Faenza, cuore della ceramica italiana

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Nel cuore della Romagna sorge Faenza, città di origine romana, ricca di storia e tradizioni culturali, artistiche e commerciali, collocata sull’asse della Via Emilia all’incrocio con l’antichissima via che congiunge il porto di Ravenna con la Toscana e il mar Tirreno; questa posizione ha consentito, nei secoli, di allacciare rapporti significativi con Firenze anche grazie ai legami che fin dal XIV secolo la locale signoria dei Manfredi seppe instaurare con la Firenze dei Medici.

Il più famoso personaggio che molti secoli fa percorse il cammino da Firenze a Ravenna, passando per Faenza, è Dante Alighieri, sommo poeta italiano, di cui, proprio nel 2021 si celebrano i 700 anni. Faenza è parte del grande progetto Le Vie di Dante, un itinerario che ripercorre il viaggio di Dante da Firenze a Ravenna, dalla Toscana alla Romagna, attraversando l’Appennino – in treno, a piedi, in bicicletta – proponendo un modello di turismo slow, percorso turistico e culturale individuato da Lonely Planet come unica meta italiana tra i luoghi Best in Travel 2021 – Sostenibilità.

La città di Faenza è un piccolo gioiello italiano, una città estremamente smart e vivibile per i suoi 60mila abitanti, che vanta un centro storico ricco di proposte per il visitatore e un territorio vocato alla valorizzazione delle tipicità locali, sempre nell’ottica di un turismo sostenibile.

Faenza è in primis città d’arte, come ben testimoniano i suoi musei. Conosciuta a livello mondiale come una delle capitali della ceramica, la città è sede del Museo Internazionale delle Ceramiche-MIC, raccolta unica al mondo per la vastità delle sue collezioni che accolgono, a fianco della produzione rinascimentale faentina e dei famosi “bianchi di Faenza”, la ceramica italiana ed internazionale di tutte le epoche, con particolari spazi dedicati ai maggiori artisti del Novecento e della contemporaneità ed uno speciale focus dedicato a Picasso e Faenza. La rilevanza internazionale del MIC, la sua storia inscindibile dalla città, il dialogo tra le diverse forme d’arte hanno fatto sì che l’UNESCO lo annoverasse fra i siti promotori di culture di pace come “MIC espressione dell’arte ceramica nel Mondo”.

La Pinacoteca Comunale è il più antico istituto museale faentino e conserva una delle più preziose collezioni dell’intera Regione Emilia-Romagna, soprattutto per quanto riguarda  le opere della sezione antica, veri e propri gioielli che narrano la storia dell’arte locale e nazionale attraverso l’evoluzione delle tecniche e degli stili compositivi.

La Cattedrale rinascimentale, edificata su progetto dell’architetto di formazione brunelleschiana Giuliano da Maiano, accoglie l’immagine della B.V. delle Grazie, Patrona di Faenza, il cui culto si diffuse anche a Varsavia. Nel 1653, come ex-voto per la cessazione della peste, fu inviato a Faenza lo stendardo detto “Votum Varsaviae,” tuttora appeso al centro della cupola.

Il percorso artistico architettonico trova a Faenza un suo ulteriore apice nell’itinerario neoclassico urbano che accompagna il visitatore alla scoperta di questa affascinante epoca, di cui il Teatro Comunale Masini, inaugurato prima della Rivoluzione Francese e miracolosamente preservato nella sua originale architettura teatrale e nei suoi decori, rappresenta la più preziosa testimonianza in città. In ragione del suo particolare pregio, il Teatro fa parte della Strada Europea dei Teatri Storici (European Route of Historical Theaters), network che riunisce oltre 120 teatri storici selezionati tra i più antichi e preziosi d’Europa con l’obiettivo di valorizzare e tramandare i gioielli dell’architettura e della cultura teatrale europea, dal Rinascimento al XIX secolo.

L’itinerario neoclassico di Faenza trova completamento nelle moltissime facciate e interni di palazzi e residenze privati del centro ed in particolare con Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell’Età Neoclassica in Romagna, splendido esempio di dimora aristocratica settecentesca, completamente visitabile, in cui struttura e decorazione rappresentano meravigliosamente il gusto dell’epoca.

Faenza è un centro dinamico e vivace, cuore pulsante di attività che attraverso la valorizzazione dei molteplici aspetti della ceramica consentono di rappresentare al meglio la contemporaneità artistica e la ricerca innovativa alla base della produzione artigianale, ben rappresentata dalle oltre 60 botteghe ceramiche in città. Tutto ciò fa sì che Faenza ed il suo territorio vengano identificati come una pregiata meta turistica di nicchia, portatrice di un’offerta di alta qualità e fortemente orientata alla sostenibilità, basata sullo sviluppo culturale e sociale della produzione artistica ceramica.

Tale concetto trova realizzazione nello studio e nell’organizzazione delle manifestazioni di grande pregio internazionale quali il Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea – Premio Faenza, il Festival Internazionale della Ceramica Argillà Italia, mostra-mercato biennale della ceramica, ulteriormente animata da eventi tra cui il Mondial Tornianti (campionato mondiale di tornio), così come nell’estrema attualità delle azioni realizzate dai musei legati alla ceramica contemporanea quali il Museo Carlo Zauli, che ospita con regolarità residenze d’artista e workshop internazionali e la Fondazione Tramonti. La forte rappresentanza internazionale di Faenza in ambito ceramico è ulteriormente supportata dal ruolo di guida che la municipalità svolge nella Strada Europea della Ceramica (European Route of Ceramics), Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa che mira a valorizzare il patrimonio culturale legato alla produzione e alla tradizione della ceramica e a cui ha recentemente aderito anche la città polacca di Boleslawiec.

Quello faentino è un territorio ricco, espressione di un sistema fiorente, che si distingue per i suoi prodotti culturali e materiali di eccellenza, in un contesto paesaggistico di grande suggestione. Un territorio che si evolve e rafforza tramite di progetti legati alla sostenibilità e all’apertura internazionale, integrati alle peculiarità di una città profondamente radicata nella sua storia.