Cookabike, viaggiare cucinando

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Michele Tomasini è un ingegnere meccanico. Ha lavorato 5 anni per FIAT e si è licenziato a settembre del 2013. Poi si è iscritto a un corso di cucina che è durato otto mesi. Subito dopo aver finito il corso ha dato il via al suo progetto ”Cookabike”. È partito da Aviano e dopo 3 mila chilometri arriverà a Tallinn fermandosi nelle città europee dove insegnerà la cucina italiana a chiunque lo ospiti. Le tappe del viaggio sono previste lungo le principali città europee ovvero Vienna, Brno, Cracovia, Varsavia, Riga e Tallinn e tante altre. Io l’ho ospitato a Varsavia.

 

Prima di tutto, come ti è venuta questa innovativa idea di andare fino a Tallinn cucinando?

Volevo fare un viaggio lungo e Tallin era una delle città che mi interessava a conoscere. Non ci sono mai stato. Volevo vedere la Lituania, l’Estonia e la Lettonia. Riga e Tallin mi hanno sempre incuriosito. Insomma per dirla alla Nanni Moretti: “sono cose, non si sa bene cosa. Penso che ci siano delle cose da vedere e quindi andiamoci”. E perché Tallin? Così. E perché con la bici? Perché se venivo in moto non mi intervistavi!

 

Hai ragione! Ok parliamo delle lezioni di cucina che offri. Hai un menu fisso o cambia?

Io faccio quello che le persone mi chiedono. Prima di partire non avevo il tempo di mettere tutte le ricette sulla mia pagina www.cookabike.com. Se qualcuno non ha alcuna idea di cosa preparare io gli propongo qualcosa, gli do degli spunti. Due giorni fa a Kielce ho fatto le lasagne. Poi ho fatto anche la pasta fresca per chi voleva le tagliatelle e poi ancora risotto, pizza.

 

Quali nuovi gusti e sapori hai conosciuto durante questo viaggio?

Mhm… domanda complicata. Cucino soprattutto le mie ricette e quindi non è che ho sperimentato molti nuovi gusti.

 

Ma avrà pur assaggiato qualcosa di nuovo!

Sì, in Polonia i pierogi russi. Mah, non è che ho trovato dei gusti sconvolgenti. Non ero in Cina o in India, sono piatti tendenzialmente in linea con il nostro gusto italiano. Mi sono piaciuti ma…

 

Ma se parliamo dell’alcool?

Dell’alcool ahahaha!!! Dell’alcool, sì, qua, in Polonia. Ah! La birra con il succo di lampone. Sì, quella è molto strana. E una ragazza qui ha usato lo sciroppo di lampone per condire l’insalata! Non lo fate normalmente vero? In Slovacchia invece ho provato una specie di grappa speziata che era buonissima. La vodka la conoscevo già. Invece mi hanno colpito le cose che preparate con yogurt e spezie, sì, questo sì mi è piaciuto e mi ha colpito.

 

L’Italia non ti manca tantissimo, vero? Perché in ogni posto dove ti fermi trovi per esempio ora il caffè italiano fatto anche con la moka, il Nero d’Avola, il Grana Padano, i cantucci e magari anche l’Aperol.

Sì, però non tutti avevano la moka. Non ho trovato l’Italia o i prodotti italiani come da te che hai una scorta di caffè per 6 mesi. Ma per esempio ho notato che nella Repubblica Ceca tutti hanno il macinino e si fanno il caffè.

 

Ma non ti succede che in ogni posto dove ti fermi devi assaggiare la roba fatta a casa. ”Assaggia questo, perché l’ha fatto mia nonna” o ”prendi questo barattolo di marmellata e di funghi sottaceto fatti in casa”?

Spesso sì. Come da te. E mi hanno regalato marmellata a Bratislava e poi grappa, vodka fatta in casa. I cetriolini sottaceto.

 

Il viaggio finirà prima o poi e … poi?

Nie wiem. Szczerze mówi?c nie mam poj?cia, co si? stanie potem. Mam nadziej?, ?e Tallinn mi si? spodoba i ?e zatrzymam si? tam na jaki? czas.

 

Come ti sei trovato a Varsavia?

Bene. In tre sere ho fatto tre esperienze diverse incontrando persone, ambienti, modo di vivere differenti. In tre giorni sono riuscito a vedere tre sfumature di vita di Varsavia completamente differenti.  Tante cose messe assieme senza magari anche una logica. Un giorno sto con te, un giorno con altri e poi altri ancora. E vediamo cosa succede.

 

Ma cosa ti spinge a questa esperienza viaggiante-culinaria?

Difficile rispondere a questa domanda, ma se lo faccio una ragione ci sarà.

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