Graziella Jasińska è una pittrice polacca da vent’anni residente a Vallese in provincia di Verona. Ha finito gli studi artistici in Italia all’età di 40 anni e continua ancora la formazione. Una delle sue destinazioni preferite è il Lago di Garda dove passa di solito il tempo libero con suo marito che è italiano.
Trasferirti in Italia ti ha permesso di realizzare i tuoi sogni?
Sì. Ho iniziato a realizzare i miei sogni quando, quasi vent’anni fa, all’età di quarant’anni, sono arrivata in Italia su invito di mia cugina che abita nei pressi di Verona. Lei mi ha aiutato a trovare il lavoro grazie cui ho potuto iniziare gli studi artistici con la professoressa Maria Luisa Quaini nella scuola artistica a San Giovanni Lupatoto. Dopo ho frequentato anche una scuola di disegno e pittura a Bovolone ed ho passato qualche anno a perfezionare le tecniche pittoriche in una scuola di Legnano e ad Arcobaleno Arte a Ca’ di David a Verona. Esercizio e formazione sono molto importanti per me perciò cerco sempre nuove sfide. La mia nuova scoperta è la tecnica di pittura veloce che ho imparato alla scuola di pittura di Buttapietra.
In cosa consiste questa tecnica?
In breve si tratta di un uso spontaneo dei colori che si mettono su tela e poi si distendono in tutte le direzioni. Il lavoro dura circa due giorni. Ognuno sceglie i colori che preferisce, io ad esempio ho scelto grigio, bianco e nero. È molto importante che durante l’atto di creazione si liberino le emozioni. È una tecnica che aiuta molto soprattutto chi è all’inizio del proprio percorso artistico.
Che cosa ti ispira di più in Italia, i lavori dei grandi maestri, di cui i musei sono pieni, o la bellezza della natura?
Il mio maestro assoluto non è un pittore italiano ma l’olandese Piet Mondrian che, accanto a Kandinsky e Malewicz, è considerato uno dei precursori dell’astrattismo. I suoi motivi geometrici mi hanno conquistata quando studiavo i suoi quadri. Questi motivi si possono trovare anche nelle mie opere, comprese quelle ispirate alla natura e ai paesaggi italiani. La natura è decisamente la mia maggiore fonte d’ispirazione, soprattutto il Lago di Garda con quei paesini pittoreschi lungo le sue sponde.
Come sfrutti questo tipo di ispirazione?
Vado spesso al lago con mio marito. Durante il lockdown prendevamo gli zaini con i panini e andavamo a fare passeggiate tutto il giorno. Abbiamo visitato i paesi intorno al lago dove si possono ammirare le chiese barocche e i castelli medievali tra cui quelli più interessanti sulla sponda est del lago, costruiti dalla famiglia Della Scala. Altra cosa interessante sono le fortificazioni veneziane a Peschiera del Garda. Uno dei miei luoghi preferiti è Sirmione dove già ai tempi dei romani arrivavano i patrizi per ammirare i bei paesaggi e fare il bagno nelle acque termali. Dal punto di vista storico invece mi piace molto Salò che negli ultimi anni di guerra fu la capitale della Repubblica Sociale Italiana fondata da Benito Mussolini su ordine dei nazisti. D’estate giriamo il lago in barca e ammiriamo le città dall’acqua. Proprio quei posti visitano anche i partecipanti al workshop che organizzo ogni anno.
Di che workshop parli?
Organizzo workshop artistici per le persone che vogliono liberare le emozioni, realizzare i sogni e semplicemente dipingere. Nel programma c’è anche, tra l’altro, insegnamento della tecnica di pittura veloce che ho descritto prima.
Cosa vuoi condividere con i partecipanti di questi incontri con l’arte?
Una delle attrazioni è un invito in una casa italiana per far vedere come si vive. Abbiamo una cucina spaziosa dove possiamo cucinare e mangiare. Perché l’Italia significa anche cibo semplice e buon vino. Gli italiani ci tengono molto alla qualità dei prodotti, li comprano solo nei negozi locali. Mio marito cucina benissimo, il suo cavallo di battaglia sono gli spaghetti con le cozze che serviamo sempre alla cena di benvenuto.
Dipingere è la tua passione ma nello stesso tempo il tuo modo di vivere?
È più importante di qualsiasi altra cosa. Quandodipingo sento che sono felice perciò ho deciso di condividere le mie esperienze con gli altri. Così è nato il progetto dei workshop estivi di pittura al mio amato Lago di Garda. È un’idea per delle vacanze italiane speciali per tutti quelli che, come me, vogliono realizzare i sogni e dipingere. Il mio compito è far sì che l’arte cambi la loro vita.
La tua vita è cambiata grazie all’arte? Quando hai iniziato?
Dipingevo fin da bambina. Abbastanza presto ho scoperto che grazie ai quadri riesco ad esprimere le mie emozioni, far vedere la tristezza o la gioia. Gli acquerelli, le matite colorate e la carta erano i miei giochi. Quando le mie amiche giocavano con le bambole io preferivo dipingere. Durante gli anni delle scuole elementari ho vinto anche dei concorsi di pittura. Allora il mio tutore artistico era la maestra della mia città, Ostrów Wielkopolski, che ha lavorato con me individualmente e mi ha preparata per gli studi artistici all’Accademia delle Belle Arti di Wrocław.
Comunque la vita e la situazione familiare mi hanno costretto a cambiare i piani. Ho dovuto andare al lavoro e occuparmi di mia madre dopo la morte di mio padre. Poi ho messo su famiglia e di nuovo non ho avuto tempo per dipingere. Ho sentito però che sarei tornata alla pittura e l’ho fatto ma solo qui, in Italia.
Non ti arrendi facilmente…
Credo sempre di poter, prima o poi, realizzare tutti i miei progetti. È il mio motto. Non importa se sono cose grandi o piccole. Tutto quello che faccio, lo faccio con passione e amore.
tłumaczenie it: Agata Pachucy