Ferzan Özpetek “Rosso Istanbul”

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“Ricordate, la cosa più importante non è quella che tipo di vita conducete. L’importante è come ve la racconterete, e, soprattutto, come la racconterete agli altri. Solo in questo modo si può dare un senso agli errori, al dolore, alla morte”.

Una citazione dal film “Harem Suare”, Ferzan Özpetek

Rosso Istanbul, tradotto dall’italiano al polacco da Gabriela Hałat, è un racconto personale di Ferzan Özpetek, regista con doppia identità: turca ed italiana; è un racconto in cui le storie autobiografiche si intrecciano con racconti di fantasia. Questa è la storia del ritorno del regista alla sua città natale e la storia di una donna, accidentalmente incontrata in aereo, che ad Istanbul proverà dei sentimenti completamente nuovi.

Nel racconto il dolore si mescola con la gioia, il presente con i ricordi, una vecchia Istanbul con quella nuova e una tempesta personale nella vita dei protagonisti con le rivolte contro il governo nel 2013. Troviamo sia la città, sia i personaggi nel momento di svolta. Özpetek ci porta in un viaggio nostalgico ad Istanbul, la città dove è nato e cresciuto. La città gli esce incontro, evocando i ricordi d’infanzia: la nonna, “una principessa osmanica”, zie, donne mai sposate, indipendenti, affamate di vita, la madre, bella, che coltivava un segreto, il padre che appare dopo molti anni di assenza, l’assaggio del primo amore proibito.

Ricordi, colori, passioni. E si può anche dire che è proprio Istanbul, una città d’arte e d’avanguardia, ad essere la vera protagonista di questa storia.

In Italia “Rosso Istanbul” è stato ristampato tre volte nel corso di poche settimane. Attualmente Ferzan Özpetek sta concludendo i lavori sul film, basato sul libro.

Sull’autore

Ferzan Özpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul il 3 febbraio del 1959. Dal 1976 vive a Roma, dove si è trasferito per studiare storia del cinema, storia dell’arte, arte di costumi e regia. Nel 1977 ha fatto il suo debutto cinematografico, Il bagno turco, seguito da: Harem Suare, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica Presenza e Allacciate le cinture. Özpetek ha ricevuto premi in tutto il mondo per la regia e le sceneggiature. Nel 2008 presso MoMA (Museo dell’Arte Moderna di New York) ha avuto luogo una retrospettiva dei suoi film. È stato Direttore d’opera (Aida e La Traviata), membro della giuria durante i festival cinematografici di Venezia e Torino, maestro di film d’autore.

Le pellicole di Özpetek, chiamato non senza ragione un mago del cinema, raccolgono i motivi dalle sue esperienze personali, mostrando la fragilità dei sentimenti, l’amicizia, la malattia, le varie sfumature di amore, l’omosessualità, la perdita di una persona cara.

Claroscuro è una casa editrice indipendente, creata dalla passione di due persone. Non abbiamo alcun “passato editoriale”, ci unisce la passione per la parola scritta e l’interesse per le altre culture e per le altre lingue, nonché la necessità di condividere le esperienze letterarie con un pubblico più vasto. Siamo autentici: i nostri libri ruotano attorno alle questioni che ci riguardano, che abbiamo vissuto noi stessi o dei nostri cari. Indirizziamo i nostri libri ad un lettore “di strada”, un lettore-viaggiatore, un lettore-esploratore che decide di abbandonare la strada battuta per scegliere quelle meno frequentate, però magari più interessanti.

Il nostro ultimo libro è Rosso Istanbul di Ozpetek, in un eccellente traduzione di Gabriela Hałat. Siamo molto felici che sia proprio la nostra casa editrice a poter avvicinare questo libro ai lettori polacchi. Noi amiamo il cinema di Ozpetek. Ora, grazie al libro, possiamo guardare nella sua anima, conoscere il mondo in cui è cresciuto, e percepire i suoi film in modo completamente diverso. È una lettura obbligatoria per i fan di Ozpetek, per ogni cinefilo, per gli amanti di Istanbul, per tutti in cerca di amore e delle storie vere.