Elegante, disponibile e molto preparata anche sui temi dell’attualità politica, sia italiana che polacca, Kasia Smutniak è stata a lungo applaudita al Kino Muranów di Varsavia durante l’incontro con il pubblico seguito alla proiezione del film “Made in Italy”, diretto dal famoso cantautore Luciano Ligabue. Smutniak, introdotta dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Roberto Cincotta e dalla professoressa dell’Università di Varsavia Anna Osmolska-Metrak, ha aperto lo scorso 5 aprile la settima edizione di CinemaItaliaOggi – rassegna sostenuta dall’Ambasciata Italiana, dagli Istituti Italiani di Cultura e dai Consolati Onorari Italiani in Polonia e da Cinecittà Luce – che ha coinvolto otto città polacche: Varsavia, Cracovia, Breslavia, Poznań, Szczecin, Łódź, Gdynia e Katowice.
“Sono molto contenta d’aver lavorato al fianco di due grandi personaggi come Ligabue e l’attore Stefano Accorsi in un film che rappresenta storie di vita autentiche in una Italia che è sì ancora un paese in difficoltà ma in cui, grazie all’impegno quotidiano della gente comune, sta rinascendo la speranza di rilanciare un paese che è assolutamente straordinario”, ha dichiarato Smutniak che è la protagonista anche della divertente commedia “Moglie e marito” in programma all’interno della rassegna. CinemaItaliaOggi ha così avvicinato il pubblico polacco alle nuove produzioni italiane. Tra i film più apprezzati, oltre ai due che vedono protagonista la polacca, ormai italianizzata, Kasia Smutniak, sicuramente c’è “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni, e poi “Finchè c’è prosecco c’è speranza”, del regista rivelazione Antonio Padovan presente alla proiezione varsaviana.
Tra le sorprese più gradite va sicuramente segnalata l’interpretazione della giovanissima Julia Jedlikowska, adolescente polacca che da anni vive con la famiglia a Palermo, protagonista del duro “Sicilian Ghost Story”, film che narra la storia vera del rapimento e dell’uccisione del figlio di un boss pentito. Gli altri film che hanno garantito il successo di questa bella rassegna sono: “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi, “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini, “Il figlio sospeso” di Egidio Termine, “Una questione privata” di Paolo Taviani, “Gli sdraiati” di Francesca Archibugi, “Terapia di coppia per amanti” di Alessio Maria Federici.