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“I dipendenti hanno paura di chiedere aumenti di stipendio, e spesso preferiscono cambiare lavoro piuttosto che parlare col loro capo”. Questo è il rapporto emerso dal Labour Market Monitor del Randstad Research Institute. Łukasz Komuda della Fondazione per le iniziative sociali ed economiche ha sottolineato che questa paura è in gran parte dovuta a problemi di comunicazione tra datore di lavoro e dipendente. Komuda ha richiamato l’attenzione sul basso livello di sindacalizzazione in Polonia. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, solo il 12% dei lavoratori polacchi è iscritto a un sindacato. “Il risultato di questa mancante comunicazione è molto stress” ha sottolineato Komuda. “In Polonia è un tabù parlare di stipendi, e gli impiegato non hanno alcuna visione generale di ciò che sta accadendo nel mondo del lavoro”. Monika Fedorczuk, esperta del mercato del lavoro dell’agenzia Lewiatan, ha notato che dovremmo andare verso una cultura organizzativa, in cui non si lotta per un aumento di stipendio, ma se ne parla. Ha sottolineato che i costi dei dipendenti fuoriusciti sono enormi per i datori di lavoro. Secondo l’indagine, negli ultimi sei mesi c’è stato un aumento del numero di dipendenti che hanno deciso di lasciare il posto: il 22% degli intervistati ha deciso di farlo, 3 punti percentuali in più rispetto alla precedente indagine. Coloro che lavorano nel settore alberghiero, della ristorazione, del commercio al dettaglio, dei trasporti e della logistica hanno cambiato lavoro più frequentemente degli altri. Il desiderio di sviluppo professionale è fra le ragioni più considerate per il 44% degli intervistati. L’indagine ha anche osservato che i dipendenti erano più attivi nella ricerca di un nuovo lavoro.