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“Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha rinunciato lunedì a un incontro con gli investitori americani. Questo è avvenuto pochi giorni dopo che Washington lo ha criticato per una nuova legge che potrebbe compromettere la credibilità democratica delle imminenti elezioni nel paese”, scrive Bloomberg. Secondo gli organizzatori, il presidente ha cancellato il suo intervento presso la Camera di Commercio Americana in Polonia poche ore prima dell’incontro ed ha inviato il suo capo di gabinetto, Paweł Szrot, per leggere il discorso del capo di stato in lingua polacca. Come sottolinea Bloomberg, questi eventi sono avvenuti dopo una turbolenta settimana di diplomazia tra gli Stati Uniti e la Polonia. Andrzej Duda ha prima firmato una legge che, secondo Washington e l’Unione Europea, potrebbe portare ad abusi di potere prima delle elezioni di quest’anno. Successivamente, in seguito all’indignazione internazionale, ha chiesto al parlamento di mitigare le disposizioni. Si tratta della cosiddetta “Lex Tusk”, che riguarda la creazione di una commissione per indagare sulle influenze russe sulla sicurezza della Polonia. La legge è stata ampiamente criticata sia in Polonia che all’estero. La “Lex Tusk”, come viene comunemente chiamata la legge, è stata duramente commentata, tra gli altri, dagli Stati Uniti. Mark Brzezinski, l’ambasciatore degli Stati Uniti a Varsavia, ha detto agli investitori che gli Stati Uniti e la Polonia stanno “lavorando insieme per costruire un futuro migliore”, ma ha avvertito che ciò deve includere valori comuni. L’agenzia sottolinea che l’emendamento alla legge proposto da Duda aveva lo scopo di allentare il conflitto della Polonia con i suoi principali alleati. Szrot ha detto che il presidente non ha potuto partecipare all’evento a causa di “consultazioni urgenti sulla difesa” in preparazione dell’incontro della Nove di Bucarest, un gruppo di paesi NATO nell’Europa orientale. “I critici sostengono che la nuova legge polacca, che rimane in vigore, potrebbe consentire al partito al potere di mettere efficacemente il leader dell’opposizione Donald Tusk sotto processo poco prima delle elezioni fortemente contestate previste per ottobre. Le azioni del presidente hanno alimentato la partecipazione alla marcia anti-governativa di domenica, una delle più grandi proteste di strada dal rovesciamento del comunismo in Polonia nel 1989”, riassume Bloomberg.