Gli scienziati di Breslavia conquistano il mondo della tecnologia

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Un progetto internazionale denominato “Desire”, creato in collaborazione tra gli scienziati della facoltà di Geoingegneria, Industria Mineraria e Geologia del Politecnico di Breslavia è stato iscritto alla lista delle 1000 tecnologie moderne che cambiano il mondo. La lista è preparata dalla organizzazione Solar Impulse Foundation che premia i progetti scelti con il titolo di “The Solar Impulse Efficient Solution Label”. Alla lista vengono iscritti i progetti che hanno un impatto positivo sull’ambiente e migliorano la qualità della vita. Il nome del progetto “Desire” viene dal Control Based on Distributed in situ Sensors into Raw Material and Energy Feedstock e prevede un controllo integrato dei processi basati sulla rete dei sensori “intelligenti” per controllare i bisogni di risorse naturali e energia. Il progetto è durato tre anni e aveva un budget di 6 mln di euro che veniva dai fondi del programma di Unione Europea Horyzont 2020. Gli scienziati hanno lavoravano su uno dei quattro temi proposti esaminando come le tecnologie intelligenti riescano a migliorare il lavoro nelle miniere e portando le soluzioni più efficaci alla lavorazione di ciò che è stato già scavato. Realizzando questo progetto hanno collaborato anche con KGHM Rame Polacca perché come ci dice prof. Robert Król è proprio il processo della estrazione di rame e la sua lavorazione che consuma grande quantità di energia. Krol aggiunge che grazie alla loro tecnologia sarà possibile dire precisamente e più velocemente la composizione minerale di singoli materiali scavati e prepararli adeguatamente alla lavorazione che risparmierà energia e tempo. Nel progetto sono stati usati i sensori RFID sui quali scrivevano informazioni sui parametri di qualità e quantità del minerale scavato. La ricerca svolta nella miniera di KGHM ha confermato l’efficienza del metodo trovato dagli scienziati del Politecnico di Breslavia. Il Prof. Król ha informato che insieme al gruppo dei scienziati di Finlandia VTT Technical Research Centre cercano la sovvenzione che gli permetterebbe di continuare le ricerche su questo progetto.