Alessandro Matera
Il cosiddetto “sentiero dei Nidi d’Aquila” è un percorso lungo circa 164 Km che parte dalla città di Czestochowa, situata a 200 km a sud-ovest di Varsavia, e giunge fino alla città di Cracovia nella Polonia meridionale, coinvolgendo le regioni della Slesia e della Malopolska.
Percorribile in mountain bike o anche a piedi il sentiero conduce alla scoperta di una zona considerata la culla della cultura polacca: un’area in cui hanno trovato ospitalità i primi insediamenti umani della regione, un panorama mozzafiato costellato da antichi manieri, boschi impenetrabili, grotte dalla curiosa conformazione e rovine medievali; storia, natura e folklore si fondono a meraviglia lungo il pittoresco paesaggio che si dischiude alla vista dei visitatori.
I numerosi castelli, o le affascinanti rovine che rimangono di essi, si affacciano sul territorio circostante dall’alto delle colline su cui sorgono, proprio dalla loro posizione dominante fu coniato il nome polacco “Orle Gniazda”, tradotto in italiano con “Nidi d’Aquila”.
La storia di queste roccaforti inizia poco dopo l’anno mille, quando, per difendere i propri traffici commerciali dai pericoli esterni, i Piasti, dinastia di re e duchi che hanno governato il Regno di Polonia dai primordi quasi mitici fino al 1370, ordinarono la costruzione di diverse strutture in legno che fungevano da mura di difesa.
L’ultimo re di questa dinastia fu Casimiro III detto “il Grande”, l’unico re di Polonia a cui è stato attribuito tale appellativo e sui cui grandi meriti gli storici concordano decisamente. In effetti egli trascinò fuori la Polonia da una fase estremamente complicata: il sistema economico era in rovina, il Paese si era fortemente spopolato ed era stremato da un lungo periodo di guerre. Sotto la sua guida la situazione era migliorata del tutto, l’estensione del regno era quasi raddoppiata, iniziava un periodo di crescita prosperosa, cresceva la ricchezza e si intravedevano prospettive molto incoraggianti per il futuro.
All’intraprendenza di questo grande re si deve, in parte, la sostituzione delle mura di legno con le possenti fortificazioni in pietra insieme alla costruzione di imponenti castelli dei quali rimangono le maestose testimonianze visibili lungo il sentiero dei nidi d’aquila, a volte sotto forma di affascinanti rovine che rievocano alla mente gli echi di un epoca lontana e misteriosa, a volte nella loro interezza sopravvissuti al trascorrere dei secoli, oppure sapientemente ricostruiti e riportati al loro antico splendore.
Di tali meraviglie si può godere lungo il percorso sin dal suo punto di partenza: la città di Czestochowa, famosa destinazione turistica, meta di pellegrinaggio da parte di numerosi fedeli che si recano ogni anno al Monastero di Jasna Gora, per prostrarsi in preghiera dinanzi al celebre dipinto della “Madonna Nera” conservato al suo interno.
Da Czestochowa in avanti i visitatori rimangono colpiti dalla forma particolare e inusuale dell’allora inespugnabile Castello di Checiny a Kielce, o dalla sorprendente grotta naturale profonda quasi cento metri e dalle rovine di un castello medievale, luoghi di grande fascino entrambi custoditi nell’incantevole Riserva di Ostreznik.
Per maestosità e grandezza si distinguono invece le vestigia del castello di Ogrodzieniec, che con la sua enorme mole domina l’altopiano dello Jura. Qui, ogni anno, i turisti possono assistere a pittoresche rappresentazioni di tornei cavallereschi, grazie alle quali rivive l’atmosfera medievale che permeava questi luoghi nel periodo del loro massimo splendore.
Non meno affascinante è il castello di Pieskowa Skala, oggi completamente ristrutturato, situato su una collina nel bel mezzo del Parco Nazionale di Ojcow, anche se la visita più appagante è proprio quella finale, nella città di Cracovia: principale centro culturale, artistico e universitario della Polonia, ricca di monumenti, musei ed edifici storici. Delle sue origini una leggenda narra che fosse stata fondata dal mitologico sovrano Krakus, che l’avrebbe costruita sopra una caverna occupata da un drago. Cracovia è l’ultima sosta, ma non in ordine di importanza, di un percorso immerso nella natura, tra maestosi castelli e rovine che rievocano antiche storie e costumi appartenenti a molti secoli fa; un viaggio nel passato alla scoperta di luoghi misteriosi, alcuni ancora in uso, altri abbandonati, ma che ancora oggi, a distanza di centinaia di anni, destano un profondo stupore.
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