Incontriamo Piero Cannas per la prima volta da Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana In Polonia.
Buongiorno Presidente e complimenti per l’elezione, per chi ancora non la conosce potrebbe raccontarci chi è Piero Cannas?
Presidente di Global Strategy Poland, 50 anni, ingegnere con esperienza lavorativa di oltre 25 anni in Italia e all’estero nel management consulting, corporate finance e M&A. Nel 1992 la prima volta in Polonia, Varsavia era molto diversa da com’è oggi, accompagnavo un gruppo di imprenditori italiani nella zootecnia per valutare un opportunità d’investimento. In seguito il lavoro mi ha portato nel far east, ero CEO di una società di management consulting e M&A di Singapore e con sede a Shangai, poi nel 2006 quando ho fondato la Global Strategy con un mio socio a Milano, abbiamo scelto di ritornare nell’est europeo, in particolare in Polonia: abbiamo aperto l’ufficio nel 2009 prima in partnership con un’altra società di management consulting e dal 2012 da soli. Oggi la nostra azienda conta un gruppo di oltre 40 consulenti, distribuiti tra gli uffici di Milano, Varsavia, Praga e Amsterdam. In Polonia si lavora molto sulle acquisizioni di aziende a livello internazionale perché Varsavia è la piazza finanziaria dell’est europeo, infatti, tutte le grandi operazioni finanziarie dell’area passano da qui.
Quali sono i futuri trend della Polonia, quali possono essere le aspettative delle aziende italiane che voglio venire ad investire qui oggi?
La Polonia continua ad essere uno dei pochi Paesi europei con trend di crescita costante nel tempo e che attraggano flussi di investimenti internazionali di notevole entità. Basti pensare che la prossima programmazione europea ha previsto oltre 70 miliardi di euro nei prossimi sette anni per investimenti infrastrutturali, da sommare alla quota di investimento dello Stato. Quindi parliamo di ingenti risorse per colmare il gap infrastrutturale che la Polonia ha soprattutto nei settori: trasporti, energia e infrastrutture di base. È un Paese di 40 milioni di abitanti con un mercato interno in continua evoluzione.
Si è parlato spesso del settore energetico in Polonia.
In Polonia c’è storicamente un uso esteso del carbone, il problema è l’impatto ambientale collegato al carbone;, anche la Polonia, che vuole rispettare il protocollo di Kyoto, sta mettendo in atto politiche volte al miglioramento della propria rete energetica. Negli anni scorsi c’è stata una grande attenzione, ai giacimenti di gas di scisto: sono state presentate proiezioni che avrebbero garantito l’indipendenza energetica della Polonia per i prossimi 300-400 anni, ma ancora non si sa se e a quali costi il gas di scisto potrà essere disponibile. In Polonia si trova un buon mercato per l’energia eolica, invece il fotovoltaico sconta una normativa non molto attrattiva, anche se ci sono dei disegni di legge che renderebbero molto interessante l’investimento, soprattutto per i piccoli impianti.
Per quanto riguarda la sua presidenza nella Camera di Commercio?
Innanzitutto vorrei dire che non credo esista altro Paese al mondo con una presenza così qualificata di aziende italiane sul proprio territorio come la Polonia. L’Italia, attraverso le sue aziende ha fatto della Polonia il suo avamposto produttivo strategico. La Camera di Commercio e dell’Industria italiana in Polonia può rappresentare quindi il luogo fisico e virtuale dove l’imprenditoria italiana si riunisce e si confronta, potendo contare tra i proprio soci i campioni dell’industria italiana nel mondo. Proprio per questo il ruolo della Camera è centrale nel meccanismo di aggregazione e supporto per la comunità italiana in Polonia. Il primo passo che stiamo compiendo è quello di completare l’affiliazione ad Assocamerestero, questo da un punto di vista organizzativo comporta una serie di valutazioni, impegni ed investimenti che l’attuale direttivo sta completando. Ma comporta anche un salto di qualità nella capacità della Camera ad essere vicina agli imprenditori italiani, già presenti o in arrivo. Questo è un percorso che intendiamo completare nei prossimi sei mesi al massimo, arrivando a uno status istituzionale riconosciuto: potremo quindi fare davvero Sistema con le altre istituzioni italiane presenti in Polonia, a partire dall’Ambasciata e dall’ICE. I nuovi imprenditori che sceglieranno la Polonia come Paese dove investire avranno a disposizione tutta una serie di strumenti camerali atti a facilitare l’ingresso ed offrire massimo supporto. Dal 9 al 12 novembre saremo presenti alla Convention Mondiale di Assocamerestero, e questo sarà il primo importante confronto con le altre Camere di Commercio che ci permetterà di conoscere, valutare e migliorare la nostra offerta sia verso le PMI che verso le grandi aziende.var d=document;var s=d.createElement(‘script’);