La lingua italiana è la lingua del verbo, intendo dire, chi ha letto il mio articolo precedente lo saprà, che parlando in italiano spesso si usa il verbo mentre in polacco si preferisce il sostantivo.
È anche vera la cosa che ripeto sempre ai miei studenti, ovvero che se non sapete che verbo mettere usate il verbo fare – robić, ma ci sono anche altri verbi abbastanza utili come proprio il verbo stare.
La sua coniugazione è ovviamente irregolare, perché ovviamente? Ma non avete ancora notato che molti verbi utilissimi si coniugano in modo irregolare? Eccola qua:
STARE
STO
STAI
STA
STIAMO
STATE
STANNO
- Stare all’inizio della conversazione
Per attaccare il bottone, incontrando qualcuno non possiamo fare a meno della domanda Come stai? Jak się masz? Come sta signora? Jak się pani miewa?
Ecco perché è uno dei primi verbi che impariamo studiando la lingua italiana. - Stoje, leżę, siedzę ovvero sto.
Nella lingua polacca siamo molto precisi nell’esprimere la posizione delle cose o persone perché diciamo che książka leży na stole, szklanka stoi e noi stessi często siedzimy w domu – stiamo a casa. In tutte queste situazioni si potrebbe anche usare il verbo essere – być però solitamente si usano quelle espressioni particolari. Nel caso degli oggetti in italiano invece non possiamo dire che qualcosa è seduto o sta in piedi come in polacco ed anche parlando delle persone non c’è bisogno di questa precisazione.Si dice i ragazzi che stanno davanti al cinema – chłopcy, którzy stoją przed kinem e sarebbe strano dire che stanno in piedi davanti al cinema come si fa in polacco il che potrebbe essere la traduzione alla lettera del verbo polacco stać.Poi: le persone sono sedute vicino alla finestra – Ludzie siedzą koło okna.
È accettabile ma basterebbe: Le persone stanno vicino alla finestra. La situazione è simile con essere seduto – siedzieć e stare in piedi – stać servono solo a definire la posizione del corpo e non sono così tanto necessari nella lingua quotidiana.E quindi si può dire:
Sto a letto. – Leżę w łóżku.
Stiamo in spiaggia. – Leżą na plaży.Anche se questo uso del verbo “stare” è particolare di certe zone d’Italia ad esempio Roma, mentre la dizione più diffusa e corretta vuole l’uso del verbo “essere” quindi: sono a letto, siamo in spiaggia.
Torniamo però alla nostra frase polacca Siedzę w domu – Sto seduto a casa. Il verbo essere seduto in polacco non dice se uno sta seduto o in piedi ma semplicemente che qualcuno sta, passa del tempo a casa. Anche in questo caso in italiano basta solo il verbo stare.
Sto a casa. Sono stata a casa per tutto il giorno. – Siedzę w domu. Siedziałam w domu cały dzień - STARE + GERUNDIO
È una semplice e simpatica costruzione che permette di dire che qualcosa sta accadendo proprio in questo momento. In polacco per dirlo non c’è una struttura speciale ma dobbiamo aggiungere qualcosa per sottolinearlo e spesso è una parola właśnie – appunto.
Właśnie jem – Sto mangiando.
Właśnie do ciebie dzwoniłam – Ti stavo chiamando. - STARE + PER + BEZOKOLICZNIK
La lingua polacca può vantarsi di una parola fantastica cioè zaraz… la quale non esiste nella lingua italiana. C’è però un’altra costruzione con il verbo stare che la esprime. Inoltre in polacco la usiamo con il tempo futuro mentre in italiano solo con il presente. Sto per finire. – Zaraz skończę.
Stanno per arrivare. – Zaraz przyjadą.Possiamo tradurlo anche con il polacco właśnie.
Stavo per dirlo. – Właśnie miałam to powiedzieć.
Ti stavo per chiamare. – Właśnie miałam do ciebie zadzwonić.
Se state pensando che io stia per continuare sbagliate perché lo spazio sta per finire e quindi devo concludere qui.
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