Quando la Polonia era in difficoltà, negli anni ’80, arrivavano copiosi aiuti dall’Italia. E ora che l’Italia si è trovata in difficoltà per il coronavirus, sono arrivati aiuti anche dalla Polonia, in forma soprattutto di staff di volenterosi medici e infermieri, fra i più bravi del mondo, come confermato anche dal gran numero di quelli che lavorano stabilmente in Italia e in molti altri paesi europei.
Ed ecco che, quasi a suggellare questo recente, rinnovato atto di amore fra i due popoli, arriva ora anche questo piccolo, grande disco… volante (sulle ali lievi della musica) realizzato da un quintetto di ITALIENI (ossia Italiani di un altro mondo) legati alla Polonia a vario titolo (ma soprattutto, si capisce subito, da un grande amore): una canzone, un’opera leggera, nel senso migliore del termine (e Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di leggerezza in queste settimane pandemiche cupe e terribili!), un’opera che mescolando musica e gastronomia, ottimismo, amore e buoni sentimenti, ci fa sognare l’uscita dal tunnel di isolamento, di impossibilità di stare insieme, abbracciarci, sorriderci, toccarci, fare festa, danzare come piace fare a entrambi i popoli gioiosi e – gratta gratta – appassionatamente positivi per natura.
Questa canzone, che invita irresistibilmente alla danza, capovolge gli schemi: è un sincero atto d’amore verso la Polonia da parte degli italiani che, gettando alle ortiche decenni di aride sofisticherie intellettuali, hanno creato un gioiellino autenticamente nazional-popolare (ma sì, scomodiamo pure anche Gramsci!) attingendo ai canoni del fenomeno (nazional-popolare) della Disco Polo, musica da discoteca conviviale nata in Polonia negli anni ’80 ispirandosi all’altrettanto nazional-popolare Italo Disco (vi ricordate i fratelli Righeira di “Vamos a la playa”?). Nazional-popolare? Che dico? Di più! BI-nazional-popolare! Inter-nazional-popolare!
E questo è il bello! Chi in Polonia si sarebbe immaginato che un giorno degli italiani si sarebbero ispirati a una corrente della musica (nazional) popolare polacca, condita con tanta voglia di giocare, ironizzare, divertirsi, tutte cose che tanto piacciono a entrambi i popoli fortemente accomunati da un’anima zuzzurellona? Ed eccoli qua, i primi, i migliori, gli unici: gli Italieni! I pionieri di un genere nuovo che nasce con loro chiudendo idealmente il cerchio: l’Italo Disco Polo!
Ma ora basta, chiacchiere a zero e via a sognare con la colonna sonora (praticamente un inno nazional-popolare, appunto) di questa “Ricetta dell’amore” (traduzione del titolo polacco “Przepis na miłość”) il giorno in cui finalmente il coronavirus sarà stato sconfitto e potremo tornare ad affollarci ovunque, per esempio nei fantastici banchetti nuziali polacchi, tutti in pista a dimenare le maniglie dell’amore di ogni forma e dimensione per digerire pizza, bigos, lasagne e penne col pollo (e guai a chi storce il naso!), in quegli allegri assembramenti, tutti insieme ammucchiati, eccitati, accaldati e accalorati, ansanti e ansimanti, sprizzanti gioia e grondanti amore!
Perché alla fine della fiera, parafrasando la Karen Blixen del “Pranzo di Babette”, l’unica cosa che ci porteremo via da questa valle di lacrime sarà l’amore che avremo donato!
https://www.youtube.com/watch?v=EFbc8IFpeHI