Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 29 agosto scorso il decreto “Sblocca Italia”, all’interno del quale è prevista l’adozione del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti.
Si tratta del piano più rilevante adottato da un Governo italiano per favorire l’internazionalizzazione del Paese e per sostenere le imprese italiane – in un momento in cui l’export rappresenta per la nostra economia la leva più importante e dinamica per la crescita del PIL – e che consente finalmente all’Italia di essere al passo con i maggiori paesi europei.
Gli obiettivi del Piano sono:
- ampliare di almeno 20.000 unità il numero delle imprese esportatrici, in particolare piccole e medie;
- espandere le quote italiane del commercio internazionale (obiettivo: +50 miliardi);
- valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo;
- attrarre gli investimenti esteri in Italia (obiettivo: +20milardi/anno).
Per la realizzazione del Piano, sono state stanziate risorse aggiuntive per i prossimi tre anni tramite il Ministero dello Sviluppo economico, pari a 130 milioni di euro per il 2015, 50 milioni per il 2016 e 40 milioni per il 2017. A queste si aggiungono, per quanto riguarda il settore agroalimentare, 22 milioni sia nel 2015 che nel 2016 tramite il Ministero delle Politiche Agricole.
Il Piano è composto da numerose azioni, da attuare mediante l’Agenzia ICE, che, come prassi ormai consolidata, agirà in stretto raccordo con le associazioni di categoria:
- formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese, in particolare piccole e medie;
- promozione delle maggiori fiere italiane di livello internazionale;
- valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all’estero di marchi e certificazioni di qualità;
- sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei mercati esteri, anche attraverso accordi con le reti di distribuzione e promozioni innovative;
- segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari, a partire da Expo 2015;
- campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding;
- sostegno all’utilizzo degli strumenti di e-commerce da parte delle piccole e medie imprese;
- erogazione di contributi a fondo perduto (voucher) alle piccole e medie imprese per rafforzarne le competenze tramite l’adozione di export manager;
- promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia.
Il Piano sarà oggetto annualmente di una relazione sullo stato di attuazione e sui risultati raggiunti.
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