Istituto Economico Polacco sulla riforma fiscale globale: è l’inizio di una rivoluzione mondiale

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L’Istituto Economico Polacco (PIE) stima che l’adozione da parte di 130 paesi del piano di riforma fiscale globale costituisca l’inizio della rivoluzione fiscale a livello mondiale. Secondo il PIE, grazie all’aliquota CIT (imposta sul reddito delle società) minima, i bilanci di tutti i paesi del mondo potrebbero arricchirsi di 115 miliardi di dollari. Giovedì l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) con sede a Parigi ha annunciato che 130 paesi e giurisdizioni hanno detto sì al nuovo piano per riformare il sistema fiscale internazionale. All’interno di questa riforma della tassazione globale per le società internazionali è prevista l’imposta CIT minima ammontante al 15%. Anche la Polonia ha aderito a questo accordo basato su due pilastri. Il primo dei pilastri consiste nel “trasferimento di alcuni dei diritti di tassazione delle grandi multinazionali dai loro paesi di origine ai paesi in cui esse commerciano e realizzano profitti, indipendentemente dal fatto che tali società siano fisicamente presenti o meno in tali paesi”. Mentre il secondo pilastro comporta la creazione di “una tassa minima globale” la quale i paesi potranno imporre alle multinazionali per proteggere la propria politica fiscale. Secondo l’OCSE il primo pilastro della riforma genererà circa 100 miliardi di dollari all’anno per gli Stati membri di questa organizzazione. Invece, il secondo pilastro dovrebbe portare altri 150 miliardi di dollari di entrate fiscali aggiuntive ogni anno. Intanto, l’Istituto Economico Polacco ha calcolato che le perdite derivanti dalle frodi e dalle evasioni fiscali riguardanti molte transazioni internazionali riducono i bilanci dei paesi dell’UE di circa 170 miliardi di euro all’anno. Il direttore del PIE Piotr Arak ha sottolineato che “così tanto sostegno alle soluzioni preparate dall’OCSE dimostra quanto sia urgente il problema del trasferimento degli utili, della distribuzione iniqua delle entrate fiscali o del funzionamento dei paradisi fiscali”. Infine, stando alle dichiarazioni dell’OCSE, si prevede che a luglio le soluzioni stabilite nell’accordo verranno approvate dal G20, e che entro l’autunno verranno sviluppati tutti i dettagli aggiuntivi per consentire l’adozione di soluzioni globali nel 2023.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C902733%2Cpolski-instytut-ekonomiczny-o-planie-reformy-globalnego-opodatkowania