DJ SPIKE (Break Da Funk)(Si?aD?wi?Q!)(Funkkrok)

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DJ e graffitista, membro del trio Break Da Funk. La sua musica può essere classificata come beatbreakin’ funk, per le sue sonorità “spezzate”. Il Dj Spike si esibisce in gran parte dei club di Varsavia, ma anche nel resto della Polonia. Un personaggio eclettico che ha successo anche nell’ambito dei graffiti, dove ha progettato sovrastampe per t-shirt oppure intere scenografie per concerti di star tipo Run DMC.

Da dove hai cominciato? Sei giovane eppure hai partecipato a progetti importanti fin dagli anni Novanta.

Suono da oltre quindici anni e ho fatto diversi progetti, ma neanch’io me li ricordo tutti. Quando sono dentro un progetto mi dedico al 100% e dopo averlo realizzato capita che non lo ricordo più perché è qualcosa che non vivo più.

Insomma vivi il momento?

Sì possiamo dire così! Non documento gli avvenimenti passati, cerco sempre nuove sfide.

E perché hai scelto proprio questo genere di musica? Da dove prendi le tue ispirazioni musicali?

Le prendo dalla gente che incontro sul mio cammino come DJ. Il mio stile evolve così in diverse direzioni. La mia musica è piuttosto elastica, faccio un sacco di sperimentazioni. Lo stesso riguarda la pittura. Sono cresciuto in campagna, passavo il tempo correndo con mia sorella per prati, campi, boschi. Ho avuto un intenso contatto con la natura, e ciò mi ha dato una grande pace della mente.

L’accesso alla musica è stato complicato?

No, a dire la verità all’epoca la musica non mi interessava per niente. Il mio unico contatto con essa era il programma ‘Lato z Radiem’ (‘L’estate con la radio’).

Quindi tra queste due arti al primo posto c’è la pittura?

No, non è così definito. Mi piace semplicemente occuparmi di cose che mi assorbono al 100% e che mi danno la pace. È una sorta di meditazione. E la natura mi ha sempre ispirato moltissimo.

Qual è il tuo soprannome da writer? Dove si possono vedere le tue opere? Dove possiamo incontrarti?

Il mio pseudonimo è Tamse24, perche dipingo dove mi va per 24 ore al giorno. Non so dove si possono vedere le mie opere. Una volta ho progettato una lampada con due skateboard con una scritta ‘Break Da Funk’. Qualcuno l’ha comprata ad un’asta on-line, non so nemmeno quando, l’ho saputo solo dopo. Se seguite la mia fanpage su facebook sapete dove trovarmi. A Varsavia mi esibisco come DJ in luoghi come Mono bar, 55, Cud nad Wis??, e ultimamente anche alla pizzeria Inferno vicino al ponte Poniatowskiego. Un bel posto! Ottima atmosfera e pizza deliziosa.

Hai dei fan fedeli?

I miei fan sono persone che si identificano con la musica che suono e con il mio stile. Ho anche un sacco di amici graffitisti, i quali conosco dagli anni Novanta. Ci incontriamo ai jam e raduni, o alle feste, a cui io suono e loro dipingono.È un gruppo immutato da anni, che cerca anche di essere una guida per la generazione più giovane. Ho notato che negli ultimi anni la subcultura hip-hop ha cominciato a crollare.

Cioè?

La gente è focalizzata sul far soldi, in fuga precipitosa per chissà che cosa. Hanno perso la volontà di fare cose per l’idea, per il diletto. Non ci sono più delle feste organizzate spontaneamente, come c’erano una volta. Si faceva il palco dagli stecconi, il parquet dagli armadi vecchi e uno slalom dalle lattine di birra. E ci divertivamo per tutto il giorno! Questo clima non c’è più, però c’è ancora la gente che vuole fare cose di questo tipo. Recentemente ho avuto l’onore di suonare all’apertura di uno skate park a Piaseczno, un’iniziativa di MC Rufin. Lui è come una stella che brilla sulla scena dell’hip-hop, indicando la strada ai giovani. A proposito, sto pensando di comprare un telescopio a mio figlio per instillare l’amore che ho per l’astronomia anche a lui.

Hai 1000 idee al minuto! Mi piace.

Che ne so, per me è normale. Ma vedo che oggi la gente non ha degli hobby così. Quando incontro ad esempio gli hipster, questi ragazzi mi sembrano di avere due mani sinistre. Sono vestiti tutti alla moda, ma nient’altro. Il loro unico hobby è ubriacarsi e drogarsi. Io sono stato educato in modo un po’ diverso.

Per fortuna, non tutti sono così. Grazie e in bocca al lupo!

Ed io ti invito a seguire un mio concerto. In media una volta al mese sono all’Inferno. Tutte le informazioni le trovi sulla mia fanpage.}