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Ieri al Castello Reale di Varsavia si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Dolabella, il pittore veneziano alla corte dei Vasa”. È la prima mostra dedicata all’artista considerato uno degli ultimi rappresentanti del manierismo veneziano. Al vernissage hanno partecipato il vice primo ministro e il ministro della Cultura professore Piotr Gliński, il direttore del Castello Reale Wojciech Fałkowski, la curatrice della mostra dottoressa Magdalena Białonowska che ha descritto in dettaglio i preparativi per l’esposizione e il restauratore principale Tomasz Buźniak. Quest’ultimo ha sottolineato che la mostra era una grande sfida sul piano logistico, in quanto si tratta di opere d’arte di grande formato, quotidianamente difficili da raggiungere, dato che si trovano in vari monasteri o chiese in tutta la Polonia. Dopo i discorsi ufficiali si sono esibiti alcuni artisti: la cantante e la pianista Małgorzata Bańka con la canzone “La vie en rose” e il coro maschile Cantores Minores sotto la direzione di Franciszek Kubicki. Il professore Gliński ha osservato il carattere internazionale della mostra, in quanto la dinastia dei Vasa fu svedese, il pittore fu veneziano e la cantante ha realizzato una canzone francese. Gli organizzatori dell’esposizione vogliono promuovere la conoscenza di Dolabella e pertanto hanno deciso di organizzare una serie di conferenze, lezioni e seminari sull’artista. Tommaso Dolabella, nato a Venezia nel 1570, si recò in Polonia nel 1598, dove visse fino alla sua morte. Fu pittore di corte dei sovrani Sigismondo III, Ladislao IV e Giovanni II Casimiro. I suoi dipinti hanno soprattutto contenuti religiosi, come ad esempio quelli per il monastero e la cattedrale Wawel a Cracovia e, come ha sottolineato il direttore del Castello Reale, dovremmo ringraziare proprio il clero per aver conservato queste opere d’arte meravigliose. I dipinti del pittore veneziano hanno fortemente influenzato lo stile del barocco polacco. La mostra si basa sugli studi di Jerzy Żmudziński, che per moltissimi anni faceva ricerche sui lavori di Dolabella. Tranne le opere d’arte del pittore l’esposizione presenta anche gli esempi della pittura veneziana del XVI secolo degli autori come Jacopo Palma II Vecchio, Giovanni de Monte o Domenico Tintoretto. Inoltre, vi si possono ammirare gli oggetti veneziani di lusso di quel periodo, fra cui i vetri di Murano o i merletti di Venezia. Le opere d’ arte e l’artigianato sono accompagnate da manoscritti, stampati e descrizioni. La mostra sarà visitabile da oggi al 6 dicembre 2020. Gazzetta Italia è il media partner ufficiale dell’evento.