Marta Dzy
Ottobre a Breslavia: finalmente un po’ di autunno di sole e di caldo; si ha voglia di uscire di casa e ci si muove volentieri e senza fatica. La mattina vado all’Università, poi al lavoro; nel frattempo devo correre molto nella meravigliosa città vecchia, dove vado spessissimo al ristorante “Najadacze” (per un caffè, il pranzo e poi di nuovo un caffè). La sera le mie gambe un po’ stanche mi portano a casa, nel pittoresco quartiere di Nadodrze. Questa è una passeggiata molto piacevole, non importa in che direzione si vada, poichè il Ponte Universitario (Most Uniwersytecki) è un luogo stupendo che offre una bellissima vista sull’Università, sull’isola S?odowa (Wyspa S?odowa) e sul porto situato tra i ponti. Sul ponte c’è anche una delle statue più belle della nostra città: “Powodzianka” (vittima di inondazione), scolpita dallo scultore breslaviano Stanis?aw Wysocki, omaggio alle centinaia di volontari che instancabilmente salvarono monumenti e inestimabili risorse bibliotecarie dall’inondazione del 1997. Sulla tratta tra il Ponte Universitario ed il Ponte Pomerano (Most Pomorski) possiamo trovare alcuni locali simpatici e graditi dai breslaviani, tra gli altri “Przysta?” e “River”. In quest’ultimo locale si può dare una sbirciata ai cuochi mentre lavorano e assaggiare la pasta garganelli fatta a mano nel ristorante, al pesto di rucola. Se, invece, siamo nel weekend, le mie gambe, invece di portarmi a casa, mi portano verso le mostre. Vado di qua e di là, batto i piedi e salto sulle piste da ballo breslaviane, rincaso all’alba. Questo mese sono riuscita a deliziarmi della mostra POSTAWY 2013, che presenta pitture di due artiste giovani, studentesse dell’Accademia delle Belle Arti di Breslavia, premiate alla prima edizione del concorso di pittura organizzato dal loro ateneo: Katarzyna Frankowska e Katarzyna Wiesio?ek. La mostra d’inaugurazione si è tenuta nella Galeria M nell’edificio medievale Stare Jatki, è stato un evento gaio e vivace, e le opere delle ragazze sono state accolte in maniera calorosa ed entusiastica da parte del pubblico. Non posso non menzionare l’after party altrettanto riuscito nell’eterno “Kalambur”, poi all’Ambasada, e forse in qualche altro posto… È poi in corso la seconda edizione del Play with Glass European Glass Festival, ossia la festa del vetro artistico europeo. Ciò significa che si deve fare una visita obbligatoria alla stazione ferroviaria Wroc?aw G?ówny, dove nell’impressionante Sala Secesyjna sono esposte delle opere incredibili di sedici artisti di tutta l’Europa. L’esposizione mi ha ricordato un po’ l’enorme mostra sul vetro, che avevo avuto il piacere di vedere alla Biennale di Venezia di quest’anno. Seppure la scala è diversa, l’atmosfera è simile. Vado in bicicletta piuttosto spesso, poichè il tempo è perfetto e la stessa Breslavia è sempre più bicycle-friendly, le piste ciclabili spuntano come funghi, sollevando allo stesso tempo molte discussioni. Gli automobilisti si lamentano delle piste ciclabili tracciate sulle strade e delle corsie diventate molto strette (le piste ciclabili sono spesso tracciate sulle strade già esistenti), e noi ciclisti cerchiamo di non perderci in questo garbuglio e stiamo molto attenti, siccome i vigili urbani breslaviani non sono indulgenti e fanno multe generosamente. In bicicletta sono andata la settimana scorsa a vedere al Browar Mieszcza?ski l’insolito spettacolo/performance/mostra sotto la regia del sudafricano Brett Bail, intitolato EXHIBIT B. Quest’evento faceva parte del festival teatrale DIALOG, il cui motto di quest’anno sono state le parole di Susan Sontag: Essere spettatori di disgrazie altrui è una delle esperienze più caratteristiche della contemporaneità. La mostra Exhibit B è sicuramente un’esperienza molto forte, è un racconto sui crimini del colonialismo, le cui conseguenze sono vive fino ad oggi. Sono entrata completamente sola nel labirinto delle sale in cui erano presentati, in diverse installazioni, gli africani. E da sola ho dovuto far fronte alla loro storia orrenda, all’ingiustizia e anche allo sguardo intransigente di ciascun’attore che interpreta schiavo, profugo e vittima. Dall’ultima sala uscivo avvolta nella straordinariamente bella canzone funebre cantata da un coro namibiano, tuttavia ero completamente sconvolta. Sono riuscita a partecipare anche all’inaugurazione dal festival TIFF (Troch? Inny Festiwal Fotografii ovvero il festival fotografico un po’ diverso), tenutasi nel Muzeum Wspó?czesne (Museo Contemporaneo). Nell’ambito del TIFF si può scegliere tra mostre, proiezioni di film, appuntamenti con artisti, workshop e, ovviamente, feste. L’evento, come tutti gli eventi presso il Muzeum Wspó?czesne, ha attirato moltissima gente, e la visita al Cafe-Muzeum al sesto piano è sempre un gran piacere: un vino delizioso e un’enorme terrazza panoramica, da cui si estende la vista su tutta Breslavia sono indubbiamente i pregi di questo luogo. Dopo la mostra mi sono recata in uno dei miei locali prediletti, nel Quartiere di Quattro Templi, ovvero “Cocofli”, un luogo di incontro tra la letteratura, la musica, ottime bevande alcoliche e antipasti squisiti, dove bevendo un buon vino israeliano e stando in un’ottima compagnia ho perso la cognizione del tempo, e questo, si sa, è un sintomo molto positivo! Devo organizzare tutto in maniera perfetta. Ho visto poi anche dei luoghi nuovi: “Kontynuacja”, ovvero il maggiore “multi-tap bar” (con molti distributori di birra) di Breslavia, che ha nella propria offerta addirittura 16 diverse birre alla spina. Ci ho portato, come esaminatore, mio padre, intenditore di birra. È uscito molto contento da “Kontynuacja”. Appena il papà aveva preso la via di casa, a notte fonda sono andata, non tanto lontano da quel paradiso della birra, in via Ruska, dove da appena un mese è aperto il Bau Bar, un posto in cui ci si può sfogare ballando le sonorità elettroniche, bere ottime bevande, trovare un piacere estetico nell’arredamento austero e, in seguito a tutti questi piaceri, perdere nuovamente la cognizione del tempo. L’unica cosa che non sono riuscita a fare è quella di comprare il biglietto per il nuovo film di Jim Jarmusch, Only lovers left alive, che sarà mostrato durante l’American Film Festival. Penso però che mi rifarò con il concerto di Maria Peszek all’Eter, dove andrò fra qualche giorno.
Ci vediamo in dicembre, ciao, baci!
LINK:
Najadacze: www.najadacze.pl
Przysta?: www.przystan.wroc.pl
River: www.river.wroc.pl
Galeria M: www.galeriam.com
Kalambur: www.facebook.com/Pod.Kalamburem
Ambasada Wódka Bar: www.facebook.com/ambasada.wodka.bar
European Glass Festival: www.europeanglassfestival.com
DIALOG: www.dialogfestival.pl
TIFF: www.tiffcollective.pl/tiff2013
Muzeum Wspó?czesne Wroc?aw: www.muzeumwspolczesne.pl
Cafe-Muzeum: www.muzeumwspolczesne.pl/mww/cafe-muzeum
Cocofli: www.facebook.com/Cocofli
Kontynuacja: www.facebook.com/kontynuacja
Bau Bar: www.facebook.com/BauBarpl
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