Così come l’Italia e la Francia sono rinomate per i loro vini e la Cechia per le sue birre, la Polonia produce vodka famosa in tutto il mondo. Le classifiche stilate annualmente dimostrano che tra le 30 tipologie di vodka più vendute, molte sono di origine polacca. Wyborowa, Żubrówka e Żołądkowa Gorzka sono marchi riconosciuti ovunque.
Benché le prime distillazioni siano probabilmente avvenute nel bacino del Mediterraneo 1.500 anni fa, e furono gli Arabi a migliorare il processo dando al prodotto il suo nome distintivo (al koh’l), è soltanto dell’Alto Medioevo che la produzione di vodka su vasta scala è cominciata in Europa centrale e Orientale. La prima menzione della vodka in Polonia risale al 1405. Due ulteriori secoli dovettero passare prima che fosse perfezionato il processo di tripla distillazione che produceva la cosiddetta okowita (acquavite). All’epoca la vodka sostituì gradualmente la birra come bevanda nazionale. La produzione fu a lungo riservata alla nobiltà. L’okowita, uno spirito creato mediante fermentazione, veniva diluito con l’acqua per creare la cosiddetta wódka szynkowa.
L’industrializzazione della produzione di questa bevanda in tempi più recenti non ne ha diminuito la qualità. Oggi, accanto alle vodke pure prodotte mediante fermentazione di cereali o patate e diluite con acqua al 40%, esistono vodke aromatizzate alla frutta, alle erbe e al miele. Possono essere bevute in quantità ridotta come aperitivo, assieme a un dessert o all’interno di cocktail.
Tra gli altri alcolici per i quali la Polonia è rinomata ci sono anche l’idromele e la birra.