situazione di Pisa, dove negli anni Novanta una pericolosa inclinazione della torre minacciava una disastrosa caduta. Uno dei protagonisti di quest’ultima storia era il professore dell’Università di Torino Michał Jamiołkowski.
Le torri venivano costruite nell’Italia medievale per due motivi: per proteggere il ricco proprietario da eventuali rapine e per sottolineare il suo status sociale. Nella storia dell’Italia settentrionale, i crolli di alte torri erano piuttosto comuni. A volte, per evitare la catastrofe, si riduceva l’altezza delle torri traballanti, ma nel caso della torre di Pisa questa soluzione non era praticabile.
In questo caso, i metodi standard non hanno avuto successo. Una dopo l’altra, dieci squadre hanno provato a salvare il monumento. Ovviamente, le autorità della città non erano affatto intenzionate a raddrizzare la torre completamente. Alla fine, il compito è stato affidato a Jamiołkowski, che ha guidato una squadra di dieci specialisti. Sono stati utilizzati metodi innovativi per consentire alla forza di gravità di “raddrizzare” la struttura. La struttura è stata finalmente stabilizzata e, dopo undici anni, è stato annunciato il completamento positivo dei lavori. Un’indagine di follow-up nel 2020 ha dimostrato che il comune non dovrebbe avere problemi con il suo monumento per altri 300 anni.
Il professor Michał Jamiołkowski è diventato un eroe nei media italiani e gli è stato assegnato il titolo di cittadino onorario di Pisa. Questo straordinario ingegnere e geologo era noto anche nell’ambiente sportivo polacco, perché negli anni Cinquanta giocava a pallacanestro per la squadra Polonia Warszawa e, secondo le statistiche del club, segnava una media di sei punti a partita. Così come lo sport forma le migliori qualità di una persona, ovvero la costanza nell’azione e l’impegno per vincere, il lavoro di quest’uomo fuori dal comune lo ha portato a raggiungere le vette della professionalità nell’affrontare i progetti ingegneristici più impegnativi degli ultimi anni.
Jamiołkowski, scomparso lo scorso luglio, sarà ricordato dai polacchi come un atleta e un ingegnere eccezionale, mentre gli italiani lo ricorderanno come l’uomo che ha salvato la Torre di Pisa.