La Puglia ha un territorio che circa per metà è collinare e per metà è pianeggiante. Partendo da nord la prima zona che incontriamo è il Gargano, un promontorio formato da calcare e rocce eruttive con superfici a volte anche ripide ricoperte dalla macchia mediterranea. A seguire il Tavoliere, sempre in provincia di Foggia; le Murge, area molto estesa che copre le province di Barletta-Andria-Trani, Bari e Brindisi e infine il Salento con la provincia di Lecce e parte di quelle di Brindisi e Taranto.
La formidabile superficie vitata della Puglia si è dimezzata dagli anni del boom della produzione e ora il vino prodotto annualmente supera i 6,7 milioni di ettolitri (2017). Dopo anni di produzione di vino basata sulle alte rese per ettaro di vini soprattutto da taglio, grazie alla loro colorazione e consistenza, si sta ora cercando di valorizzare il territorio raggiungendo dei livelli qualitativi di tutto rispetto per alcuni vini soprattutto a base di vitigni autoctoni. Soprattutto nella zona tra Brindisi e Taranto, la forma di allevamento più diffusa è l’Alberello, che però sta venendo sempre più sostituito dalla Spalliera.
I vitigni principali di questa regione, a seconda della zona, sono:
- A nord il Bombino bianco, il Bombino nero, Il Trebbiano Toscano, l’Uva di Troia, il Sangiovese e il Montepulciano;
- Al centro la Verdeca e il Bianco di Alessano;
- Al sud il Primitivo, il Negro Amaro e la Malvasia nera.
Partendo da nord, in provincia di Foggia nella zona nota come Daunia, troviamo i vini di San Severo DOC e Cerignola DOC. In quest’area i vitigni più diffusi sono il Bombino Bianco e il Bombino Nero, il Sangiovese e il Montepulciano, il Trebbiano Toscano e l’Uva di Troia (a bacca nera). Attorno a Bari, troviamo la zona di Castel del Monte, con i vini delle tre DOCG Castel del Monte Bombino Nero DOCG, Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG e Castel del Monte Rosso Riserva DOCG. In questa zona sono presenti anche l’Aglianico e i più diffusi vitigni internazionali. Scendendo ancora troviamo sempre vicino a Bari, la Gravina DOC, la Martinafranca DOC e la Locorotondo DOC. In questa zona si producono anche vini bianchi di spessore, con i vitigni Verdeca (Gravina), Bianco d’Alessano (Martinafranca) e Malvasia Bianca Lunga (Locorotondo). Più giù, nella penisola Salentina, oltre al vitigno principale Negro Amaro e al Primitivo, troviamo la Malvasia Nera di Brindisi. Questi vitigni caratterizzano i vini delle DOC locali, tra cui ricordiamo il Primitivo di Manduria DOC (e Primitivo di Manduria Dolce Naturale DOCG) e i vini della Salice Salentino DOC. Nella regione ci sono dunque 4 DOCG, di cui 3 filate dalla precedente DOC Castel del Monte, oltre al Primitivo di Manduria Dolce Naturale DOCG. Inoltre si contano 28 DOC e 6 IGT (Indicazione Geografica Tipica).