L’albero dell’incenso ~ la Boswellia ~ L’olio a base di incenso originato dalla resina detta “olibanum”
L’Olibanum, l’olio originario del Libano, l’incenso, il prescelto di Dio, franchincenso…
Sotto tutte queste misteriose denominazioni si nasconde… il re degli olii eterici! Questa definizione altisonante non stupisce, prendendo in considerazione il suo ruolo nella vita dell’umanità, fin dalla notte dei tempi. Già nell’età antica, l’incenso era un elemento indispensabile di tutti i riti religiosi e mistici, ed il suo aroma legnoso, dolce e piccante, era per le persone sinonimo di divinità. In Egitto era sacrificato alle divinità, era considerato sacro; Cleopatra, come molte altre donne privilegiate in quel tempo, lo utilizzava come siero della giovinezza. L’olio di incenso fu utilizzato per migliaia di anni per curare qualsiasi tipo di malattia, tuttavia in quei tempi era posseduto esclusivamente dalle persone più benestanti. Durante l’Impero dell’Antica Roma l’incenso, come la mirra, valeva più dell’oro, perciò era uno dei doni preziosi offerti a Gesù. Le leggende popolari greche tramandano che le donne appartenenti alle popolazioni iraniche già 2700 anni fa si prendevano cura della propria pelle utilizzando un mix a base di resina di incenso, cipresso e cedro. Nell’Antica Cina, la gomma originata dall’incenso era utilizzata per curare la lebbra e le ferite con infezioni. Nelle Indie era usata contro il reumatismo. La tradizione ritiene pure che l’incenso abbia il potere di eliminare gli spiriti maligni.Attualmente la denominazione inglese spesso utilizzata per l’albero dell’incenso frankincense trae l’origine dal francese: frank – sincero, vero, ed incense – incenso.
Esistono circa 20 tipi di alberi d’incenso, i più ampiamente utilizzati attualmente nell’aromaterapia e nella medicina occidentale sono: Boswelia carterii, Boswellia sacra, Boswellia serrata. L’olio eterico d’incenso si ottiene dalla resina che scorre nelle vene dei rami contorti, coperti da una corteccia simile alla carta (si vorrebbe scrivere “papiro”), che scende dal tronco a fi occhi interi. Dopo aver tagliato questa corteccia, la pianta produce la resina, la quale, dopo essere essiccata, crea una sostanza dal colore giallo-marrone, con granellini, che ricorda nella forma le lacrime, denominata olibanum, che spesso è utilizzata come incenso purifi cante, soprattutto nella Chiesa Cattolica. Però questo prodotto di qualità così meravigliose di solito possiede anche lati negativi (i due lati della medaglia), quando diventa famoso a livello popolare, è facile che la materia prima, da cui deriva, sia sfruttata, e questo fatto attualmente avviene anche riguardo all’albero dell’incenso. Per dare all’albero il tempo opportuno per rigenerarsi, e per fare in modo che l’olio sia di qualità massima e davvero terapeutico, la corteccia non può essere intagliata più di alcune volte all’anno. L’albero dell’incenso di solito cresce nelle zone povere, dove è diventato la fonte principale di guadagno, i mietitori intagliano gli alberi fino a 120 volte, per cui le piante si indeboliscono e non hanno il tempo né l’energia per guarire e nemmeno per riprodursi. La resina proveniente da tali alberi non è neppure così efficace e spesso è trattata con solventi sintetici o derivati dal petrolio. Il vero olio di incenso che trae l’origine da raccolti ecosostenibili può essere riconosciuto dal profumo e dal prezzo, ovvero deve costare almeno circa 90-120 zł per 5 ml.
L’olio di incenso attualmente è uno dei prodotti preferiti nell’aromaterapia, così come nella medicina convenzionale. Esso viene utilizzato in molti ambiti, gli studiosi da anni si interessano alle sue qualità, ed attualmente è consigliato nei pazienti aventi deboli sistemi immunitari (nei Paesi Arabi spesso, per prevenire eventuali malattie, si assume 1 goccia di puro olio di incenso per via orale), per esempio per chi soffre di asma, infiammazione dei bronchi e dei polmoni, alcune forme di cancro, infezione delle gengive, tartaro sui denti, alito cattivo, segni e ferite sulla pelle, acne, eczema, psoriasi, come antidolorifico, antibatterico o per combattere lo stress, la depressione, la difficoltà a concentrarsi, l’insufficienza della ghiandola pituitaria, le malattie del sistema dei vasi linfatici, il linfedema, i nervi danneggiati, i disturbi ormonali (la tiroide), un basso livello di produzione di spermatozoi. Nella medicina tradizionale indiana, l’olio di incenso è utilizzato per curare gli stati infiammatori delle articolazioni e delle ossa, i dolori alla colonna vertebrale, le problematiche legate all’apparato respiratorio. Può essere utile anche per il parto, perché ha un influsso tonificante sull’utero ed aiuta a rasserenarsi appunto durante il parto, ed è un efficace aiuto per riportare la pelle alla condizione pre-gravidanza.
L’olio di incenso è anche utilizzato per stimolare il sistema limbico, l’ipotalamo, la ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria, parte del cervello legata a molteplici ormoni, numerose emozioni, al subconscio e alla rielaborazione delle informazioni. Proprio per questo motivo di solito è scelto come sostegno durante rituali di rilassamento come lo yoga, la meditazione o le orazioni, infatti rasserena l’intelletto ed aiuta a creare l’armonia interna, agendo come calmante in tutto il corpo e stimolando ad una respirazione più profonda. Nella cosmetologia e nell’utilizzo nella vita quotidiana è raccomandato per le pelli secche e mature e per rinforzare i capelli secchi e rovinati.
Come utilizzare l’olio di incenso?
- DIFFUSIONE /INALAZIONE: direttamente dalle mani, da una bottiglietta o da un diffusore
- MASSAGGIO (diluendo con olio vettore, per esempio olio di argan): tutto il corpo, i piedi, i muscoli tesi
- LOCALMENTE: le tempie, la nuca, i polsi, dietro le orecchie, ed ovunque dove si preferisce, e diluendo 1-2 gocce nell’olio vettore, per esempio a base di mandorle dolci
- SIERO PER IL VOLTO: alcune gocce di olio di incenso sono da aggiungere ad altri oli, per esempio l’olio di jojoba, e devono essere massaggiate delicatamente sulla pelle, per fornirle un aspetto giovanile, levigare le rughe ed idratare in profondità.
Vi consigliamo di informarvi riguardo alle regole di sicurezza da rispettare quando si utilizzano gli oli eterici visitando il sito internet: www.OlejkowySklep.pl.
traduzione it: Milena Trezzani
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