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Il Tribunale amministrativo provinciale di Varsavia, su richiesta di Die Große Kreisstadt Zittau, delle sedi ceche e tedesche di Greenpeace e della Fondazione Frank Bold, ha emesso un’ordinanza per fermare l’attività estrattiva nella miniera di Turów. Anna Zalewska ha commentato la sentenza definendola ridicola, affermando che il tribunale ha utilizzato argomentazioni, tra cui la minaccia permanente delle emissioni di anidride carbonica, che secondo lei non sono vere. Nel febbraio di quest’anno, il Ministero del Clima e dell’Ambiente ha deciso di concedere la concessione per la miniera di Turów fino al 27 aprile 2044. Secondo i residenti della città tedesca di Zittau, il livello delle acque sotterranee si è abbassato di 100 metri. I tedeschi sostengono inoltre che il rapporto di valutazione dell’impatto ambientale preparato dalla Polonia è incompleto e non tiene conto dei danni causati dalla miniera al di fuori del Paese. A loro avviso, la procedura di concessione mineraria non aveva diritto di concludersi. Alla fine di febbraio 2021, la Repubblica Ceca ha presentato una denuncia alla CGUE contro la Polonia per l’espansione della miniera di Turów. Allo stesso tempo, ha chiesto l’applicazione di una cosiddetta misura provvisoria, ovvero un’ingiunzione per fermare l’attività estrattiva. La parte ceca ritiene che l’espansione della miniera minacci l’accesso all’acqua dei residenti di Liberec, che lamentano anche il rumore e la polvere associati all’estrazione della lignite. Il governo polacco non ha ottemperato all’ordine di fermare l’attività estrattiva. Nel settembre 2021. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha deciso che la Polonia deve pagare 500.000 euro al giorno alla Commissione europea per non aver attuato le misure provvisorie e aver interrotto l’estrazione di lignite nella miniera di Turów. All’inizio di febbraio 2022, il caso della miniera di lignite di Turów è stato cancellato dal registro della CGUE a seguito di un accordo tra la Repubblica Ceca e la Polonia che prevede il pagamento di 35 milioni di euro di danni alla Repubblica Ceca e il trasferimento di 10 milioni di euro al Fondo per i piccoli progetti ambientali.