Blanco “Innamorato”
A seguito dello scandalo che ha riguardato Blanco al Festival di Sanremo di quest’anno (a causa di una cuffia difettosa, il cantante si è sfogato distruggendo elementi della scenografia), non se ne ha più traccia. Non si sa se si sia trattato di una coincidenza o di un escamotage della campagna pubblicitaria per la pubblicazione dell’attesissimo secondo album di uno dei maggiori artisti della scena musicale italiana. È certo che la celebrità del brano “Brividi” dell’anno scorso, registrato con Mahmood, realizza un album eccellente. Il suo punto di forza consiste nella combinazione di elementi rap, linee melodiche e ottimi ritornelli. Il titolo dell’album indica che Blanco è innamorato e offre dodici lettere d’amore: alla vita, alla famiglia, alla sua attuale fidanzata Martina (c’è anche una canzone dedicata al suo precedente amore, Giulia) e alla musica. Nel suo secondo album fa un passo avanti, mescolando le sue canzoni rap, o addirittura punk, con suoni provenienti direttamente dalla disco. Le parole gridate si ingentiliscono quando si uniscono ai sintetizzatori e creano un collage grezzo e allo stesso tempo angelico. E finalmente, il punto culminante. Nell’album figura la leggendaria Mina, nascosta in Svizzera da oltre quarant’anni. Un’icona musicale che al momento del suo massimo successo si è allontanata dalla ribalta e nonostante continui a sfornare album, evita costantemente i media e i rapporti con l’industria. Se l’amore è la via per creare musica, allora ne voglio di più.
Bais “Disco due”
Secondo capitolo del progetto musicale del composi- tore, cantante e musicista che si nasconde attorno allo pseudonimo di Bais. Il secondo album, come lo descrive il musicista, è una nuova immagine di sé, più libera e aperta alla condivisione. Il motivo comune che unisce tutte le canzoni è la libertà che possono dare soltanto i viaggi e la possibilità di condividere le esperienze con gli altri. Il mare, le onde, l’acqua, il viaggio sono sempre stati fondamentali per l’artista e liberano un sentimento di vera libertà, che si diffonde in tutto l’album in diverse canzoni. Tale condivisione si percepisce già nella prima traccia nostalgica, che racconta del vuoto esistenziale. I temi sono veramente gravi e le domande veramente shakespeariane, ricche di romanticismo, come quella a metà dell’album, in cui Bais si interroga su come non morire ogni volta che si innamora. Con una spontaneità e una leggerezza, il cantante inserisce nella musica una parte più profonda di ogni pensiero che crea. A livello musicale, sono le canzoni pop di un ribelle per scelta, con chitarre però così infantili, per non dire beatlesiane. Forse sono questi i brani che il quartetto di Liverpool suonerebbe nel 2023?
Giuse The Lizia “Crush”
Un altro artista della nuova generazione è Giuse The Lizia, che ha appena lanciato il suo nuovo album di debutto “Crush”. Come Bais, Giuse affronta con intensità il tema dell’adolescenza e dei primi amori. Propone 10 tracce, scritte e composte con l’aiuto di alcuni amici, in cui il cantante (e autore dei testi) si espone, raccontando i problemi e le difficoltà che spesso dominano le relazioni più intime. Il pessimismo è il sentimento che domina nell’album, non mancano riflessioni, a volte dolorose ma sincere, sulla generazione dei giovani d’oggi. A livello musicale, troviamo molte melodie gradevoli che sono hit a sé stanti (con il singolo estivo “Lato A, Lato B”) e che formano un tutt’uno. Come dice il cantante stesso: “Nell’album ho cercato di approfondire diversi mondi musicali, captando tutto ciò che mi affascina musicalmente, senza però perdere di vista il motivo, che è semplicemente la mia vita”.
Tłumaczenie it: Monika Skrzypkowska