La rinascita di Łódź, la Manchester polacca

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Łódź è una delle maggiori città della Polonia, la terza per dimensioni dopo Varsavia e Cracovia. Sebbene meno celebre e a lungo considerata poco attraente per la sua passata vocazione industriale e il declino subito dopo la caduta del comunismo, oggi la “Manchester polacca” sta vivendo un periodo di rinascita, culturale e non solo. Gli edifici abbandonati sono tornati a nuova vita grazie ai murales. Le vecchie fabbriche dell’industria tessile sono state riqualificate e ospitano hotel, boutique, ristoranti, bar all’aperto. Un vantaggio è anche il fatto che si tratti di una località tutto sommato economica, perché non ancora presa d’assalto dal turismo di massa. Anzi, è frequentata più da uomini d’affari che da viaggiatori, e i voli e i prezzi degli hotel sono più bassi nei fine settimana se confrontati con quelli di altre città polacche più “gettonate”.

Fuori dal neo-rinascimentale Grand Hotel si trova la cosiddetta “Holly-Łódź”, la Walk of Fame lungo la quale si trovano le stelle di personaggi del calibro di Roman Polański, diplomato alla scuola di cinema della città, e del pianista Arthur Rubinstein. Il primo parco pubblico della città, Źródliska, è stato fondato nel 1840 come punto d’incontro per i lavoratori del cotonificio. Un’orchestra di fabbrica suonava regolarmente sul palco, osservata da una folla che sorseggiava vodka e brandy di ginepro. Oggi è facile incontrare le famiglie che fanno picnic sull’erba o passeggiate per la Palm House. Di Łódź colpiscono innanzitutto i colori. Al Rosa’s Passage è possibile ammirare un’installazione di Joanna Rajkowska, un mosaico di vetri che coprono le pareti ai lati della strada e brillano alla luce del sole.

La Piotrkowska è una lunga strada piena di sorprese, fra le più lunghe della Polonia. 4 chilometri che vanno da Plac Wolności al Parco im. Legionów, in un percorso lungo il quale si possono osservare numerosi palazzi in stile liberty. All’incrocio con Ulica Pilsudskiego, alzando lo sguardo, si può vedere il più grande murales della città, che raffigura il municipio, Plac Wolności e una barca a vela in legno. Il Palazzo Izrael Poznański, del XIX secolo, è un grande esempio dell’architettura eclettica della città, con dettagli neo-rinascimentali e neo-barocchi, vaste sale con soffitti a volta, giardini punteggiati da sculture. Era la residenza del secondo cittadino più ricco di Łódź, un ebreo polacco magnate dell’industria tessile, e oggi ospita un complesso commerciale, ristoranti e luoghi di intrattenimento. Bastano 16 złoty, meno di 4 euro, per entrare nel Muzeum Sztuki, nel quale si può osservare l’arte del XX e del XXI secolo, distribuita su 4 piani, con una sezione dedicata alla cultura polacca. Il biglietto include anche l’ingresso al Palazzo Herbst, in origine dimora di una delle famiglie industriali più ricche della Polonia.