Che cosa siamo in grado di sacrificare per non sentirci in trappola e che cosa perdiamo quando decidiamo di tornare alla nostra vecchia vita? Che cosa spinge le persone a stare insieme quando non c’è più amore? Vale la pena di rimanere in una relazione nonostante tutto facendo crescere rabbia e rancore? “Lacci” è un adattamento cinematografico del famoso romanzo omonimo di Domenico Starnone, che ha curato anche la sceneggiatura del film. È un toccante dramma familiare con eccellenti interpretazioni attoriali di Luigi Lo Cascio, Alba Rohrwacher, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini.
Vanda e Aldo si sono sposati a vent’anni cercando l’indipendenza. Nel film li conosciamo quando hanno due bambini e una vita apparentemente stabile. Apparentemente perché Aldo lavora a Roma e Vanda vive con i bambini a Napoli. La distanza fisica approfondisce anche quella emozionale. Una sera Aldo confessa di avere una storia con una collega di lavoro, Lidia. La notizia è l’inizio di una serie di eventi dolorosi che per sempre segneranno tutti i membri della famiglia.
Il film si svolge su due piani temporali, negli anni Ottanta e oggi, che permettono di conoscere per bene i protagonisti e le motivazioni dei loro comportamenti. Il regista Daniele Luchetti, che conosciamo tra l’altro per i film Mio fratello è figlio unico (2007), La nostra vita (2010), Anni felici (2013), sposta perfettamente l’azione dal passato al presente svelando pian piano la spirale di frustrazioni e incomprensioni. “Lacci” ha aperto la 77^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.